LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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lunedì 30 giugno 2008

Doppiamente zozzi


DOPPIAMENTE ZOZZI


Grazie ai miei studi ho scoperto una piccola curiosità. Caratteristica peculiare del medioevo è l'assenza di un buon sistema sanitario e scarsa pulizia con conseguenti epidemie e morti. Pensando però al mondo dell'antica Roma ci vengono in mente grandi bagni pubblici, terme private o meno, grandi condutture, acquedotti e un complesso sistema di fognature. Famose le immagini che ci vengono alla mente di uomini e donne immersi in grandi vasche, più o meno vestiti e più o meno suddivisi per sesso. Un mondo che tra le sue caratteristiche non prevede la presenza di grandi malattie ed epidemie, anzi, tutto il contrario, una società con un alto rispetto per la pulizia se paragonata a quella dei secoli bui. Eppure questa società romana veniva prima di quella medievale. Insomma l'igiene sembrò peggiorare piuttosto che migliorare.

La causa? Stranamente ancora quella grande piaga dell'umanita' chiamata cristianesimo. La religione degli zozzoni.

"Costruito e imposto" il cristianesimo aumento' in modo esponenziale in numero dei moralisti e puritani che vedevano l'unione di persone nude o seminude, uomini e donne, in ampie vasche e spazi aperti come qualcosa di scandaloso e decandente, come la tentazione verso il peccato. Quindi quale migliore soluzione se non avvicinare il simbolo dell'imoralità, della tentazione e del maligno a quello dell'acqua? Stare lontani dall'acqua assunse il valore di stare lontani dal male e dal peccato, e se peccavi non era difficile immaginare cosa poteva accaderti, anche in quell'ipotetico aldilà. Fiamme dolore, frustate, grida e cazzi vari. Oggi c'e' anche chi si diverte quindi e' questione di punti di vista.

Avete mai notato come l'acqua abbia un valore cosi importante nella societa' pre-cristiana, non solo dalle cose dette in precedenza ma anche dal punto di vista della mitologia e dell'attivita' fisica ( Grecia - Olimpiadi). Poi per tutto il medioevo fino all'eta Vittoriana, quindi circa 15 secoli di tutto cio' in Europa non si parla minimamente, solo qualche accenno, fontane costruite qua e la. Solo dopo l'eta Vittoriana l'argomento e' di nuovo in ballo dal punto di vista sanitario, artistico, poetico e sportivo.

Questi membri del clero sono doppiamente zozzi in quanto da una parte si divertono con bimbe, bimbi, uomini e donne, mentre a noi impediscono di fare tutto ciò senza un motivo accettabile e dall'altra perchè hanno contribuito al diffondersi di carestie e pestilenze.


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sabato 28 giugno 2008

Le veline non sono prostitute. Siete sicuri?

Allegre vaccate nel regno (non più repubblica) delle banane.
Niente che mi abbia stupito, ormai per me l'italia ha perso ogni speranza.
Da notare la perla di Rotondi "L'onorevole Di Pietro confonde le prostitute con le veline e, di conseguenza, i magnaccia con gli agenti artistici"
Io non vedo nessuna differenza fra le due.
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venerdì 27 giugno 2008

Non ho saputo resistere.

Non c'è gusto ad argomentare contro Mastella, quell'uomo si umilia da sè.
Chi passa per il suo blog non potrà fare a meno di provare un odio profondo e una rabbia sconfinata verso questo individuo.
A cosa serve parlare con un uomo che scrive cose simili?
Se oltre a tutto questo aggiungete che i commenti pubblicati sul suo blog sono solo e unicamente quelli che gli danno ragione, allora è ovvio che una persona normale non potrebbe pubblicare un commento sul suo blog.
Perchè lo attaccherebbe e, a prescindere dalla raffinatezza dialettica del suo intervento, il commento non sarebbe mai pubblicato.
Dicano quello che vogliono le decine di persone che si lamentano di avergli scritto un commento e di essere stati censurati.
Magari avevano scritto un'argomentazione civile, ma a un certo punto hanno infilato fra una frase e l'altra un muori pezzo di merda.
Forse non se ne sono neanche accorti di averlo insultato, le dita si sono mosse spontaneamente sulla tastiera e hanno espresso le pulsioni aggressive dell'inconscio.
Io li capisco, stiamo parlando di Mastella!
Siccome non mi andava di sforzarmi tanto, il mio commento al suo post è stato solo pieno d'insulti.
E siccome qualcosina mi diceva che non sarebbe stato pubblicato, lo pubblico anche qui.

