LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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martedì 29 settembre 2009

Piano casa del Governo

Le strategie del Governo per l'imprinting della popolazione sono degne dell'asilo. Ma, siccome rispecchiano evidentemente l'età mentale dell'italiano medio, funzionano.
Il trucco più recente consiste nel far coincidere il compleanno del premier con una regalia di appartamenti antisismici. Così gli italiani penseranno che lo Stato italiano e Berlusconi coincidono: quando sta bene il Puzzone, sta bene anche l'Italia. Anche per questo sono fiero di essere anti-patriottico.
Ma torniamo all'età mentale degli italiani.
Il problema è che qui non sappiamo fare manco le moltiplicazioni!
Gli appartamenti anti-sismici sono 400. Tanti certo, ma quanto influiscono sul problema sfollati?
Anche ipotizzando che tutte le famiglie di quegli appartamenti siano composte da 4 persone basta fare una semplice operazione

4 x 400 (andiamo, mettete via calcolatrice!)
Il risultato, fino a prova contraria, è 1600.
Che ci fai?
Gli sfollati sono 70.000, non ti puoi vantare per aver messo un tetto in testa a una minima parte di questi 70.000!
Fra l'altro, dovremmo vedere se queste tanto decantate case anti-sismiche, che fra l'altro deturperanno irrimediabilmente le campagne abruzzesi, saranno effettivamente anti-sismiche o se si dimostreranno come l'ennesima sola berlusconiana...

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domenica 27 settembre 2009

Basta che funzioni

Non potevo non vederlo: il titolo mi intrigava, è di Woody Allen e me l'hanno consigliato.
Oltretutto, questo film ha la fortuna di adattarsi e rispecchiare alla perfezione la mia fase misantropa, cinica e disadattata da poco riemersa.
Il protagonista, Boris, è un narcisista compulsivo e con ricorrenti pensieri di morte che racconta al pubblico (che vede solo lui) la sua vita.
È un genio che avrebbe potuto vincere il Nobel (o almeno così dice lui) ma ha deciso di vivere un vita spartana e solitaria, lasciando una moglie bella e ricca e una prestigiosa cattedra d'insegnamento. Tutto questo fino a quando non si presenta Melodie, una svampita, ma bella ragazza di provincia che Boris, nonostante sia agli antipodi rispetto a lui per età, idee sulla vita e intelligenza, accetta di ospitare in casa.
E Melodie, rimasta affascinata dalla sua personalità, inizia a imitarlo (o meglio scimmiottarlo in maniera inconsapevolmente comica) nelle sue recriminazioni contro la società, la vita, la religione, la scienza.
L'unico problema di questo film è che le battutte sono così tante e così divertenti, non te ne resta in mente quasi nessuna.
Woody ci regala l'ennesimo capolavoro col quale riesce a trattare argomenti anche penosi con un grandioso senso di humour, una vaga vena cinisimo e tanta eleganza nella sua sceneggiatura.
Il cinico e disadattato vecchio, a occhio destinato a una fine meschina e tragica, riesce a continuare a vivere la sua vita, a regalarci un lieto fine nonostante il fatto che le sue scelte ci appaiano illogiche e immorali.
L'importante è che funzioni!
La struttura del film riguarda vagamente Anithing Else, che forse considero di poco superiore, ma l'originalità e la grande comicità del film resta.

Grazie al cielo, i traduttori italiani non hanno cambiato il titolo rispetto alla versione originale!

Voto
8/10
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martedì 22 settembre 2009

Mezze leghe

Ancora non capisco perchè tanti idioti continuino a votare la lega.
La Lega si autoproclama un paese regnato da una razza superiore. E invece i padani sono dei buzzurri, discendono da puzzoni celti sonoramente inculati dalle legioni romane e fino a poco più di un secolo fa erano un'accozzaglia di contadinotti che morivano di pellagra e non sapevano leggere e scrivere.
Sostengono di avere fatto il Risorgimento, ma il Risorgimento non è altro che una serie di guerre in cui l'Italia non ha saputo fare altro che prendere mazzate dagli austriaci e alla fine del Risorgimento è salita al potere la dinastia dei Savoia, ovvero una delle famiglie più incapaci di tutti i tempi. Dal nord proviene Manzoni che, con suoi Promessi Sposi, se lo paragoni a suoi grandi contemporanei come Tolstoj, Dumas, Hugo, Goethe e Stevenson, sembra Federico Moccia; dal nord proviene la marcia su Roma, dal nord proviene la FIAT (stesso discorso di Manzoni).
Già due neuroni e un libro di storia delle elementari basterebbero a capire che è meglio non votare la Lega.
Ma non basta.
Gli idioti che la votano, lo fanno perchè Roma è ladrona, perchè a Roma ci sono i raccomandati, mentre al nord sono lavoratori onesti che fanno la gavetta. Poi è arrivato Renzo Bossi, pluribocciato alla maturità che ora farà il portaborse strapagato, solo grazie al suo cognome.
Poi è crollato l'altro mito, e il lavoratore di razza pura padana, non solo non potrà identificarsi in un grande lavoratore, ma non potrà nemmeno identificarsi in un uomo onesto, a meno che otto chili di cocaina non possano venire considerati come una farina di lusso.
Ma purtroppo questa notizia è passata in sordina, anche per i due coglioni che probabilmente stanno ancoa facendo per la buffonata di funerale di ieri.
Questa notizia non se la filerà nessuno o almeno, i leghisti non la conosceranno, perchè le loro tradizioni galliche non prevedono l'uso di internet. Ma anche se lo potessero usare, non saprebbero accendere il pc...
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lunedì 21 settembre 2009

