LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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martedì 26 giugno 2012

Che gli spoiler se li portino

Finalmente sono riuscito ad avere la mia maratona della seconda Stagione di Game of Thrones.
La prima cosa che ho concluso è che non farò più maratone.
Non perchè sia stata esageratamente traumatica, ma perchè inevitabilmente il prodotto perde un po' dopo 8 ore di visione di fila. Meglio guardare qualsiasi cosa senza il bisogna di esaurirla in una mezza giornata, il che non impedisce di finirsi un'intera stagione in un pomeriggio privo di impegni (cosa rara nel mio ultimo periodo comunque), ma un conto è farlo perchè ti appassionavi, un conto perchè spinto dall'obbligo di preservare l'onore in una serata di soli uomini.
In ogni caso sono entrato nel club di quelli che leggono un libro e poi ne criticano la trasposizione sullo schermo.
Posso dire di essermi goduto questa seconda stagione di Game of Thrones?
Fondamentalmente sì, nonostante la lunga e sofferta attesa posso dire che ne sia valsa la pena.
La serie è spaccona, specialmente nelle prime puntate, dove sesso, violenza e battute a effetto la fanno da padrone.Vi sono tratti sorprendemente fedeli al testo e altri meno.

MI SEMBRA ABBASTANZA CHIARO CHE A QUESTO PUNTO DOVRETE COMPRARVI IL LIBRO O RASSEGNARVI A UNO SPOILER PUNITIVO. OPPURE NON LEGGETE QUEL CHE SEGUE.

