LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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sabato 28 dicembre 2013

Ostruzionismo ben pagato

Siamo quasi alla fine dell'anno e possiamo fare un bilancio analitico e ben dettagliato del 2013.
Un beata merda!
Scherzi a parte, la mediocrità di quest'anno a livello personale, intellettuale, storico, artistico e politico, è un argomento troppo vasto per essere trattato, anche perchè forse in fin dai conti non è manco stato poi così male, ma mi avete beccato in un momento di grosso giramento di palle.
Chissà.
(Del resto pure io potrei evitare di scrivere proprio mentre mi girano però cazzo, in fondo mica sono un fottuto premio Pulitzer!).
Una cosa però la posso fare, aldilà dell'attuale stato psicofisico, posso affermare una cosa che affermerei in qualsiasi caso.
Politicamente parlando, il 2013 in Italia è l'anno del niente.
Niente di nuovo fin qui, lo sappiamo tutti che in questo paese, quando vince la Destra (il Centro ormai se n'è andato via ed è rimasta solo la Destra) andiamo indietro di anni e che, quando vince la Sinistra (sempre che la si voglia chiamare Sinistra, sempre che la si voglia chiamare vittoria, perchè molto spesso risicata), andiamo avanti di 2 secondi se siamo fortunati.
Ma quest'anno, oltre alla dabbedaggine del PD e alle puttanate del PdL abbiamo un terzo protagonista: i grillini.
Ci sono diversi modi di vedere la politica.
Uno è quello di schierarsi da una parte o dall'altra, aderendo ciecamente alle ideologia di uno degli schieramenti o magari cercando di arricchirle, migliorarle. C'è chi smette di crederci a un certo punto, quindi continuerà a votare un certo schieramento politico per inerzia, oppure si limita a seguirlo solo per convenienza personale o passa al secondo modo di vedere la politica.
Il secondo modo di vedere la politica è quello di coloro che hanno rinunciato a crederci. Hanno visto che sia a Destra che a Sinistra non c'è quello che cercano e smettono di seguire la politica, smettono di informarsi della politica oppure si informano ma non votano perchè hanno concluso che non serve a niente.
Il terzo modo è quello della violenza, armata o comunque apertamente contro lo Stato. Non fanno parte di questo gruppo solo i terroristi, ma tutti coloro che vanno apertamente contro la legge di uno Stato perchè non lo riconoscono, ammazzando, ferendo o distruggendo ma anche semplicemente indicendo scioperi, manifestazioni e blocchi non permessi dalla legge. I forconi stanno in questo gruppo, perchè a me non me ne frega un cazzo se non hai ammazzato nessuno, se tu mi blocchi il traffico per giorni per metterti in mostra, io ti considero un criminale e se potessi ti prenderei a manganellate per un pomeriggio intero.
Se parliamo dell'Italia, nel nostro paese la violenza arriva a raggiungere le sue manifestazioni più aggressive solo da parte delle forze politiche più estreme di Destra, perchè la Sinistra ha smesso di alzare la voce (e di esistere, sempre che sia mai esistita) negli anni '80, ritirandosi in un masochistico pacifismo. E anche perchè è ormai dato assodato che il terrorismo nero è da sempre stato protetto dallo stato, mentre giù botte su quello rosso.
L'ideologo, il nichilista e il terrorista. Tre modi di vedere la politica che si disprezzano l'un l'altro.
Il nichilista disprezza l'ideologo considerandolo un illuso o un criminale; il terrorista disprezza gli altri due perchè non si impegnano con la giusta forza (e violenza) nel cambiare il mondo; l'ideologo critica il nichilista e il terrorista considerandoli cinici e criminali.
Personalmente io mi colloco nell'area dell'ideologo, ancora non so se valutare il mio impegno politico come quello di uno che cerca di cambiare le cose o come uno che va a votare per inerzia. Mi ci colloco perchè il disinteresse mi sembra inutile e impossibile e perchè la violenza mi sembra rischiosa, banalmente sono convinto che se imbracciassi un fucile starei nello schieramento di quelli di Sinistra, quindi quello destinato a soccombere per inferiorità numerica grazie al pacifismo (vedi sopra).
E alla fine arriva Grillo...
