LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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domenica 31 gennaio 2010

Berlusconi a Gerusalemme

Oggi Berlusconi è andato in visita a Gerusalemme.
Un successo per lui, dato che temeva che lo avrebbero crocifisso.
E immagino che ritenga sia stato un successo anche il suo discorso.
Sintesi del discorso.
Finalmente dice alcune cose sensate, peccato che anche un ragazzino normodotato di 9 anni le capirebbe. I coloni israeliani sono un ostacolo per la pace. MA NON MI DIRE!
Poi inizia a spararle.
È facile capire quale sia il problema, il punto difficile è trovare le soluzioni.
La prima soluzione per raggiungere una pace stabile sarebbe restituire le alture di Golan alla Siria per migliorare le relazioni con essa. Può essere anche giusto. Ma perchè Israele dovrebbe restituire una zona zona strategica alla Siria dopo che gliele ha conquistate nella guerra di 6 giorni?
È facile fare i generosi con le conuiste altrui o, per dirla con le parole di Talleyrand, siamo tutti froci con il culo degli altri.
Sarebbe come se la Francia ci chiedesse di restituire l'Alto Adige all'Austria.
Cosa che farei volentieri, peccato che l'Austria non sappia che cazzo farsene dell'Alto Adige.
Seconda parte del discorso: leccamento di culo pacificatore a Israele.
Terza fase: puntare il dito contro l'Iran. Di nuovo una cosa mediamente intelligente, peccato che si ritorna al discorso del suddetto bambino di 9 anni.
Quarta fase: autocelebrazione masturbatoria-narcisistica.
In quanto esperto di Governi stabili ed efficienti, Silvio-Roosevelt Berlusconi esporta le sue soluzioni vincenti. Se sulla questione di Haiti hanno rifiutato quella perla di Bertolaso, non possono dire di no alle ricette di nonno Silvio.
La prima sarebbe l'abbassamento delle tasse, ingrediente essenziale per la stabilità interna.
Segue un po' di masturbazione pupplica su quanto è bello il suo Governo.
La seconda è la vera puttanata di questo fine settimana, l'ideale di Berlusconi sarebbe
realizzare il sogno del futuro: uno Stato meno invadente, un cittadino più
autonomo, più responsabile, più libero

Peccato che questa frase di autocelebrazione vada proprio a sputtanare la cosa più intelligente che aveva detto all'inizio: porre freno alla colonizzazione selvaggio.
Perchè teoricamente è proprio questo il problema che ha messo Israele in questa situazione sempre peggiore!
Dare il via libera ai cittadini i quali, spinti da motivi religiosie di profitto, si sono allargati sempre di più, sconfinando nei territori non loro e facendosi chiamare coloni, ovvero un eufemismo ridicolo che in realtà sta a significare edificatori di insediamenti abusivi in territorio non loro!
Altro che Stato meno invadente, il problema di Israele è lo stesso che abbiamo noi, ovvero il concedere a una cerchia ristretta di cittadini di fare quello che cazzo gli pare in nome di una presunta libertà individuale, che però va a discapito degli altri!
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1 commento:

PB ha detto...

...ma non solo, s'è pure fatto ridere dietro* da chiunque non fosse il giornale filo-governativo (e pure quello l'ha preso per quello che è).

*ellosò, che non è una novità. Ma se proprio dobbiamo tenerci una bestia malefica potrebbe almeno essere una bestia stilosa, no?

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