LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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giovedì 18 settembre 2008

La storia infinita.


Un cavallo zoppo si abbatte, punto.
Purtroppo ci sono volte in cui il cavallo in questione è ritenuto così sacro e intoccabile che anche il solo pensiero di levarselo dalle palle scandalizza e terrorizza.
Il cavallo in questione è l'Alitalia, la sua agonia sarà straziante, inutile e specialmente, prolungata. Alitalia è una compagnia indegna, inefficiente, già foraggiata dai soldi italiani (i nostri soldi), ma sempre in difficoltà, nel libero mercato scomparirebbe, ma il Governo punta su di essa ed è diventata intoccabile. Ma è lo stesso destinata al tracollo.
Alitalia fa così pena che non è efficiente nemmeno nel suo fallimento.
È come vedere un nonno ottantenne rincoglionito col piede nella fossa all'ospedale, con tanto di avvoltoi aspettano che tiri le cuoia per accaparrarsi l'eredità.
Ma il nonno non si decide a crepare una volta per tutte.
E così ci sono gli strascichi, ci sono quelli che si oppongono al fallimento, le proposte per garantire un attimo di ossigeno, furbescamente rifiutate dagli idealisti e dai nazionalisti e da quelli che vogliono che la compagnia resti italiana si oppongono a proposte che annullano i privilegi di 4 paraculi.
Ovviamente è tutta colpa dei sindacati comunisti e della sinistra che ha gufato.
Ci sarebbe la possibilità di mettere in atto il piano B, ma non muoio dalla voglia di sapere di cosa si tratta.

È quasi comico vedere il modo in cui parlano i dirigenti

nessun panico negli aeroporti e tra chi deve viaggiare, noi siamo al lavoro e garantiremo il servizio anche a costo di gravosi sacrifici

Capisco che vedere il proprio volo annullato e la propria vacanza a rischio sia una bella rottura, ma mi sembra esagerato questo tono da coraggioso patriota che, pur di garantire le vacanze con la compagnia di bandiera è disposto a farsi tagliare lo stipendio, volare senza benzina e rinunciare alla previdenza sociale.
Specie se pensiamo che, in genere, chi dice così è proprio il pezzo grosso che non perderà un soldo o almeno si riciclerà immediatamente in un altro redditizio impiego. Senza poi contare che con la crisi delle scuole, della ricerca e della giustizia, Alitalia a livello concreto non vale niente a confronto.

Ma intanto i segni di fallimento si sentono, già le strade sono piene di dipendenti Alitalia riconoscibili dalla divisa che se ne vanno a spasso senza meta.
In America ci stanno i reduci del Vietnam, noi fra un anno vedremo gli assistenti di volo con le pezze al culo e le hostess carine nelle case chiuse.
Del resto cosa si può pretendere quando la faccenda è gestita da uno che si chiama Fantozzi?

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

La colpa di un tracollo tale è da imputarsi solo ed esclusivamente al precedente governo Prodi, c'è poco da accusare i dirigenti Alitalia

Edric Ant ha detto...

Se è vero quello che dici a Prodi dovrebbero dare il premio di genio del male perchè è riuscito a far fallire alitalia solo durante il governo successivo. E a Berlusconi il premio degli idioti per non essere riuscito a impedirlo e per aver perso tempo a sfruttare il caso Alitalia per scopi propagandistici, aizzando gli spiriti nazionalistici con tutte quelle minchiate sulla compagnia di bandiera. Per poi farla fallire lo stesso.

Anonimo ha detto...

Scusate ma Berslusconi non aveva detto al PRECEDENTE GOVERNO di stanziare dei soldi per alitalia poco prima che si cambiasse governo!?
E Prodi lo fece!!

ma perchè la gente apre bocca e da fiato? sti cretini che vogliono fa i sapientoni, A LAVORARE I CAMPI DOVETE ANDA' PERCHE' IL POLITICO NON LO SAI FA!!!

scarlett carson ha detto...

In questa questione non riesco a capire chi siano i buoni (se ci stanno..) e i cattivi... so solo che tutti si danno un gran da fare per salvare alitalia e nessuno ha mosso un dito contro quella vacca della Gelmini (si chiama così?) che vuole mandare a casa un numero di prof uguale (se non superiore) a tutti gli impiegati della compagnia aerea nazionale... scusate ma sto studiando lettere per andare a fare la disoccupata, l'argomento mi tocca profondamente.

A proposito...Stiamo sprofondando.
Io sono siciliana, non so se avete un'idea della situazione che c'è a Catania (ai tg nazionali non ne parlano mai... chissà perchè dal momento che Catania è dichiaratamente una città di destra), sede, tra l'altro, del secondo aereoporto più importante d'Italia (per restare in tema...).
La delinquenza è ovunque, la spazzatura pure... e il comune non ha i soldi per pagare l'Enel, così le già "sicure" strade etnee di notte diventano impercorribili.
Di Napoli non se ne sa più nulla... non esiste più una rete apartitica o con una parvenza di obiettività... non si può comprare nemmeno il pane e con uno stipendio normale si è già fortunati ad arrivare a fine mese.
Dulcis in fundo: NESSUNO SI LAMENTA.
E' tutto normale, perchè "Si sa che i politici fanno i propri interessi..."- bene, benissimo!
Allora propongo una bella anarchia, moriremo nel caos, ma almeno l'avremo deciso noi!

Scusate lo sfogo, ma se ho ben interpretato questo blog, serve anche a questo. Dare fiato a un po' di sano Odio... grazie per l'opportunità.

Edric Ant ha detto...

Bhe è vero irezumi, il blog serve anche a questo, sfogarsi e dire possibilmente qualcosa di controcorrente come "chissenefrega dell'Alitalia".

E sulla storia della scula e della vacca all'Istruzione ci hai preso in pieno. Mi viene da ridere se penso ai problemi che si fanno i politici per qualche esubero all'Alitalia se lo paragono a tutti i poveri maestri che finiranno col culo per terra per la furbata del maestro unico (rendendo anche inefficiente l'elementare, che era fin'ora l'unica scuola che funzionava in maniera decente).

Anonimo ha detto...

probabilmente qualcuno mi accuserà di qualsiasi cosa, mi dirà che sono capce di muover bocca solo contro i vegetariani.. si direbbe di si, ma certe volte arrivi ad un punto che non hai più forze per ribattere. Sarà la vita senza televisione, sarà la vita senza quotidiani nazionali, sarà la pigrizia di legger lo schermo, ma sta di fatto che so ben poco della faccenda Alitalia (giusto il minimo essenziale), ma questa storia non mi sembra nuova. Qua c'è qualcuno che si diverte a prender per il culo la gente e non sono io.

NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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QUINDI NON ROMPETE. GRAZIE.
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