LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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martedì 8 gennaio 2008

Alexander: non è cocktail, ma un imperatore!

Il film mi impone un giudizio controverso. Sicuramente non basta a rappresentare in modo decente tutte le imprese di Alessandro, ma questo più che altro perché non sarebbero bastate cinque ore di film.
La battaglia di Gaugamela è stata particolarmente deludente. La ricostruzione è buona, ma visivamente lascia a desiderare, si poteva fare di meglio e l’errore più grave è stata la scelta di mettere durante tutta la battaglia uno schifo di colonna sonora che davvero non c’entrava una minchia.
Contrariamente a quanto succede di solito, il secondo tempo mi è parso migliore del primo. La seconda battaglia del film non è male, diventa visionaria con un bell’effetto. Ma la parte migliore è quella che riguarda direttamente Alessandro perché diciamolo, questo film rappresenta la vita di Alessandro, i suoi dubbi, le sue fisse, la sua vita e, siccome siamo una razza di guardoni, le sue preferenze sessuali. Viene chiarita solo nel secondo tempo la morte del padre Filippo, bella manovra, tiene il pubblico sulle spine, anche se ci sono quelli che sanno già com’è andata la storia. E descrive il suo allegro rapporto con le figure genitoriali. Amore-odio col padre, rapporto simbiotico con la madre, morte del padre su ordine della madre, bacio con la madre. Sempre contando la mia antipatia per Angelina Jolie – che fra l’altro, ha recitato bene, devo prenderne atto – avevo sempre pensato che fosse stata una cazzata mettere un’attrice a fare la parte madre di un personaggio recitato da un suo coetaneo. Ma ora tutto quadra.
Perché diciamolo, con un padre stronzo e una madre così troppo esageratamente fica cosa ti aspetti che succeda? Un padre che muore “chissà perché” e almeno un bacetto alla mammina, cosa che succede.
Triade edipica insomma, con la sola variazione per il fatto che l’omicidio paterno e l’incesto non sono desideri inconsci ma avvengono realmente, roba per la quale Freud si metterebbe a festeggiare ballando nudo. Ti credo che era omosessuale, con una madre protettiva e gnocca come Olimpia, tutte le altre donne sarebbero sembrate irrimediabilmente inferiori!
E da lì, Alessandro scappa di casa tormentato dal senso di colpa e dalla paura di finire di nuovo a commettere l’incesto con quella gran pezzo di femmina che è la sua mamma.
Alla fin fine è un bel film, specialmente se uno vuole un film sulla vita di un personaggio famoso.
Se lo vogliamo prendere invece come film storico, diciamo che se la cava, ma è piuttosto riduttivo, perché hanno ridotto la carriera militare di un genio tattico come Alessandro a sole due battaglie, si poteva fare di meglio. Insomma, passiamo al sodo, non ci concentriamo troppo sulle turbe psichiche dei grandi personaggi e concentriamoci sulle azioni che hanno compiuto. Nel caso di questo film più fatti e meno sesso gay!

Siccome ultimamente me la tiro parecchio, d'ora in poi metterò un voto ai film di cui parlo.
Voto 7/10 (regalato)

4 commenti:

vanessa ha detto...

un film con l'idolo emo-culattone dei 30 seconds to mars e con angelina giolì è indubbiamente da vedere.
giared leto idolo.

Anonimo ha detto...

Tancredi,sono profondamente deluso del tuo atteggiamento negativo nei miei confronti,mi hai bistrattato come se fossi un'attricetta italiana da b-movie,poi però non perdi occasione per darmi della gnocca e giudicarmi solo per la mia prestanza fisica...Mi complimento...Ne parlerò con il mio avvocato...

scarlett carson ha detto...

Alexander non l'ho visto e sinceramente non mi attira granchè... chissà perchè dopo 'Troy' diffido un po' da questi peplum della nuova generazione' americani...

Edric Ant ha detto...

Bhe fai senz'altro bene a diffidare. Però ti assicuro che questo film, è decisamente più intelligente di Troy. Troy alla fin fine, non è altro che un film ultracomerciale per tredicenni, questo una ricostruzione storica che fondamentalmente ha fatto l'errore di focalizzarsi troppo su un solo aspetto...ma per quanto riguarda il primato di cazzate, il premio spetta indiscusso a Troy, almeno Alexander è fedele dal punto di vista della ricostruzione.

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