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lunedì 14 febbraio 2011

Donne in piazza

Ieri c'è stata questa ricca manifestazione delle donne in molte città italiane, con buoni numeri.
È cosa nota che nella storia le grandi rivoluzioni dell'era moderna siano state precedute da grandi riunioni di donne che protestavano contro il potere, contrariamente alla tradizione che le vedeva chiuse in casa mentre gli affari politici erano questione di soli uomini.
È successo quando la borghesia ha vinto l'aristocrazia con la Rivoluzione Francese; è successo quando la borghesia è stata a sua volta sconfitta dal proletariato durante la Rivoluzione Russa.
Non sono dell'idea che siano solo le donne ad alimentare i momenti decisivi delle grandi rivoluzioni come voleva farmi credere quella femminista sessualmente frustrata della mia professoressa.
Indubbiamente hanno portato il loro contributo e il fatto che anche questa volta si siano date una mossa fa sperare bene, dato che negli altri due casi presentati alla protesta delle donne è seguito poco tempo dopo il successo.
Purtroppo i tempi cambiano.
Ieri ho guardato sui TG qualche dichiarazione delle donne che presenziavano.
Parecchie tardone, molte donne dall'aspetto radical chic e quel tono da borghese infastidito che non vuole dire le parolacce e strascica le parole, un paio di ragazze e qualche uomo fuori contesto.
Alcune donne presenti sono di quel genere che stimo.
Poi ho visto Lucrezia Lante della Rovere criticare il governo, peccato mi sia impossibile non ridere quando sento un'aristocratica chiaramente poco avvezza alla gavetta che parla di meritocrazia.
Il problema è questo.
Sarà che sono un uomo, ma personalmente ritengo che la condizione della donna sia seriamente fra gli ultimi dei nostri problemi.
Purtroppo non ci rendiamo conto di una cosina.
Una società che non rispetta la donna è solitamente una società arretrata, povera, culturalmente ed economicamente. Finchè non progrediamo da quel punto di vista ce lo possiamo scordare che le donne possano contare qualcosa.
L'altro problema è che i tempi cambiano.
Col primo femminismo le cose erano diverse, tutte le donne in piazza si coalizzavano contro gli uomini. Lì il manicheismo dei sessi e tutte le tirate varie contro la fallocrazia ci stavano pure.
Ora non è così per un semplice motivo.
Non perchè le donne stiano meglio rispetto a 40 anni fa, escludendo le conquiste giudiziarie del divorzio, dell'aborto e - una volta tanto diciamo qualcosa di buono sul Governo- sullo stalking.
Il problema è che siamo tutti più stupidi di 40 anni fa. Donne comprese.
E molte donne sono delle boccalone e si sono fatte gabbare dal berlusconismo, che promette meritocrazia, quote rosa, posti da Ministre.
Ma pare che questo sia tutto sulla carta.
Sì, questo Governo ha più donne ministre, anche rispetto ai Governi di Centro Sinistra.
Peccato che si tratti di Ministeri notoriamente meno prestigiosi o addirittura inutili, o almeno considerati come tali.
Il ministero dell'Ambiente, del Turismo e delle Pari Opportunità sono niente se confrontati con ministeri quali quello della Difesa, degli Interni o della Giustizia, tanto per dirne alcuni.
Quello della Pubblica Istruzione sarebbe teoricamente importante, peccato che questo Governo lo consideri chiaramente secondario, dato che la Scuola e l'Università subiscono tagli inenarrabili.
E molte donne ci cascano in questo bluff berlusconiano, alcune ci vanno invece a nozze ben consapevoli di quello che fanno.
Le femministe non sono più quelle di una volta.
Una parte è come quelle del '68, l'altra parte sta nelle fila del PdL, va in giro col tailleur e i tacchi e blatera stronzate sulla meritocrazia quando tutto quello che ha fatto per conquistare la scrivania è stato mettercisi sotto.
È questo il problema della manifestazione di ieri.
40 anni fa una donna poteva accusare un governo dominato da uomini maschilisti e incompetenti che attaccavano la dignità della donna e la sfruttavano.
Oggi se una donna in piazza dice questo fallisce, perchè dall'altra parte della barricata c'è una zoccola come la Santanchè che nega tutto.
A che serve criticare un uomo che sfrutta le donne se ci stanno donne consenzienti che stanno a questo gioco e fanno le troie?
E io non parlo di Ruby, Ruby è una professionista che mi auguro continui il suo lavoro e che faccia felici tutti i clienti abbastanza ricchi da permettersela.
Io parlo di troie come Santanchè, la Carfagna, la Prestigiacomo (e se non includo nell'elenco anche Bondi, Capezzone e Cicchitto lo faccio solo per questioni cromosomiche!).
Cosa faranno a questo punto le femministe che sono andate in piazza ieri?
Faranno finta di essere tutte unite in quanto donne e darsi a un femminismo di bassa lega alla Lorena Bobbit, dandoci giù su chiunque sia uomo e includendo nella loro protesta anche donne di destra e tollerate solo perchè donne?
Oppure inizieranno una lotta con le traditrici del movimento e inizieranno scene grottesche di risse fra donne che criticano o difendono il premier e giocano a chi delle due è più femminista?
La vedo dura in entrambi i casi.
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