I grillini non sono collocabili in nessuno dei sopracitati modi di vedere la politica, li disprezzano tutti.
Disprezzano l'ideologo, perchè sostengono che le ideologie non esistono.
Disprezzano il nichilista, perchè sono per l'impegno politico (ma non in mano ai politici!)
Disprezzano il terrorista, perchè si dicono pacifisti.
Il grillino li disprezza tutti, si considera molto migliore di tutti e tre.
In realtà il grillino racchiude in se stesso le parti peggiori di tutti e 3 questi modi di vedere la politica.
Disprezza i partiti (anche se, a essere precisi, il 90% delle sue critiche va solo verso il PD), eppure il Movimento 5 Stelle è attualmente il primo Partito in Italia, come amano dire.
Grillo parla di democrazia diretta, eppure può decidere vita, morte e miracoli del partito da lui creato, cacciando chiunque abbia un'acca fuori posto. Viene da sè che non ci potrà mai essere un grillino che cerca di cambiare il partito in meglio andando contro il capo, mentre vi è il campo libero per gli elettori più acritici e per quelli che seguono la linea per inerzia. Teoricamente, essendo sotto il controllo di un capo intransigente, non dovrebbero avere la possibilità di sfruttare la propria posizione politica per tornaconto personale. Teoricamente.
Il grillino disprezza i nichilisti, eppure è il primo che dice che tanto è tutto un magna magna e i politici rubano e vil più pulito c'ha la rogna. 
Il grillino disprezza il terrorista, perchè contro la violenza.
Facciamo finta che per violenza si intenda solo quella fisica, cosa che non è.
Questo significa che il grillino pretende di cacciare la casta politica, ottenere il diritto di cittadinanza, indagare e combattere contro le multinazionali (tutte meno quelle informatiche, per le quali sono state sempre a favore), uscire dall'EURO, ribellarsi al potere dei banchieri, combattere il precariato e le baronie.
E tu, vuoi fare tutto questo senza neanche sparare una fucilata?
In bocca al lupo!
Peccato che poi fuoriescano dei rigurgiti fascistoidi dalle bocche dei grillini ogni tanto, un giorno appoggiano Casapound, un giorno stilano lista di giornalisti a cui indirizzare una fatwa, un altro giorno c'è un invito rivolto alle forze dell'ordine a non attaccare i facinorosi dei forconi, invito penalmente perseguibile.
Dei veri signorini.
In sostanza, i grillini non sono altro che un qualcosa di già visto, ma in una forma molto più scadente, poco sopra a leghisti e forzisti, evolutivamente parlando.
Ed è gente che paghiamo, che prende i nostri soldi, tanto per usare una delle loro espressioni a loro tanto care.
Si accontentano della diaria?
Bhe è comunque tanto, belli miei.
Che cosa hanno fatto i grillini fin'ora?
Ostruzionismo.
I grillini neanche avuto bisogno di leggere il blog del capo per capire cosa dovevano dire.
Nel 90% dei casi la loro risposta doveva essere un no.
Certo, Letta è un pallemoscie, Berlusconi un vecchio delinquente che ha fallito nell'impresa, nella mafia, nella politica, ma che ha ancora tante sorpresine da riservare in campagna elettorale.
Ma se il paese è bloccato da un anno è anche colpa dei grillini.
Non solo la loro, per carità, indicare una sola causa nei mali di un paese è sempre qualcosa tipico degli stupidi, ma è anche colpa dei grillini se stiamo in questa posizione: è colpa loro se abbiamo rieletto un presidente della repubblica vecchio e inutile, è colpa loro se non abbiamo una nuova legge elettorale, è colpa loro se il buco che abbiamo a Roma e in tutta italia è ancora lì e si sta allargando.
Loro prendono meno della metà dei politici di prima?
Non me ne frega un cazzo, valgono molto meno, e io sono il primo che diceva che anche quelli di prima facevano cagare!
Il M5S è un partito radicato nel territorio che combatte contro la corruzione e cerca di rivoluzionare la politica italiana, cercando di non fare parte della sua stessa corruzione. Sapete che 20 e passa anni fa c'era un partito che la pensava esattamente così? Si chiamava Lega, in meno di 10 anni sono diventati i corrotti più schifosi. Perchè ai grillini non dovrebbe succedere lo stesso?
Ah, giusto, loro sono diversi...