Clemente.
Questo post - ovviamente - non verrà mai pubblicato, ma mi sento bene nello scrivere queste parole.
Sei un buffone, un fallito, un ipocrita e uno schifoso, non meriti nemmeno che ti dia del "lei".
Qualsiasi cosa ti sia detta tu fai la vittima e cerchi di contrattaccare, sperando di evidenziare i difetti dell'altro, sperando di distogliere l'attenzione dai tuoi.
Fra l'altro, Di Pietro non è mai stato Ministro degli Interni (magari lo fosse stato!), questo ministero gli fu proposto da Berlusconi per farlo stare zitto e lui, che sa che cos'è la dignità (controlla sul dizionario, se ne hai uno in casa) rifiutò.

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giovedì 26 giugno 2008

Santa innocenza!

Questa fa proprio ridere.
Vabbè che uno non deve avere i pregiudizi e può avere paura di sembrare razzista, ma solo una cretina entra in casa di uno sconosciuto, anche se accompagnata.
Forse è esagerato dire che queste due se la sono cercata (forse), resta il fatto che sono due cretine.
Il bello è che alla fine le due sono riuscite a impietosire il marocchino con una balla altrettanto stupida e improbabile quanto quella con la quale erano state adescate.
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lunedì 23 giugno 2008

Dove si va?

Non ho un gran senso dell’orientamento.
A casa ci torno sempre, ma spesso lo faccio per prove ed errori, come un topo albino da laboratorio che deve raggiungere il formaggio al centro del labirinto.
Per questo ho deciso di usare il navigatore satellitare.
Ma mi perdo comunque perché pure quest’ultimo ogni tanto sbaglia.
O meglio questa sbaglia.
Perché è una lei, ha la voce femminile.
Io la chiamo Alayne perché abbreviato fa Al come il computer di 2001 Odissea nello spazio.
Siccome continuo a perdermi parlo spesso con lei durante i miei spericolati viaggi.
Della serie

Edric: Come va Al?
Al: A 200 metri girare a destra.
Edric: Cambi discorso?
A: A 100 metri girare a destra.
E: Sei di cattivo umore? Bhe anche a me succede quando ho avuto una giornata pesante. Oggi ho preso un 25 a un esame. Non è poco, però l’esame mi piaceva e ho preso l’assistente stronzo.
A: Girare a destra.
E: A te invece che è successo? La tua voce è tanto fredda.
A: Proseguire per 100 metri.
E: Cioè secondo me fa bene parlare ogni tanto dei problemi. Io parlandone con te mi sento meglio anche se non sei tanto empatica alla fine.
A: Destinazione raggiunta.
E: Capisco. Bhe ognuno la pensa come vuole. Se tu sei un’introversa forse preferisci elaborare le cose da sola.
A: Selezionare destinazione.
E: Mi piace come la pensi tu: guardi sempre al futuro.

Non che sia una gran parlatrice, ma mi trovo bene con lei, c’è un feeling speciale.
Ogni volta che una ragazza sale sulla mia macchina gliela presento e poi chiedo cosa ne pensa.
Non vedo molte persone ultimamente. Mi chiedo perché.

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domenica 22 giugno 2008

Europei 2008. Vinciamo o perdiamo?

Io dico la seconda.
Olè!
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giovedì 19 giugno 2008

E l'insalata si ribella!