Caparezza Eroe

Sarà un po' politicizzata questa canzone, ma è bella e adatta a rendere omaggio ai lavoratori che si spaccano le ossa per campare. Loro lavorano ogni giorno e fanno qualcosa di utile per il paese, in alcuni casi hanno addirittura più probabilità di morire sul lavoro di quanta ne abbiano i nostri splendidi militari all'estero, che sono strapagati per non fare quasi niente dalla mattina alla sera.
Ma intanto, se un padre di famiglia muore in cantiere nessuno se lo fila, mentre se un militare che sapeva che correva dei rischi e veniva anche lautamente pagato per questo, ha tutta la gloria di questo mondo.
Alla faccia dei migliaia di sfigati che stanno facendo i piagnoni davanti alle bare dei militari morti. Se oggi si beccano la pioggia godo.

domenica 20 settembre 2009

Favorevoli alle donne col velo?

Sono combattuto, non riesco a risolvere questo dilemma. (E il fatto di essere stato fuori casa a sgobbare a partire dalle sette di questa mattina certo non è di aiuto!)
Da una parte ritengo che le religioni siano un hobby per idioti, se seguite da individui sopra i 10 al di sotto dei 75 anni (è ok prima dei 10 perchè in alcuni casi non è tanto preoccupante se ancora credi di avere un amico invisibile, dopo i 75 va bene perchè hai la scusa del decadimento neurologico).
Dall'altra, non posso che essere contento se vengo a sapere che una zoccola come la Santanchè è stata picchiata durante il suo quotidiano tentativo di mettersi in mostra, che oggi consisteva nel rompere i coglioni ai musulmani sotto il Ramadam per la questione del burqa.
Certo, il burqa è una tradizione idiota che in un paese civile non è davvero il caso di mantenere.
D'altra parte, solo sentendo il nome della Santanchè mi incazzo. E, confesso, mi si indurisce anche un po'.
Come possono le donne musulmane farsi difendere da una simile zoccola?
E in quale modo poi!
Vorresti difendere i diritti delle donne musulmane impedendo loro di partecipare al Ramadam?
Andando per giunta a rompere i coglioni ai loro mariti durante la festa più sacra della loro religione?
Si dica fortunata la signorina se si è presa solo un cazzotto, perchè se l'è veramente andata a cercare e se non è stata impalata, è stato grazie ai poliziotti antisommossa che l'hanno salvata. Poliziotti che paghiamo noi. Certo, la nostra Danielona è libera di manifestare come qualunque cittadina, ma qualcosa mi dice che se andava a manifestare una qualunque cittadina e faceva la cogliona come lei, col cavolo che i poliziotti antisommossa si sforzavano per tirarla fuori sana e salva dal tafferuglio.
La legge italiana dovrebbe per lei vietare il velo, proprio come vogliono fare in Francia (ah certo la Francia, bel modello di democrazia!).
Sarebbe coerente con l'articolo 3 della Costituzione Italiana. Peccato che la Santanchè rappresenti quella parte del paese che non accetta la Costituzione Italiana e che farà di tutto per liberarsene il prima possibile, specie per quanto riguarda l'Articolo 3, che è stato già sommamente smerdato dal Lodo Alfano.
Grande, una vera aquila la ragazza!
Meno male che a compensare la sua incapacità politica c'è la sua vita integerrima e brillante!
Una donna che non ha mai lavorato, che come unica qualità sbandiera i suoi principi, ma che poi si scopre che ha campato grazie agli alimenti del marito con cui ha divorziato!
Se questa dev'essere l'alternativa alla Shaaria, allora devo gridare Allah è grande!
Questa donna vuole farsi passare per una femminista?
Se lo fosse io le manderei un bel ferro da stiro. Così capisce quale dovrebbe essere il suo posto per quello che vale!
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sabato 12 settembre 2009

Non vedrò il suo film ma lo appoggio.