lunedì 23 dicembre 2013

A letto senza Kalashnikov

Oggi è morto Michail Timofeevič Kalašnikov, ideatore del progetto del celebre fucile d'assalto sovietico Avtomat Kalashnikova Ak 47, detto comunemente fucile Kalashnikov.
Ingegnere di formazione, combatte nella seconda guerra mondiale come carrista, dove viene ferito.
Per eguagliare le armi tedesche, in particolare la mitragliatrice raffreddata a gas MG-42 e il fucile d'assalto Stg-44, progetta il fucile che l'ha reso poi celebre.
Non lo fece per i soldi, lo fece per la patria, da cui non prese mai più soldi di quanti gliene spettassero come semplice ufficiale dell'Armata Rossa ( ed erano pochi, molto pochi).
Cedette poi al dio denaro e sfruttò il proprio nome che in Occidente - lo stesso Occidente che combatteva contro il suo paese - era brand di qualità.
Ci ha fatto qualche soldo col suo semplice nome, arrivando anche a svendersi un po', come mostra la famosa marca di vodka col suo nome, il cui liquore è contenuto in una bottiglia a forma di piccolo Kalashniikov.
Una roba cafonissima, per carità, ma è anche uno dei pochi regali di natale che accetterei volentieri (siete ancora in tempo, se mi volete veramente bene!).
Kalashnikov è un eroe, a tinte grigie, ma pur sempre un eroe per me.
E zitti quelli che berciano sul fatto che la sua invenzione ha causato milioni di morti, allora dovremmo andare coi forconi anche sotto la sede delle Philip Morris.

martedì 10 dicembre 2013

Tristezza a palate

Credo di essere in grado di predire la prossima moda del cazzo che andrà su fb nei prossimi giorni: immagini di solidarietà fra poliziotti e manifestanti. Il che è  terribilmente zuccheroso già di suo, ma che oggi è diventato terribilmente fastidioso.
I poliziotti solidarizzano col movimento dei forconi, sponsorizzato dalla prima donna Grillo e quindi ben accetto a molti ritardati.
Il movimento dei forconi ha il primo premio (rigorosamente appena creato) di essere un movimento così sfigato e retrogrado che è molto molto difficile trovare informazioni con una veloce ricerca su internet per capire chi sono e che cazzo vogliono.
Dirò quel poco che ho capito.
Questi forcari sono gruppi di camionisti e addetti all'agricoltura che, partendo da alcuni scioperi in Sicilia, stanno cercando di puntare i piedi nei confronti dello stato italiano per ottenere malprecisati diritti  che spettano loro.
E, a distanza da mesi e mesi dalla loro apparizione, dopo una breve scorreggia e apparizione mediatica mesi fa, sono ricicciati fuori ora dopo un lungo periodo di latitanza.
Sono dei burini, similfascistoidi, populisti, antieuropeisti e credono in una protesta basata sul blocco delle autostrade e scioperi duri. 
Questi coglioni hanno trovato una manifestazione di solidarietà da parte dei poliziotti in piazza.
Follia.
I poliziotti solitamente riempiono di manganellate studenti, precari, individui di variegate provenienza.
Guardacaso sono sempre i giovani che prendono le botte, avessi mai visto un pensionato di Forza Italia malmenato (purtroppo non succederà mai).
Chissà perchè non è mai capitato che picchiassero un grillino sbraitante o un forzanuovista.
Certo, i grillini sono fastidiosi, ma in fondo sono nuovi nel mondo delle manifestazioni e i fascisti sono da sempre abituati a scambiarsi le mutande coi celerini.
Oggi si aggiunta una nuova categoria di intoccabili, oltre ai vecchi, ai fascisti e ai grillini: i forcari, per l'appunto.
Ho intravisto una scena in cui una folla di questi forcari, all'interno della quale spuntava un tizio con una forca giocattolo, mettersi a cantare coi poliziotti.
Una massa di burini violenti e sconosciuti arrivano in città e tu, poliziotto, che fino all'ultima manifestazione regalavi denti rotti a chiunque ti sembrasse un po' losco, ti metti a cantare con loro?
Fascisti con fascisti che cantano insieme l'inno d'Italia. Il patriottismo più triste e schifoso.
A me pareva che le rivoluzioni civili nascessero dalle città e non da un gruppo di idioti ignoranti che si riversa in città. L'ultima volta che è successa quest'ultima cosa è iniziato il ventennio (parlo del primo, non del Reloaded!).
Signori, è nata una nuova Vandea.
Divertitevi.