Si vede che questo film è girato da un regista non americano.
Nonostante l’imprinting holliwoodyano che ha portato l’indiano Shyamalan ad adottare uno stile indubbiamente sensazionalistico e all’americana, la sceneggiatura e alcuni passi del film fanno capire che c’è l’impronta di una posatezza e di una vena ironica che fanno poco americano.
Nel nord ovest degli Stati Uniti inizia a prendere piede uno strano e inquietante fenomeno: nei parchi cittadini le persone tutt’a un tratto si intorpidiscono, iniziano a camminare all’indietro, ripetono le ultime parole dette da lucidi e si suicidano. Nei modi più fantasiosi e truculenti possibili.
Scatta il panico, New York – la città nella quale è iniziato il fenomeno – si spopola.
Gran parte dei personaggi continueranno ottusamente fino a metà del film a credere che sia in realtà un attacco terroristico.
Le morti continuano.
Il protagonista, la sua moglie insoddisfatta, l’amico e la figlia escono dalla città e si ritrovano nel bel mezzo della fuga.
Il film è denso di colpi di scena (anche se a volte un po’ prevedibili), morti truculente, musica da brivido, e tensione.
Ho grandemente apprezzato il fatto che le vicende catastrofiche del film si limitino a una sola zona e non al mondo intero, finalmente non c’è tutta questa pressione esagerata.
Il film si concede qualche digressione nel mezzo dell’evento catastrofico, apre la porta a qualche vicenda secondaria, lascia punti ambigui per dare agli spettatori spazio di manovra per fare ipotesi sugli eventi. Forse i punti ambigui sono anche troppi.
Molti aspetti sono decisamente trascurati.
I numerosi suicidi e i movimenti di queste piante che emettono tossine venefiche creano un’atmosfera ben architettata che induce una forte angoscia nello spettatore.
Resta il fatto che non viene minimamente chiarito il modo in cui queste tossine agiscono.
Passare da uno stato normale al suicidarsi non si può spiegare con la semplice inibizione di qualche cellula nervosa a opera delle tossine.
Shymalaman si è limitato a inventarsi a caso un decorso comune che precede questi comportamenti autolesionistici e a fare ammazzare tutte le sue vittime.
Certo, stiamo parlando di fantascienza, ma uno deve pur sempre imbastire qualche motivazione che possa almeno rasentare la pseudo-scientificità!
E la battuta del protagonista biologo, secondo la quale in natura ci stanno fenomeni che non possono essere spiegati, non la da a bere neanche a un ragazzino.
Un altro punto abbastanza stupido è il modo in cui i protagonisti si salvano spesso dalle tossine.
Se si trovano in una casa basta chiudere tutte le finestre e le porte.
Come se qualsiasi casa fosse un bunker atomico ermeticamente chiuso e isolato dal resto del mondo. Basterebbe uno spiffero minimo a farti prendere una boccata di quelle tossine.
Ma il punto più fastidioso a livello personale è la morale ambientalista del cazzo.
Il fenomeno viene spiegato come una reazione della natura contro lo strapotere dell’uomo.
Alla fin fine, se gli alberi si mettessero a fare gli spacconi, basterebbe scappare in mezzo al deserto, là stai col culo parato alla grande.
E se continuassero a rompere, basterebbe chiamare un bell’attacco al napalm, poi voglio vedere che cazzo hanno da dire le betulle.
Non sarebbe male se succedesse una cosa così. I primi a crepare sarebbero i salutisti della domenica, che vanno nei parchi a fare jogging o con le loro stupide biciclette
E i secondi a tirare le cuoia sarebbero i vegetariani, tutto il tempo a difendere i diritti degli animali e a prendersela con legumi e ortaggi.
Bastardi.

Voto 6/10

Ultima osservazione: dai tempi di Armageddon, quando c'è una catastrofe che colpisce la Terra, viene sempre e sistematicamente mostrata una scena in cui colpisce Parigi.
Le cose sono due.
O gli americani hanno una cultura geografica così povera da pensare che esista solo l'America e Parigi oppure ce l'anno a morte coi francesi e, se muore un americano, deve per forza tirare le cuoia anche un francese.
Probabilmente per entrambi i motivi.
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martedì 17 giugno 2008

Il sergente nella neve cede il passo.