Un primo appunto che sono costretto a fare è che si sono concessi più licenze poetiche qui che nella prima serie, dove l'unica grave lacuna era la mancata battaglia del tridente e la descrizione della strategia cinica di Lord Tywin che vi era dietro.
La serie è comunque impostata lungo due direttrici comuni.
  • Molti dettagli nel libro sono menzionati come dicerie del popolino, fatti che non è chiaro se sono diffusi da maligni o tratti da reali testimoni in mala fede. Questo permetteva al lettore di restare con una sensazione di dubbio, dove era possibile tutto e il contrario di tutto. Qui le dicerie sono quasi tutte descritte come veritiere. Renly Baratheon se la fa di brutto con Loras Tyrell, la cui sorella e tutto fuorchè vergine; se la sacerdotessa rossa partoriva un'ombra assassina per uccidere i nemici del suo re, qui è messo inequivocabilmente in chiaro che a metterla in cinta è stato proprio Stannis e non mi stupirei se nella prossima serie uscisse fuori che la moglie di Stannis se la fa col giullare di corte, proprio come aveva malignato Ditocorto nel libro
  • Molti personaggi sono stati estremizzati o mitigati. Jeoffrey era già descritto come uno stronzo nel libro, non c'era davvero bisogno di aggiungere alla sua indole una vena sadomasochista. Al contrario, Catelyn è descritta come ben più ragionevole della Catelyn del libro, mentre Robb è molto più impulsivo. È ovvio che in questo secondo caso hanno voluto bilanciare i ruoli. Questo perchè alcuni degli avvenimenti che seguiranno (chi sta avanti coi libri come me lo sa) rischiano di apparire crudelmente insensati a un lettore con un'idea troppo romantica della letteratura. Tutto è maggirmente giustificabile solo se chi li compie è inequivocabilmente malvagio o costretto dall'altro a farlo.
Il telefilm tratta i personaggi del libro rimanendovi a volte fedele, a volte aggiungendo qualcosa in più, sia per la scelta dell'attore che della sua condotta. Vediamone alcuni.
  • Melisandre = Scelta coraggiosa, quella dell'attrice. Inizialmente mi ha deluso, dato che banalmente mi aspettavo un roscia straarrapante, magari un'Angelina Jolie con la tinta rossa. Tuttavia mi sono ricreduto. Clarice Van Houten non è la classica femme fatale alla Jessica Rabbit, ha una faccia da maestrian, quasi antierotica. È proprio questo il suo punto forte. La Melisandre interpretata da lei è un misto di occasionalmente sobria sensualità, antipatia e sacralità. E questo connubio la rende paradossalmente più sfiziosa.
  • Stannis = Inizialmente l'avevo scambiato per Davos o uno scribacchino. Le figure di Stannis su internet  lo visualizzano come barbuto, severo e massiccio. Lo Stannis del telefilm sembra un meschino burocrate. Ed è proprio questo a renderlo adatto. Stannis è il fratello sfigato dei Baratheon, nè forte come Robert, nè affabile come Renly, troppo rigido ma al contempo troppo ambizioso per potercela fare con le proprie forze, per quanto determinato e relativamente onorevole. Ci vuole un Dio per fare di lui, un lord frustrato e fragile, un'aspirante al trono. La scena in cui lui si sbatte Melisandre sulla plancia di Westeros, con le pedine dei re che cadono profeticamente a terra, è davvero tostissima.
  • Margerey = Figa, decisamente figa l'attrice. Peccato che non ci azzecchi niente col personaggio che interpreta. Margarey è una ragazzina di 16 anni, nel libro si dice che magari non è virginale come ci si aspetterebbe da una promessa sposa...ma nella serie è presentata come una donna cinica e calcolatrice che intende avere a tutti i costi un re da sposare ed è disposta a tollerare nel suo matrimonio una tresca omosessuale, dichiarandosi addirittura disposta a prenderne parte per compiacere il marito! Insomma, va bene che esistono parecchi ragazzine che a quell'età ne fanno di tutte i colori, ma non è possibile che una 16enne abbia già la concezione romantica di una 45enne disillusa!
  • Talisa Maegur = Quando l'ho vista stavo per piangere. Questo personaggio è stato inventato di sana pianta. Esule da terre lontane, questo personaggio dalla storia banalmente bovarista sostituisce quella che nel libro era la figlia di un nobile con cui Robb si sputtanava il matrimonio pianificato coi Frey. Questa scelta è forse la più insensata. Nel libro Robb aveva un'avventura sessuale e, da uomo onorevole, si rovinava la faccia sposandola. Un gesto stupido che sarebbe costato la sua rovina, ma almeno giustificato dal testosterone maschile. Nel telefilm, invece, Robb perde la testa per una cerusica e, invece di evitarla, la cerca fino a farsela.
  • Catelyn Stark = Già la odiavo dalla prima serie. Troppo vecchia se paragonata alle super rosce che la rappresentano nei forum. Nel libro la sua scelta di liberare Jaime fu stupida quanto inutile, forse più dannosa della tresca che costò a Robb  il matrimonio coi Frey. Nel film Catelyn libera Jaime perchè sembrava che da un momento all'altro sarebbe stato linciato. Non c'è niente di peggio che dare una giustificazione a un atto idiota.
  • Tywin Lannister = Già parecchio simpatico nella prima serie. Azzeccatissimo a livello di aspetto e impostazione. Peccato che sia presentato come un simpaticone. Mi auguro che tiri fuori la cattiveria nella prossima serie.
Finalmente nel telefilm c'è una battaglia decente, quella delle acque nere.
A un certo punto mi era venuto un terribile pensiero: hanno tagliato su battaglie ed effetti speciali e aumentato le scene di sesso perchè, in fondo, costa molto meno pagare un paio di strappone per fare 40 minuti di sesso piuttosto che mettere su un team che rappresenti 5 minuti di combattimento.
La battaglia in questione c'è, anche se hanno sorvolato svariati dettagli prima e durante lo scontro. Tyrion non fa uscire dalla città Shagga e i suoi selvaggi, uccidendo gli esploratori che avrebbero permesso a Stannis di sapere che Tywin stava accorrendo; non distrugge le baraccopoli attaccate alle mura che avrebbero permesso una scalata più facile; e non fa costruire la catena che avrebbe bloccato metà della flotta di Stannis.
La parte di battaglia navale viene ridotta a una piccola nave kamikaze imbottita di altofuoco che distrugge metà della flotta rivale.
Per fortuna lo scontro terrestre è fatto bene e, anche se provocava sbuffi in una stanza di maschi che bramavano il combattimento, gli intermezzi nella fortezza rossa fra le donne del castello e Cersei sono molto fedeli al libro.
Ultima osservazione.
Metà della stagione è piena di scopate, ma l'altra metà tira fuori un lato ancora più disgustoso: quello romantico. Per fortuna non troppo diffuso.


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