domenica 8 dicembre 2013

Ho votato


Ho votato alle primarie. Il primo elemento profondamente deprimente è vedere tutti quei vecchi. Alla disorganizzazione e alle file interminabili all'italiana che, patriotticamente, non si risparmiano neanche agli aventi organizzati dal PD, mi ci sono ormai abituato. Ma vedere tutti quei vecchi lamentosi, che si accalcano come liceali e non riescono a seguire delle semplici ed essenziali regole come rispettare la privacy del voto e mettersi in fila come viene loro costantemente ricordato, è un qualcosa che mi distrugge.
Un vecchio mi passa una penna per compilare la scheda.
La penna è del Popolo delle Libertà.
FAIL.

sabato 7 dicembre 2013

Pensierini

Riepiloghiamo.

Berlusconi sembra sia stato tanato definitivamente dal punto di vista giudiziario, ma poiché viviamo in un paese con strane logiche, gli stronzi come lui non affondano mai quando piove merda.
Il problema è che la gente non lo attacca sui punti che dovrebbero essere attaccati.
Il problema di Berlusconi non è che è un dittatore.
Neanche che è un criminale.
Neanche che è un porco, che francamente a livello politico non dovrebbe neanche essere un problema in una nazione realmente libera.
IL problema di Berlusconi è che non solo è incapace di governare un paese, ma che fa cagare anche come imprenditore. Se fosse un imprenditore decente non avrebbe avuto bisogno di fare affari con la mafia per non fallire come imprenditore, e se fosse stato un mafioso competente non si sarebbe fatto beccare e non avrebbe avuto bisogno di buttarsi in politica per coprire il suo passato di mafioso.

Grillo è invece un EX comico. Una volta faceva ridere, ora non più, e avendo capito che sono i politici italiani quelli che fanno veramente ridere, ha deciso di diventare un politico. Se mai dirà una cazzata potrà dire che, in fondo, è un comico; quando perfino i suoi cerebrolesi sostenitori smetteranno di ridere alla sue battute dirà che lui non deve fare ridere perché, in fondo è un politico. Furbo lui. Nel dubbio ignoratelo, perchè ignorare uno che si vuole mettere in mostra è peggio di una pistolettata.

