LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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giovedì 16 gennaio 2014

Sanità pub(bl)ica: di male in peggio



14 marzo

Attila ha cambiato idea sul mio tirocinio. Poichè ho fatto fin'ora un sacco di ore e probabilmente in un anno ne avrò fatte più del dovuto, ha pensato bene di diminuire il mio tirocinio da un anno a sei mesi.
Il che fondamentalmente mi va pure di lusso, dato che così la mia permanenza in questa gabbia di matti e il mio sfruttamento saranno meno prolungati.
Ovviamente Attila non lo fa per filantropia, ma perchè deve piazzare altra gente dopo essersi liberata di me.
Naturalmente Oliver rincara la dose, sottolineando di quanto me l'abbia messa al culo e inveendo e gridando contro di me quando le dico che, in fondo, a me non danneggia neanche troppo, accusandomi di ingenuità. Oh, scusate se non mi sono depresso, provvedo subito!

16 marzo

Camperoni di nuovo assente.
Non so il motivo ufficiale che giustifica la sua assenza nei confronti dell'ospedale, so il motivo che ha riferito a Oliver, la quale ovviamente lo riferisce a me: deve fare un reinserimento del proprio cane nel gruppo.
Camperoni ha nove cani in casa e il capobranco, essendo stato appena castrato, dovrà per l'appunto essere reinserito nel gruppo dei maschi per reiquilibrare le dinamiche di potere.
Anche Camperoni ha un lato altruista.
Si comporta da vero padre nei confronti della figliastra, è un marito amorevole nei confronti della seconda moglie e dubito che una persona completamente egoista riesca a tollerare l'idea di avere 9 cani in casa.
In fondo, se non fai un cazzo al lavoro, almeno in casa ti comporti in maniera responsabile!

23 marzo

Attila impone a tutti le ferie forzate.
Dopo essersi resa conto che è penalmente perseguibile lasciare i tirocinanti del servizio senza uno sputo di supervisione, ha deciso di chiudere il servizio se non c'è lei. E siccome lei se ne vuole andare a Praga per 2 settimane ha deciso di fare un super ponte fino a pasqua. La cosa mi fa molto girare i coglioni, primo perchè mi costringe a mollare i pazienti, secondo perchè, avendomi anticipato la fine del tirocinio di sei mesi rischio di non avere abbastanza ore conteggiate.
Oliver oscilla molto fra uscite sobillatorie contro Attila a passività esagerate contro di essa, come in questo caso. Sostiene infatti che non conviene andare contro e che in fondo è una brava donna. Mi controllo e non la mando affanculo.

2 aprile

Piccolo quesito.
Se voi avete un servizio che riceve 1-2 nuovi pazienti ogni settimana, cosa succede se il servizio viene chiuso per due settimane? Magari quei 1-2 pazienti che non sono stati ricevuti nelle due settimane si accumuleranno!
Ho 15 pazienti, tutti da spalmare durante la settimana, cercando di evitare di fissare appuntamento durante i 2 giorni di CUP in cui dovrebbero venire i pazienti nuovi. Ciò significa che non mi sto fermo un attimo. Il che non è neanche male, perchè tanto lavoro significa avere la scusa per vedere Oliver il meno possibile e che le sue interferenze (sempre presenti comunque!) si limitano a quando ho finito di vedere i pazienti e sto trascrivendo i miei appunti al computer.

3 aprile

Attila torna tutta ringalluzzita da Praga, ne parla a me e a Oliver, sembrano 2 amiche. Oliver il più delle volte che parla con Attila, è profondamente remissiva, un po' perchè giustamente non si vuole inimicare il capo, un po' perchè  passa senza problemi e senza vie di mezzo dalla passività e alla simpatia all'odio e alla violenza. Stavolta è passiva. Attila parla di quanto è bella Praga e di quanto, però non possa essere paragonabile a Parigi e New York. Mi risparmio un sonoro GRAZIE AL CAZZO, visto che Praga è una città bella e suggestiva specialmente per i morti di fame come me e Oliver, che se avevamo i soldi andavamo a buttarli a New York o a Parigi per l'appunto. Attila ci parla anche della casa di Kafka, cercando di ricordare le parole che le deve aver detto la guida turistica. Dice che è quello famoso per aver scritto lettera al padre, ma non ha mai sentito nominare la metamorfosi. Allegria.