Spezzo una lancia a favore di Michele Placido. Politicamente non ci capisce un cazzo, dato che definisce Boffo un eroe e, pur dicendosi di Sinistra, vorrebbe un'alleanza con Casini contro Berlusconi. Però per il resto appoggio tutto quello che ha detto e fatto ultimamente. Non mi va di vedere il suo film, ma la trama a occhio non mi dispiace.
Innanzitutto mi è piaciuta la sua reazione a un giornalista che lo accusava di incoerenza per aver fatto un film politicamente impegnato a sinistra pur essendo prodotto da Medusa (indovinate di chi è?).
Perchè rompere i coglioni a Placido? Come giustamente ha detto, Medusa è una delle poche case di produzioni decenti, se aveva l'idea per un film e probabilmente Medusa è stata l'unica a metterci i soldi, perchè ve la prendete con lui? Personalmente ammiro chi riesce ad attaccare le idee di una persona prendendo i soldi proprio da lei, se fa così è un paraculo; se proprio dobbiamo prendere in giro qualcuno prendiamo in giro la casa produttrice che ha deciso di mettere i soldi no??
L'altra cosa che mi ha fatto piacere sapere è stata la sua denuncia a Brunetta, che ha accusato i film italiani di spendere tanti soldi per guadagnarne pochi. Che cazzo vuole? Se la gente preferisce guardare merdate tipo il Grande Fratello e Vacanze di Natale è ovvio che non vada a vedere film con un livello intellettuale un poco superiore! Se è vero che il cinema italiano prende troppi soldi (tutto da dimostrare, dato che hanno un budget quasi insignificante) è giusto che prenda soldi, perchè è un settore in crisi e siccome stiamo parlando di cultura, ha bisogno di iniezioni abbondanti di soldi pubblici, proprio come le hanno ricevute le banche, la Fiat e l'inutile azienda chiamata Alitalia.
E poi, se un film non guadagna tanto, non è detto che chi l'ha prodottto non abbia lavorato come dice il nano, che fra l'altro non mi dà l'idea di uno che ha lavorato 15 anni in una miniera di sale, magari se non ha fatto soldi è perchè la gente preferisce vedere qualche film con più effetti speciali o più sponsorizzati.
In conclusione: Bravo Michelone, fai il culo a Brunetta!
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venerdì 11 settembre 2009

Sesso (geriatrico) e potere

Il povero Tarantini, il puttaniere di turno del nostro pedopremier, si dice assai preoccupato per la sua nuova condizione di collaboratore di giustizia. Che rabbia, se penso che un povero imprenditore onesto e lavoratore, con una reputazione integerrima a parte qualche macchia (cessione di droga, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e favoreggiamento della prostituzione) come la sua, che ha deciso suo malgrado di diventare un eroe nella lotta contro il crimine.
Un vero eroe!
La logica imporrebbe che, quando un premier è coinvolto in affari zozzi con un tizio che ha a che vedere con la Mafia, ci si dovrebbe un po' preoccupare. Non perchè il premier vada a troie, ma perchè si va a beccare proprio uno dei papponi meno raccomandabili del sud Italia.
Mentre Bossi oggi compiva uno dei suoi riti celtici da sfigato, fra una polenta taragna e qualche elmo di Asterix, ha deciso di dimostrare per l'ennesima volta che l'ictus è una cosa seria. Secondo il brillante politico, dietro alle vicende del premier c'è la Mafia. La Mafia, preoccupata per le terribili leggi anti-mafia del Governo, vorrebbe attaccare il premier e destabilizzarlo con calunnie degne dei comunisti.
(E certo, l'uccello del nostro Presidente parla siciliano e Tarantini l'ha assalito e costretto a farsi le sue zoccole!)
Incredibile quanto possa essere fiero il re padano, mentre accorre con simile apprensione a difendere il suo padrone, inventandosi stronzate così eclatanti che puzzano anche solo se le leggi su un giornale. Mentre Fini osa dire la sua, Bossi si getta a spada tratta per difendere il suo padroncino. Lassie non avrebbe fatto di meglio.
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mercoledì 9 settembre 2009

Questo sì che è un artista!