Sempre a proposito di disinformazione.
Ieri è morto Mario Rigoni Stern, l'autore diventato celebre grazie al Sergente sulla neve e ad altre grandi opere che descrivono la sua vita e le sue esperienze nella tragica campagna in Russia con gli alpini.
Non c'è niente di peggio che morire quando metà degli italiani sta guardando la partita e un'altra bella fetta sta studiando per esami vari.
Il link di wikipedia non ce lo metto, se non sapete chi è quest'uomo vedete di documentarvi per conto vostro!
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La cosa mi puzza.

Inutile dire che questa notizia già non se la caca più nessuno.
Meglio il plastico di Cogne, il Computer di Stasi, i 50 diversi africani spuntati a sorpresa come possibili assassini di Meredith.
Fatto sta che questa notizia a confronto non è abbastanza zozzona, né avvincente, né abbastanza splatter per soddisfare i voyeurismi italici.
Fatto sta che è morto un brav’uomo.
Che si era buttato in politica e nel suo piccolo cercava pure di combinare qualcosa. E, specialmente, stava con l’unico partito che fa un poco di opposizione in questo paese.
Due conticini.
Italia dei Valori ha ottenuto il 4,37% alle ultime elezioni. Uno sputo nel Mar Tirreno.
Questo significa che su 100 consiglieri in Italia ce ne sono 4 (il quarto è un po’ soprappeso per far quadrare i conti con lo 0,37%).
La statistica non ci azzecca sempre, però ti fa pensare.
Innanzitutto ti rode perché i rappresentanti di IdV già sono pochi e se ne accoppano uno sono pure di meno. Segue qualche dubbio malizioso.
Ma si deve per forza trattare di un caso sfigato?
Se era un caso allora mi aspetto che, in onore alla statistica, il prossimo a tirare le cuoia sia un rappresentante del Popolo delle Libertà, dato che sono tanto numerosi.
Ma qualcosina mi dice che questo non succederà.
La Mafia non è cretina, se deve alzare un polverone, meglio che vada ad ammazzare il rappresentante dell’unico partito che fa qualcosa per combatterla.
E la cosa tragica è che l’informazione italiana, volontariamente o no, è complice di questi signori, perché il polverone non verrà alzato, questa notizia decadrà in meno di una settimana.
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domenica 15 giugno 2008

Film trappola.

Forse è un problema di traduzione.
Forse chi traduce i titoli stranieri è molto pigro e ha creato questa tendenza di creare tutti questi film con un titolo quasi identico. Basta cambiare un avverbio, una preposizione o il luogo dove si svolge la vicenda di un film per avere due film diversi, ma con il titolo molto molto simile.
Specie con i film che inizia con Trappola.
Li stiamo vedendo in tutte le salse: Trappola in alto mare, Trappola sulle montagne rocciose, Trappola in fondo al mare e non mi stupirei se ora uscissero anche Trappola sotto il letto, Trappola in culo al Mondo, Trappola a Foggia, Trappola fra le cosce di tua sorella.
Film che, oltretutto, non stupisce se già dal titolo danno l’idea di scarsa fantasia degli autori, dato che sono tutti accomunati dall’imbattibile terna hollywoodiana che consiste in azione, un po’ di fica e ancora azione.
E dalle immancabili americanate, ma ormai è sottinteso.Ogni volta che esce un film con uno di questi titoli non posso fare a meno di immaginare un’enorme trappola per topi come nei cartoni di Tom e Jerry, con un enorme pezzettone di formaggio come esca e con Steven Segal che, con due baffi arruffati e le orecchie di Mickey Mouse si aggira per prendere il formaggio, si accorge del tranello e si fa strada a suon di calci rotanti per prenderlo.
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giovedì 12 giugno 2008

Berlusconi palpeggia poliziotta (falso).

Su youtube questo video si trova anche digitando "Berlusconi poliziotta (sosia)".
Non so se preferisco sperare che il video sia falso (probabile) o autentico.
Nel secondo caso forse stimerei di più Berlusca, lo vedrei più coerente coi suoi principi e onesto nel mostrarlo.

martedì 10 giugno 2008

Fratelli d'Italia? No grazie!