Menzione d'onore (oh the irony!) al PD.
Cuperlo no, vi prego!
Basta dire che è una persona valida perchè ha più anni di esperienza, se volete anni di esperienza votate una sequoia, magari ha anche più carisma di lui!
E basta metafore calcistiche, vi scongiuro.
Se il PD ha intenzione di sprecare il poco potere che ha per mantenere un apparato che fin'ora ha soltanto perso, giuro che emigro.
Le alternative sono Civati e Renzi.
Bho.
Civati lo conosco poco e per quel poco che ho visto non sembra male.
Pure Renzi lo conosco poco, avendo cercato di limitare le informazioni di questa campagna elettoriale per non andare in depressione. Per quel poco che ho visto Renzi mi piace e al tempo stesso mi inquieta profondamente. Mi sono informato poco su di lui, ma conosco bene il tipo di persone che lo votano e questo mi repelle. Civati mi sa tanto di figlio mediano, quello che tanto non si caga nessuno, nè troppo vecchio e visto come maturo come succede col figlio maggiore, nè troppo piccolo e coccoloso, come succede coi fratelli minori e capricciosi.
Sarò combattuto fino all'ultimo nella scelta fra Renzi e Civati.
Il primo squote le mie pulsioni semifascistoidi che vogliono dare una sfolita ad anni di tradizione politiche di sinistra e votarlo mi dà la stessa soddisfazione che mi procura il rumore di uno sciacquone dopo che ho fatto una supercacata; il secondo è la stessa versione, ma con un minore sapore di inquietante populismo, che io sappia non è votato da persone che io ritengo moralmente e intellettivamente discutibili e, specialmente, soddisfa quella dose di anticonformismo masochista tipica nella mia famiglia che ci porta a schierarci sempre con quello che alla fine perde.

domenica 1 dicembre 2013

Sanità Pub(bl)ica: il regno di Attila

24 febbraio

Ho già una decina di pazienti. Come tirocinante teoricamente dovrei essere scrupolosamente seguito da Attila, in quanto mia tutor oltre che superiore. Teoricamente. Mentre i miei colleghi altrove sono seguiti anche quando vanno al cesso e a volte - per eccesso di scrupolo - non hanno il permesso di fare praticamente niente, io praticamente svolgo lo stesso lavoro di Attila. Solo che Attila prende uno stipendio da primaria, stipendio che a lungo mi sono rifiutato di sapere, ma che alla fine una collega mi ha voluto dire per soffrire insieme a me: 5000 euro al mese. Netti. Prima mi vantavo del mio stare in questo tirocinio, un Far West dove ti trascurano, ma almeno sei completamente libero, ora un po' di meno.

28 febbraio

Attila è una fottuta casinara. Ritengo che abbia iniziato a battere la fiacca proprio l'anno in cui sono entrato io a fare tirocinio. Non ho dati sufficienti, ma credo sia brava a livello clinico, diagnosticamente è una pippa, organizzativamente un disastro. Quando sta davanti al computer, le poche volte in cui non delega il compito ad altri, ti trovi di fronte a uno spettacolo di tragicomicità sublime, è come vedere tuo nonno mentre cerca di capire i comandi durante una battaglia a Rome: Total War 2. Scopro il perchè non posso venire a tirocinio nel pomeriggio: lavora con la figlia, rigorosamente raccomandata. E non so se le porcate si limitano al semplice nepotismo. E non lo voglio sapere.

1 marzo

Daniele. È l'unico nome proprio che lascio inalterato in questo mio allegro diario. Perchè Daniele è un collega ed è l'unica persona sana di mente e onesta che mi ha aiutato in questa pazza pazza avventura. Anche lui è un tirocinante, anche se non lavora al servizo quanto ci lavoro io, dato che ha un altro lavoro. Ovviamente questa sua scelta - il fatto di non dedicare il suo culo al servizio 24h su 24 e 7 giorni su 7 come in parte ho fatto io lui invece perchè ha una vita lavorativa oltre al tirocinio - gli è costato l'astio di Attila. Daniele ha più esperienza di me ed è una persona più impostata di me, anche se i pazienti e gli altri possono confondere la sua formalità con freddezza. Ovviamente per la prima parte di tirocinio, Oliver ha nutrito per lui un profondo odio, dato che è una donna che si scompensa se qualcuno le dà del lei e non del tu. Naturalmente, come del resto in molte altre cose, Oliver cambierà opinione su di lui, senza però dover passare agli apprezzamenti sessuali come ha voluto fare con me. Fortunato il ragazzo.