Facendo zapping alla TV, mentre cercavo disperatamente un canale che non rompesse i coglioni con Mike Bongiorno, sono incappato in un programma culturale e sconosciuto del decoder. E ho scoperto che oggi è l'anniversario della morte di Toulouse Lautrec. Saranno pochissime le persone che sapevano questa cosa, specie se contiamo che sarebbero poche anche le persone che abbiano una minima idea di chi sia Toulouse.
Lautrec è uno dei tanti rappresentanti della Belle Epoque, decadente, goliardica, allegra, sregolata. E, come molti artisti dell'epoca, non ha avuto una vita tranquilla. Nonostante le nobili origini e le grandi ricchezze, Lautrec era vittima di malformazioni che, peggiorate da alcune cadute di cavallo, lo resero nano e storpio. L'unica sua ragione di vita era la pittura, che lo ha salvato dal tracollo, con un piccolo aiuto dell'alcol e delle puttane.
Qualunque benpensante lo avrebbe condannato, definendolo un uno scansafatiche, un nano depravato e senza valori. Ma in cosa dovrebbe credere un nano deforme e che può trovare compagnia solo in qualche ballerine d'infimo ordine, nell'alcol e negli altri artisti dannati come lui?
Lautrec dipingeva perchè dipingere gli impediva di fermarsi a pensare quanto fosse solitaria e triste la sua vita e quando non aveva la spinta creativa per dipingere, si dava all'alcol o al sesso mercenario. Non amava i paesaggi. Il suo era uno stile particolare, esprimeva il movimento, rappresentava l'allegria che a volte sentiva di non potere avere, un paesaggio romantico, noioso e immobile sarebbe andato contro al suo stile d'arte e di vita.
Le sue opere sono varie, probabilmente ognuna rispecchia il suo stato umorale mentre le dipingeva. Prendiamo questa

È un quadro fortemente animato, vediamo un complesso gioco di luci e riflessi, alcuni dettagli sono maggiormente elaborati, altri poco approfonditi. Sembra quasi riprodurre la visuale che ha un ubriaco in un bar, probabilmente Toulouse lo era quando l'ha dipinto. Nonostante il tema, che ispira allegria e vivacità, ci sono forti contenuti depressivi nel quadro. La donna in primo piano è di un pallido cadaverico, specie se si fa il paragone col colore dei capelli e del rossetto; il vestito è nero, sembra un'impersonificazione della morte. Lo sfondo è verde scuro, un colore freddo, cupo, fa venire in mente la muffa, la cancrena, l'invidia, l'assenzio. Non c'è un vero sorriso nei volti degli astanti, anche se in teoria si stanno divertendo. E, fra gli avventori, c'è anche un personaggio molto somigliante a Lautrec, con uno sguardo imperscrutabile, fra l'ironico, l'avvinazzato e l'imbronciato.

Toulouse muore a 37 anni, devastato dalla sifilide e dall'alcolismo, reduce di un esaurimento nervoso. La sua vita dissipata fu una continua fuga dal dolore, che espresse nei suoi quadri con grande abilità. Indubbiamente è un artista che rimane impresso nella mente per una serie di caratteristiche della sua vita, come la sua caratteristica bassa statura o per la sua vita spericolata. Ma non va dimenticato che, se è apprezzato da qualcuno nel mondo dell'arte, è merito del suo talento e per il suo modo tutto speciale di rifuggire la depressione grazie all'arte.


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martedì 8 settembre 2009

Lui ci prova. Ma non ce la fa

Mentre Burlusconi si diverte a liquidare le preoccupazioni degli italiani svegli come barzellette cattocomuniste, continuano le adesioni all'appello per la libertà di stampa, alla quale stanno aderendo un sacco di intellettuali da tutto il mondo.
Bertinotti non ci sarà. Faustino porge le scuse e manda la sua adesione politica come segno di buona volontà. Come se valesse qualcosa la sua adesione politica, ora che il suo partito, scisso per l'ennesima volta, vale meno della carta da culo. Certo, sicuramente Bertinotti non è un intellettuale, ma il suo ruolo di politico dell'Opposizione in teoria renderebbe la sua partecipazione un obbligo. Ma non potrà esserci il 19 settembre perchè un impegno improrogabile lo tratterrà.
Bravo Faustone, sei pagato fior di quattrini per fare due cose nella tua vita e quando c'è un impegno serio e imprescindibile per qualunque politico che tenga alla libertà ti defili?
Vai a capire quale possa essere quell'improrogabile impegno. Magari la sua presenza a una riunione LGBT dove dovrà gridare per l'ennesima volta che siamo tutti omosessuali, probabilmente l'unico posto dove è ancora ben accetto. Spero che almeno si diverta e che porti un po' di vaselina.
Vada a divertirsi, vada a fare il trenino con i suoi amici, vada a cantare YMCA, in fondo è una gran bella canzone. Poco importa se ha dimostrato per l'ennesima volta di pensare solo ai cazzi suoi, forse non ha nessun impegno improrogabile per quel giorno, forse in realtà non ce lo vogliono il 19 settembre, dato che la sua partecipazione potrebbe essere solo deleteria.
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lunedì 7 settembre 2009

Stupri fuori moda?