Non l'ho vista la partita di ieri e, dati i risultati, non mi sono perso granchè.
Ho visto l'inizio e guardato i giocatori che cantavano l'inno: alcuni le sapevano le parole e, anche se erano chiaramente stonati, è già qualcosa.
Dopodichè sono andato a fare altro e il pronostico di Rufus (gufo come sempre) si è avverato.
3 a 0 per l'Olanda!
Insomma, l'Italia fa figure di merda pure nel calcio, l'unico campo che, dopo gli ultimi mondiali sembrava ancora vederci valere qualcosa.
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domenica 8 giugno 2008

Dacci dentro, Indy!

Secondo me, dopo 19 anni di attesa, era inevitabile che questo film lasciasse i suoi fan delusi.
19 anni sono troppi, uno ci ricama troppo sopra inevitabilmente e, alla fine, che sia bello o brutto, delude sempre le aspettative di qualcuno.
Personalmente non posso esprimere un parere pienamente oggettivo.
Questo film l’ho visto al cinema, gli altri no, il paragone non potrebbe essere equilibrato.
Perché questo film visivamente è qualcosa di divino.
Dicessero quello che vogliono i suoi detrattori, ma alcune scenografie hanno un impatto scenografico divino, tutti i dettagli nelle ambientazioni sono curati nei minimi dettagli, bisognerebbe guardare queste piccole, ma grandi cose per comprenderne la genialità.
Piccole cazzatine come le ragnatele sui ventilatori del sanatorio pulcioso o il corvo appollaiato sullo sfondo nel cimitero, cazzatine restano, ma spesso sono queste piccole cazzatine a essere definite come tocchi d'artista.
O il montaggio maestrale dell’inizio in cui tirano fuori un tizio dalla macchina e inquadrano il cappello, facendoti capire che è il cappello di Indiana Jones.
Roba che quando l’ho visto stavo per gridare come un ragazzino di 5 anni “vai Indy!”.
Certo, vaccate a go-go, qualche improbabile scena fatta per sbloccare delle situazioni apparentemente, americanate a non finire, un po’ prevedibile alla fine e portava sulla scena le solite teorie che personalmente odio secondo le quali gli uomini nell’antichità non hanno fatto una mazza, ma si sono fatti aiutare dagli alieni.
Ma a parte queste puttanate sparse, a me è piaciuto.
Viene anche accennato brevemente uno stralcio di maccartismo, nel quale Indiana si trova di fronte a degli agenti paranoici e incompetenti dell’FBI (fra cui ci sta anche il mitico attore che fa l’inserviente a Scrubs!).
Ripeto, alcuni tratti sono girati in maniera svogliata, arriva un’improbabile violazione delle leggi fisiche a salvare la vita al protagonista, ma altre scene, sono non solo piene di effetti speciali, ma anche ben ideate.
Sicuramente va detto che la visione al cinema col Dolby Sorround acquista parecchio rispetto a un Dvd con una semplice televisione da povero mortale. Nel secondo caso avrebbe preso anche un punto di meno.

7/10
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mercoledì 4 giugno 2008

Lavoro alle donne


Ultimamente, in uno dei miei frequenti momenti di svago facendo zapping in tv mi è capitato di vedere con sgomento una pubblicità volta alla sensibilizzazione sul tema “donne-lavoro” in Italia: l'Italia ha il tasso di occupazione femminile più basso d'Europa, le nostre donne guadagnano il 25-30% in meno degli uomini,solo il 46% delle donne in Italia lavora ed altri bla bla bla a cui non ho avuto voglia di prestar orecchio. Il problema dell'occupazione femminile è sempre stato scabroso in Italia,in particolare per la sua posizione socio-culturale rispetto al resto d'Europa: non mi stupisco che paesi come la Grecia o la Slovenia ci diano una pista anche in materia di sviluppo umano. La Chiesa cattolica,oltre ad un bigottismo e maschilismo-sempre più diffuso-hanno reso difficile alla giovani pulzelle italiche,la ricerca per un posto di lavoro dignitoso.

