LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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lunedì 21 novembre 2011

Anonymous

Si tratta di uno di quei film che sono andato a guardare con basse aspettative, durante il film ritrattate.
Pensavo fosse il solito pappone da informazione alternativa campata per aria dove esce fuori che Shakespeare era un incapace e che le sue opere sono opera della sua domestica perchè, si sa, Shakespeare era troppo bravo a rappresentare i personaggi femminili nelle sue opere e noi maschi siamo troppo stupidi e insensibili per capire il raffinato animo di una donna.
Shakespeare è effettivamente descritto come un incapace plagiatore, ma se non altro la teoria del plagio è presentata con argomentazioni ben sostanziate e poste in maniera sensata.
Magari anche questa è una teoria campata per aria, ma almeno è presentata come si deve.
Shakespeare è presentato come un personaggio altamente negativo, ma non è l'unico a essere presentato in questa maniera, tutti quanti i personaggi sono presentati in maniera alquanto ingenerosa, da Marlowe ai consiglieri reali, perfino la regina Elisabetta non è viene risparmiata nè dal punto di vista politico nè umano.
E questa è una cosa che mi ha sfiziato: basta con queste tirate femministoidi sulla figura di Elisabetta, ha fatto buone cose, ma nessuno conosce i suoi errori!
Il famoso anonimo dietro alle opere shakespeariane (che resterà qui anonimo, non preoccupate) scrive per combattere le ingiustizie, i suoi copioni altro non sono che opere satiriche e sovversive con le quali intende arringare le folle contro i poteri forti.
Tuttavia, la verità non è che l'anonimo scrive per fare la rivoluzione, l'anonimo scrive per necessità, per il piacere della scrittura, che usa come sfogo per riversarvi tutte le frustrazioni e aspirazioni. Molti topos delle sue opere altro non sono che eventi della sua vita messi nero su bianco e fatti rivivere dai suoi personaggi.
La trama procede seguendo una serie di flashback con relativo ritorno al presente, confonde un po' alle idee, ma alla fine si capirà meglio la trama.
La storia avrà un inevitabile epilogo in stile tragedia shakespeariana, altrimenti oggi sapremmo la storia per come è presentata nel film.
Il finale è molto amaro. Quelli che vincono sono quelli senza talento o interessi elevati, mentre chi ha uno spirito artistico e poco pratico è destinato al fallimento. Chi ha scritto i capolavori poi presentati dall'impostore Shakespeare verrà ricordto per sempre, ma se contiamo che il suo nome sarà dimenticato, direi che è una magra consolazione.
Passiamo ai problemi.
Ritengo sia abbastanza grave vedere una cattiva recitazione in un film che parla di teatro.
Ma è il doppiaggio a essere veramente imbarazzante.

Voto 6/10 (con un doppiaggio decente avrebbe avuto un 7 abbondante).
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