3 marzo

Camperoni è tornato. Freecell, due dati da inserire e poi sparisce per i corridoi dell'ospedale. La breve tregua che mi ha garantito rispetto a Oliver è già finita e quest'ultima attacca quasi subito a sparlare di lui, come ha già fatto i giorni precedenti. Sono amici, ma lui si fa solo i cazzi suoi e l'abbandona in continuazione. Il che, del resto, è anche vero. La sparizione del giorno è attribuibile al fatto che Camperoni deve vendere e regalare un paio di cd della band in cui suona. Inizio a condividere il rodimento di fegato di Oliver, nei confronti di questo che, quando non se ne sta a casa per la 104, la malattia o altri magheggi sindacali, va al lavoro, ma non fa ugualmente un cazzo. Del resto, meglio sentire Oliver sparlare degli altri che sentirla parlare in termini eccessivamente lusinghieri di me. Perchè ho concluso che mi mette molto più a disagio la fase in cui mi definisce bello, intelligente e dolce rispetto a quella in cui mi dice che sono un pezzo di merda

4 marzo

Camperoni è stato come una pioggia estiva, solo più breve e meno intensa. È di nuovo in malattia. Va detto a sua discolpa che almeno Camperoni non mi danneggia drettamente, se non per omissione. Con lui si parla piacevolmente e, le poche volte in cui c'è, mi risparmio le sviolinate di Oliver. Oltretutto mi cede il posto al Pc ogni volta che glielo chiedo. Non come Attila. Attila vede tutto ciò che sta nel servizio come suo, anche quando sono proprietà private altrui. Non vi azzardate a lasciare una penna in giro, che se la fotte in men che non si dica, anche se ne ha un cassetto pieno. Se questo vale con le proprietà private degli altri, figuriamoci con le dotazioni del servizio. Questo significa che, anche se ha un computer nella sua stanza, pretende ogni volta di usare quello nella stanza dove lavoriamo io e Oliver. E non chiede di usarlo nel momento preciso in cui le serve, ma lo chiede con largo anticipo e, anche se poi passano 5-10-15 minuti in cui non lo usa effettivamente, pretende che nessuno lo utilizzi. Fra l'altro, siccome non si può pretendere che un Primario per 5000 euro al mese netti sia in grado di usare un computer, ho imparato a mie spese che non è in grado di lavorare sulle sue cose se non ha prima chiuso i documenti su cui stavano lavorando gli altri. E gli altri non devono sperare che lei salvi il file prima di chiuderlo, non è in grado di farlo neanche se ha ricevuto chiari istruzioni a riguardo. Camperoni riesce a tenerle testa, Oliver è completamente succube, cerca inutilmente di insegnarle a usare il computer, fallendo miseramente, grida come una forsennata, ma Attila non l'ascolta e invece di imparare a usare a word delega tutto solo a lei e a Mimì. Io, dopo un paio di battutine e tentativi di insegnarle qualcosa, ho felicemente rinunciato alla crociata didattica, del resto presto avrò così tanti pazienti che sarò troppo occupato a occuparmi di loro e a cercare di scrivere gli appunti sul computer nelle volte in cui è libero. Ho anche capito che tutti i progetti di ricerca che Attila mi aveva affidato a inizio tirocinio sono tutti passati in cavalleria, semplicemente perchè se n'è dimenticata..

5 marzo

Attila ha paura di Camperoni.
Lo odia come la morte, ma ha paura di lui.
Da quando se n'è andato ne sparla in continuazione con Oliver, la quale a sua volta sparla sia di lui che di lei. Meglio questo che gli insulti o le avances, dico io.
Camperoni, in quanto ammanicato con giri di cui noi mortali non possiamo essere noti, è potentissimo.
Lavora si e no 100 giorni l'anno e nessuno osa dire niente.
Avendo capito che al servizio non si fa un cazzo se sei abbastanza furbo da glissare gli impegni, Camperoni si è impuntato per farsi trasferire proprio in questo servizio, quando già un'infermiera è superflua.
Questo vuol dire danneggiare anche Oliver, che sarà pure pazza, ma è una dei pochi che qui lavora onestamente. Emerge che l'anno scorso Oliver è stata a casa per un anno dopo aver sbroccato violentemente con Attila. E la cosa non mi stupisce. A detta di Oliver, Attila si è poi battuta per reintegrarla a servizio. Cosa strana, forse Attila l'ha fatto per spirito caritatevole, ma più probabilmente perchè con lei Oliver abbaia tanto, ma non morde mai.