Ma non è questo il punto,il disagio dimostrato mi pare eccessivo. Innanzitutto penso che sia una delle solite lamentele buttate là senza un fondamento o senza criterio per sollevare un polverone inutile che non risolverà NULLA se non viene posto come si deve. Che c'entro io con l'occupazione femminile? Facciamo delle normative,no? Chi ne ha accesso? Di certo non io,o almeno non in maniera così diretta come vogliono farti credere quando ti sparano quegli slogan del tipo “possiamo cambiare” “dobbiamo” o altro: purtroppo io da bravo italiano medio, non ho neanche la forza di alzarmi ed andare al cesso per quanto sono pigro,saranno almeno 3 giorni che non mi faccio una doccia e 2 settimane che non mi lavo i denti.

Le donne guadagnano IN MEDIA il 25% in meno degli uomini. Innanzitutto cosa significa IN MEDIA? Che la somma di tutti gli stipendi femminili è inferiore alla somma di quelli degli uomini? Allora io ti dico che generalmente le donne per scelta (molto spesso, purtroppo) hanno degli impieghi molto meno sicuri e poco remunerativi rispetto a quelli degli uomini. Militari,poliziotti,ingegneri,meccanici,autisti dell'atac...sono tutti lavori tipicamente maschili,e sicuramente fanno guadagnare di più di un posto come operatore sociale, o come istruttore di fitness.

Oppure IN MEDIA gli uomini che fanno un certo mestiere guadagnano più delle loro colleghe donne? Forse è vero,ma i 5-6 mesi di maternità nei quali una donna ha il DIRITTO di andare nel caso rimanga incinta vanno in qualche modo recuperati...o no? Inoltre credo che sia del tutto gonfiata la cifra in percentuale, c'è chi dice 25%, chi 40%,ma che è, siete impazziti? Crediamo davvero in queste cazzate? Oh,40% significa che su uno stipendio di 1000 euro ne prendi 600.
Ma che è, un film di fantascienza?

Poi se proprio vogliamo dirla tutta,negli impieghi statali non c'è nessun tipo di taglio così netto dello stipendio: bancari,insegnanti,impiegati e così via,hanno uno stesso standard di stipendio e alle donne non viene rosicchiato in modo così esagerato...se le industrie private hanno altre usanze nel reclutamento del personale è un loro problema , non gli si può di certo imporre di operare scelte che potrebbero essere "dannose" per l'azienda. Credo che questo sia pienamente leggittimo.

Il problema dell'italiano/a è proprio questo: che siamo dei bietoloni,creduloni e molto spesso piagnoni. I problemi in un paese come il nostro esistono,e sono pure tanti,ma non li ingigantiamo così. E' inutile, oltre che culturalmente e socialmente immaturo.


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lunedì 2 giugno 2008

Ho paura.

Notizia fresca.
In genere uno, se vuole essere santificato, dovrebbe prima tirare le cuoia.
Vogliamo risparmiargli pure quello?
Guardate che mica funziona come nel nostro paese delle banane, mica si risolve tutto riscrivendo una legge e facendo un indulto!
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domenica 1 giugno 2008

Tropical Thunder: quando l'americanata ci sta bene.

Sono tempi bui per la TV italiana.
Ma ultimamente sono pure più bui del solito.
In queste settimane – se escludiamo il non certo leggero Philadelphia che non sono riuscito a vedere fino alla fine - i film più raffinati che vedremo saranno quelli della serie di Rambo. Il che mi preoccupa, perché oggi ho trovato sul mio computer mille infezioni con l’antivirus e questo significa che necessariamente dovrò smetterla di andare su siti per pornzazzi.
Questo mi pone di fronte a un grave dilemma.
Smettere di guardare la TV fino a settembre o cercare di dimostrare la mia tesi secondo la quale ci sono pornazzi con trame e dialoghi che superano di gran lunga buona parte dei programmi e telefilm di produzione italiana?
In questi giorni trasmettono i Liceali, potrei tentare di verificare la mia ipotesi?
Forse non vale la pena, tanto la mia ipotesi è talmente ovvia che non occorre verifica.
A questo punto, se voglio diventare ancora più stupido, è più conveniente una lobotomia.

In alternativa, qualche sana spacconata potrebbe essere un eccellente diversivo.
Già la semplice idea di vedere Robert Downey Jr. truccato da nero basta a convincermi del fatto che devo assolutamente vederlo.

NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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QUINDI NON ROMPETE. GRAZIE.
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