Dovrebbero scrivere un libro sui tormentoni più gettonati dei TG italiani.
Prima i rumeni, poi l'immondizia, poi la parentesi dell'inciucio di Berlusconi e infine gli stupri (sempre a opera di rumeni e, ciliegina sulla torta, di un attivista del PD).
Per l'immondizia non c'è bisogno di guardare il TG, la vediamo ogni giorno anche senza bisogno di andare a Napoli, dei rumeni se ne parla ancora e il Papi-inciucio è ancora in corso.
Ma, rispetto a qualche mese fa - quando un giorno sì e l'altro pure vedevamo in continuazione notizie di donne violentate - ora di violenza sulle donne se ne parla molto poco.
Perchè?
La Carfagna è una superdonna che di notte combatte il crimine e difende le donne da brava Ministra delle Pari Opportunità? Non credo.
Gli stupratori si sono spaventati per l'effetto deterrente della recente moda di facebook di creare gruppi che chiedono la castrazione chimica per gli stupratori? Sarebbe bello se ogni problema della terra si potesse risolvere con facebook, come pensavano le tante ragazze conformiste, pseudofemministe, frustrate e inconsapevolmente fascistoidi che si sono segnate a quel genere di gruppi. Ma, bimbe mie, la vita non funziona così e gli unicorni non esistono.
La risosta più semplice è probabimente quella giusta.
Gli stupri ci sono sempre stati, la loro incedenza è probabilmente la stessa di 2-3 mesi fa, forse è anche superiore. Ma i TG non hanno i toni allarmistici di 2-3 mesi fa.
Forse perchè la gente si rompe i coglioni di sentire la stessa notizia ogni giorno.
Ma forse anche perchè c'è una chiara volontà di farci credere che siano diminuiti gli stupri.
Perchè un dato fenomeno criminale un giorno viene dipinto come endemico e un paio di mesi dopo sembra scomparso?
Forse perchè fra quei due momenti è successo qualcosa e vogliono farci credere che quel qualcosa sia stato determinante. E questo qualcosa è il Decreto Sicurezza entrato in vigore quest'anno.
Che dite, voi credete che le strade siano più sicure?
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giovedì 3 settembre 2009

Boffone

Sono un po' ignorantello a riguardo, lo ammetto.
Non conoscevo l'esistenza di quest'uomo prima che dimostrasse di avere un po' di spina dorsale attaccando il Cavaliere. Del resto, non ha senso per me conoscere i nomi dei direttori dei quotidiani cattolici, dato prima o poi finiscono per appoggiare idee reazionarie. Sì, lo so che ci sono dei preti socialmente impegnati e a sinistra come padre Zanotelli bla bla bla. Chissenefrega. Ci saranno pure 2-3 preti in gamba, ma io non capisco perchè dobbiamo rivalutare l'intera categoria di scarafaggi solo perchè abbiamno visto due scarafaggi intelligenti che non amano rotolarsi nella cacca.
Comunque ho già detto che, anche se Boffo avesse dimostrato di avere le palle e avesse tenuto duro nella sua critica contro il Governo, non avrebbe in ogni caso guadagnato il posto fra quei 2-3 preti con gli attributi.
Ma non è stato così.
Boffo si è dimesso.
Non solo ha dimostrato di essere un verme che rinuncia così presto a una battaglia che lui stesso ha cominciato. In questo modo ammette anche implicitamente che aveva ragione Feltri nell'accusa che gli aveva rivolto. Probabilmente sotto ci sta qualche pressione ecclesiastica, dato che pare che nella vicenda dello scandalo fossero stati pure coinvolti i servizi segreti Vaticani. Fatto sta che Boffo verrà ricordato come un finocchio e come un senzapalle e, personalmento ritengo sia molto più grave la seconda. Ha fatto la figura dell'idiota, dato che era molto meglio se non faceva niente visti i risultati. Meglio diffidare di questi cattolici di Sinistra, gli avvenimenti degli ultimi anni ci hano dimostrato che durano poco e valgono poco.
Dulcis in fundo, Feltri sostene di non aver mai desiderato le dimissioni di Boffo. Come no!
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NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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QUINDI NON ROMPETE. GRAZIE.
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