4 aprile

Oliver è pazza.
Ma quello che dice su Attila risulta essere vero.
Per ora ho capito e veificato senza possibilità di ambiguità le seguenti cose.
Al servizio afferiscono pazienti che hanno pagato il ticket, pazienti che sono esenti dal ticket perchè risultano nullatenenti o perchè hanno malattie gravi che li esentano.
Questi pazienti teroricamente andrebbero ricevuti dalla Primaria e dai tirocinanti sotto supervisione.
E, poichè sono pazienti del Pubblico, verrebbero spesi pochi soldi da una parte dei pazienti e questi soldi andrebbero, andrebbero, per l'appunto, al Pubblico.
Ma Attila, non paga dei 5000 e passa euri al mese, non ci sta.
Poichè quest'anno Attila ha a disposizione 2 tirocinanti più 2 ragazze del servizio civile a disposizione, ha deciso che tutti i pazienti che afferiscono al Servizio saranno visti dagli schiavetti. Senza supervione.
Ma Attila non vede proprio nessuno durante il suo orario d'ufficio, lei evita di fare la visita ai morti di fame, che rifila a noi, dato che tanto non ci può ricavare niente. Quando le capita di vedere un nuovo paziente (cosa comunque rara, visto che sta per la maggior parte in ufficio a farsi i cazzi suoi o davanti al computer del servizio a fare casini perchè non lo sa usare), Attila opera una valutazione diagnostica accurata del paziente. Del suo portafogli. Se capisce che è ricco, gli propone di fare un intra moenia con lei, passando quindi al privato e prendendosi direttamente i soldi e alle sue tariffe, se capisce che è un morto di fame lo rifila ai tirocinanti dicendo che non ha tempo.

8 aprile

Dio benedica i miei 15 pazienti!
Lavoro come un dannato e a gratis, eppure i momenti con loro sono i migliori, perchè oltre a lavorare mi tengono lontano da Oliver e mi risparmiano la visione irritante di Attila che bercia e fa casini sul computer.
Oliver, che in fondo è una brava infermiera e una persona buona, si rifiuta di lasciarmi solo.
E io non mi azzardo a dirle che da solo starei 10000 volte meglio e che la sua presenza al limite mi intralcia perchè mi farebbe taaanto piacere trascrivere i miei appunti senza dover parlare contemporaneamente con lei perchè non sa stare zitta.
Meglio evitare altre scenate

9 aprile

Devo dire che oggi Oliver mi ha salvato il culo.
La prima persona che ho visto in questo tirocinio era venuta con il figlio e pretendeva che noi lo prendessimo in cura. Siccome il figlio si era rifiutato di venire al servizio, questa tizia (evidentemente anche lei non stava proprio una meraviglia) pretendeva di farsi rimborsare il ticket che aveva pagato.
Quando aveva chiamato un paio di settimane prima avevo riferito immediatamente ad Attila, riferendole chiaramente che, siccome questa tizia dava l'idea di essere una bella rompicoglioni, era meglio contattare l'amministrazione in modo che provvedessero per risolvere la questione. Ovviamente Attila non ha fatto un cazzo e la tizia è tornata al servizio incazzandosi.
Io e Oliver abbiamo creato un'intesa perfetta, non programmata.
Abbiamo ricevuto la tizia, Oliver non si è seduta dalla parte mia, ma da quella dove di solito si siedono i pazienti. Mentre parlavo la signora mi parlava delle difficoltà di una povera madre con un figlio malato di mente, Oliver ha deciso di intromettersi e parlare della sua storia con l'ex cocainomane. Si è creata un'intesa perfetta tra le due. Due donne che hanno iniziato a condividere le loro difficoltà della convivenza con un maschio violento. Con me che guardavo zitto zitto la scena. Alla fine la tizia si è congedata con Oliver come fanno due vecchie amiche del liceo. Oliver mi chiede in continuazione che voto le darei se fosse una mia studentessa, lo chiede quando si ricorda il titolo di un libro famoso o quando legge qualcosa su internet facendo la voce impostata per dimostrare che lei ha fatto teatro. Stavolta le do un 10.

Continua...



lunedì 6 gennaio 2014

Apperò

Quindi mi state dicendo che se uno non ha un lavoro per colpa della crisi e si mette a frignare con Berlusconi, quest'ultimo gli regala 50 mila euro? Cavolo, questa sì che è un'ideona per affrontare la crisi.
Domani tutti a scrivere la letterina, che ne dite?

NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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QUINDI NON ROMPETE. GRAZIE.
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