8 marzo

Mimì e Cocò.
Mimì sono altre 2 schiave come me, anche se sono collegate al Servizio Civile.
L'essere collegate al Servizio Civile le rende affiliate allo Stato italiano e come quasi tutti gli individui che non stanno nel mondo dei liberi professionisti, ma nel magico mondo dei lavoratori pagati dal Pubblico, hanno i  requisiti per essere potenzialmente dei lavoratori che vengono pagati pur senza fare un cazzo o dando il minimo sindacale. E siccome stiamo in un Servizio in cui il più paraculo lavora di meno e prende di più, si sono perfettamente uniformate al mainstream. Fanno molte meno cose di me, ma si sentono sto' cazzo.
Mimì è forse brava e ha più esperienza di me, ma è un'acidona oltre a essere brutta.
Cocò è carina, ma credo sia una pippetta e che non abbia voglia di fare un cazzo. Su assist di Attila mi molla una sua ex paziente. Il conteggio dei soldi mensilmente buttati dallo stato italiano per questo servizio fin'ora ammonta approssimativamente a:
- 5000 netti ad Attila
- 1600 a Camperoni. Mi pare lordi, ma preferisco non approfondire, siccome è quello che in proporzione ruba di più.
- 800 a Oliver netti. Metà dello stipendio è tutt'ora trattenuta, mi pare di aver capito che lo sia per pagare i debiti che ha fatto per colpa di un ex fidanzato cocainomane
- 433,80 netti per Mimì e Cocò. Pochi, ma sufficienti per poter permettere loro di guardare me e Daniele dall'alto in basso, anche se abbiamo la loro stessa preparazione e lavoriamo pure più di loro. Come ogni guerra dei poveri che si rispetti.

9 marzo

Mimì e Cocò, come ogni animale da cortile che si rispetti, hanno in mente una chiara gerarchia di potere all'interno del Servizio. Al top ci sta Attila, che del resto dà loro i due soldi del Servizio Civile. Segue Camperoni, forse per un'ingenua valutazione dell'aspetto e della busta paga (e quindi del potere) che ritengono che lui riceva, forse perchè hanno capito che è ammanicato. In fondo ci stiamo io, Oliver e Daniele, buttati tutti insieme in un unico calderone. Loro si collocano fra Camperoni e il calderone degli sfigati. A me non me ne frega un cazzo francamente, possono anche seguire la loro logica da ordine di beccata e, siccome mi piace dare l'impressione di fare bene il mio lavoro, cerco di essere gentile con tutti. Grosso errore, perchè sono in una fase in cui Oliver odia tutti loro e chiunque si mostra gentile con loro. Il mio grave errore stavolta consiste nel mostrarmi gentile con Cocò nello spiegarle un test che non conosceva e di dire poi distrattamente in fondo, anche se è fidanzata e mi ha rifilato una paziente, è una bella ragazza. Grosso, grossissimo errore. Colpevole di essermi schierato con il gruppo degli stronzi o - forse - di aver tradito Oliver nella sua testa, questo mi costa una manica di insulti sul fatto che sono un morto di fica, che mi faccio sfruttare dagli stronzi, che sono un pezzo di merda etc...

10 marzo

Oliver mi accoglie di nuovo con un sorriso. Mentre sto correggendo un altro test, fra un paziente e l'altro, a un certo punto mi dice che se cerco lavoro potrei pensare di fare il gigolò.
ECCHECCAZZO...

Continua...

NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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QUINDI NON ROMPETE. GRAZIE.
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