LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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mercoledì 17 settembre 2008

Shrooms

Un film di merda.
Cinque adolescenti tossicomani americani vanno in Irlanda a provare i funghetti allucinogeni.
Il loro ospite, un irlandese che altro non è che un pusher (ma molto raffinato!) li accoglie all’aeroporto e ha la bella pensata di portarli a strafarsi in mezzo a un bosco selvaggio e abbandonato, così fa più natural.
Due cose positive posso dirle a favore del film.
La prima è la scena della mucca parlante vista da uno degli strafatti dopo un trip, l’unico elemento carino in tutto il film.
La seconda è il fatto che gli impasticcati che crepano, oltre a essere americani, sono anche studenti di un college cattolico. Invece di fare i ribelli con i funghetti, era molto meglio se scaricavano le loro frustrazioni accumulate in mezzo alle suore con un po’ di caro vecchio sesso.
E invece pensano bene di strafarsi in un luogo isolato.
Non so se i creatori del film hanno volutamente creato dei personaggi insopportabili per la loro idiozia, fatto sta che quando crepavano io godevo come un riccio.
In questo modo sono anche riusciti ad avere un alibi per mandare avanti le sequenze del film.
Fondamentalmente la maggior parte degli horror dura più di un ora perché a un certo punto, uno dei personaggi fa una cazzata e complica le cose, posticipando la fine del film e permettendo che ci siano altre scene truculente e/o di suspance.
In questo caso è normale che i personaggi del film facciano una cazzata che allunga il film e garantisce loro una morte truculenta: sono strafatti e rincoglioniti!
Per il resto è un film decisamente stupido, fa più che altro paura perché è continuamente usato l’espediente del faccione (termine coniato da Liam Howlett per definire quelle scene in cui all’improvviso vi è una faccia mostruosa che fa improvvisamente capolino di fronte al personaggio in questione).
Il finale è di quelli a sorpresa.
Ma non tanto a sorpresa, perché io l’avevo già ipotizzato a metà film ed è grave, perché un film – specialmente uno come questo - deve sconvolgere e stupire e con me non l’ha fatto.
Avrebbero dovuto dare più spazio alla parte onirica come nel caso della mucca parlante, dare meno spazio alla parte più propriamente horror, e specialmente, parlare meno dell’insulso flirt fra la cattolica e inibita protagonista e il pusher dai capelli unti.
Tutte queste pippe mentali per concludere il film con uno stupido bacetto in bocca sono una perdita di tempo.
Alla faccia dei tossicomani e dei cattolici!

Voto 4/10
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1 commento:

Anonimo ha detto...

io per principio non vado al cinema a vedere i film Horror, anzi, solo ora mi accorgo che per principio non vado al cinema.

ancor una volta BUDDA con voi.

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