LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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giovedì 12 febbraio 2009

Di male in peggio

Nel '68 chi manifestava si faceva un sacco di pippe mentali, era per il sesso libero e la lotta partecipata critica

Nel '78 si facevano un sacco di pippe mentali, erano per il sesso libero e per la lotta partecipata; ma non più critica: a ogni costo e senza più pianificazione ragionata.

Nell'88 si facevano un sacco di pippe mentali, erano per il sesso libero e la lotta fra una sveltina e l'altra.

Nel '98 la gente si faceva un sacco di pippe mentali e voleva solo il sesso libero.

Dopo la fine del 2008 ci restano solo le pippe. Neanche mentali.
È questo quello che succede quando si prende come modello un esempio ormai superato. L'America ha superato il trauma del Vietnam e non crede più nell'american dream che rischiava di distruggere lei e tutto il mondo.
C'era stata la possibilità di eleggere un vecchio reduce del Vietnam -nemmeno tanto brillante - come McCain, cercando di esorcizzare una sconfitta dal passato. Ma le sconfitte restano sconfitte e vanno accettate, è stupido voler ritornare sul luogo del delitto con la speranza di vincere ripercorrendo gli stessi passi. Meglio cambiare strada, meglio dare una sfoltina alla rappresentanza, meglio prendere uno che in quei tempi di napalm e rock n'roll era ancora troppo giovane per essere segnato da questi. Ed è successo così: hanno scelto Obama. Che fra l'altro sta cambiando stile, magari seguendo quelle lobby irrinunciabili che lo terranno all potere, ma dando una svolta alla politica con una gestione più attenta, meno opulenta e più equa. Ha iniziato bene col suo lavoro Obama, vediamo come continua.
In Italia non è così.
Ancora parliamo di '68 come se fosse finito ieri.
Da una parte i nostalgici che lo rimpiangono insieme alla perduta giovinezza e non vedono speranze per il mondo che, con quella magica epoca, ha raggiunto il suo culmine; dall'altra ci sono i detrattori (in molti casi ex sessantottini militanti) che lo attaccano, definendolo pericoloso e privo di quei valori di cui si parla tanto.
Vaffanculo a tutti e due!
Il '68 non è stato il nostro momento migliore e nemmeno il peggiore e specialmente: è finito, morto, sepolto, basta parlare di questo cazzo di '68!
Bisogna cambiare, non bisogna parlare come si faceva in quei tempi e non si deve far finta di averlo superato, perchè non è così!
Le ideologie non sono state superate.
O meglio, il comunismo sì, è stato superato, doppiato, sta mangiando la polvere e si è nascosto in casa perchè si vergogna di uscire, ha paura di essere preso in giro dai suoi amichetti. Ma c'è ancora, eccome se c'è, in tutte le sue forme e interpretazioni, da quelle classiche a quelle all'acqua di rose, da quelle utopiste e pacifiste a quelle rivluzionarie. È pronto a uscire. E a fallire di nuovo probabilmente specie se, come ho già detto, continueranno a rifarsi a un '68 ormai irrecuperabile.
Il fascismo non è superato, non diciamo balle!
Ha messo il mascara, il rossetto, i tacchi a spillo, spesso attraente, in alcuni casi ha fatto il trapianto di capelli, dice di essere giovanile, è sempre sorridente, si mostra alla mano. Adora i pompini e le leccate di culo. Ma fascismo rimane.
Forse non siamo rimasti nemmeno al '68, a pensarci bene. Stiamo pure più indietro!

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo!
L'analisi sul problema del '68, dell'essere rimasti fossilizzati a certi modelli, a certe banali dicotomie è buona.
Però non cadere poi nella dicotomia comunismo/fascismo: che il secondo ci sia, diverso come dici, può anche essere vero, ma è comunque troppo diverso, e il comunismo poi non è solo la storica messa in pratica di tale ideologia fatta in URSS o Cina o altro, è appunto un'ideologia.
Che poco c'entra con il 68 peraltro.

Secondo me l'ideologia (non la vecchia messa in pratica) del comunismo è attualissima e nella società in crisi economica (e non solo) di oggi una possibile risposta.

ciao ciao

Edric Ant ha detto...

Il comunismo è spesso identificato con URSS e Cina, che è una stronzata pazzesca se lo si analizza in una delle tante interpretazioni che si possono fare del comunismo.
La maggiorparte gente secondo me è stupida ed è capace di identificare nel '68 anche il comunismo. E io non sono daccordo, sono per un'analisi di un problema nella sua complessità.
Sicuramente sono sicuro però che il '68 vada superato, come vada superato qualsiasi periodo considerato da qualsiasi gruppo come "glorioso". Se non si propone innovazione in un movimento e si ripetono scolasticamente vecchie teorie e prassi qualsiasi movimento è destinato alla stagnazione.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

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