LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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sabato 24 luglio 2010

La FIAT ha qualcosa in SERBO per noi

Ho sempre pensato che la FIAT fosse gestita da una banda di idioti incompetenti, ammanicati e raccomandati, ma non ho mai pensato che fossero così idioti. O almeno pensano che gli italiani siano così ritardati da non cacciarli via a calci. E visto quanto successo negli ultimi tempi, forse hanno pure ragione.
La FIAT propone di spostare la produzione della nuova monovolume da Mirafiori alla Serbia per risparmiare sulla manodopera.
La cosa veramente spassosa è che quasi tutti si dicono scandalizzati di questa pugnalata ai lavoratori italiani, ma nessuno vuole fare notare quanto quelli della FIAT siano ritardati o credano che siano ritardati gli italiani e ci sta un elemento che lo prova chiaramente: questo stesso anno si era parlato di fare la stessa cosa con la Polonia.
È possibile che gli italiani siano così imbecilli da essersi già dimenticati quello che è successo qualche mese fa?
Non è improbabile effettivamente.
La cosa che mi fa ridere è che quello che sta succedendo ora è la stessa identica che è successa mesi fa. I dirigenti FIAT tirano fuori le solite quattro minchiate sul libero mercato, i sindacati si indignano, il PD si confonde e non sa se andare appresso agli industriali o agli operai, quasi tutti difendono i lavoratori italiani e le loro famiglie.
Non ho tempo per verificare, ma sono sicuro che se confrontassimo i dibattiti sull'argomento sarebbe molto difficile distinguere l'uno dall'altro se si omettessero le date e il luogo dove la FIAT vuole fare l'ennesimo trasferimento.
È tragicamente ridicolo, è come se gli italiani soffrissero di amnesia a breve termine.
A gennaio la FIAT propone di trasferire le industrie in Polonia e tutti si incazzano; qualche mese dopo propongono di trasferire le industrie in Serbia.
Che cazzo cambia?
È come se un diabetico andasse a cena da un amico che gli offre un profitterol da 4 kg.

- mi dispiace, non lo posso mangiare: ho il diabete
- ah peccato, ma non c'è problema se vuoi ho fatto anche la torta sacher!

Non cambia niente, se agli operai FIAT non va bene che si trasferisca in Polonia non va neanche che vadano in Serbia.
Perchè sia la Serbia che la Polonia sono 2 paesi di merda, abitati da una massa di poveracci che per una pagnotta e due euro ti vendono pure la loro figlia vergine e là te le scordi le trattative a sediate in testa che qui in Italia si fanno coi sindacati. Quindi, se alla FIAT può essere solo conveniente trasferire i loro stabilimenti in un paese europeo assolutamente sfigato e perfettamente sfruttabile, per gli operai può essere non altro che una somma fregatura.
Osservazione inevitabile e necessaria su quanto detto dal pedopremier

In una libera economia e in un libero stato un gruppo industriale è libero di
collocare dove è più conveniente la propria produzione. Mi auguro, però, che
questo non accada a scapito dell'Italia e degli addetti a cui la Fiat offre il
lavoro

Bello bello, molto bello. Se credi di parlare con un ragazzino di 8 anni. O con un italiano che ne dimostra un'equivalente età mentale.
Non volevo essere nè scontato nè esageratamente politicizzato, ma mi ci costringono.
Questa frase non ha senso al difuori della politica. Finchè devi leccare il culo sia agli industriali che ai lavoratori va bene, ma nella vita non funziona così: non puoi prima dire che gli industriali - in virtù del libero mercato - devono fare come cazzo gli pare e poi ricordare loro di tenere presenti i destini dei lavoratori italiani.
Se fossimo in una favoletta finirebbe che gli industriali vanno in Polonia o in Serbia o in Puffolandia E mantengono anche le industrie in Italia.
Ma nella realtà nessuno obbliga la FIAT di mantenere 2 stabilimenti in paesi diversi e - in virtù del libero mercato - Marchionne potrebbe tranquillamente fottersene dei lavoratori di Mirafiori e delle loro famiglie siccome gli costano di più degli sfigati di un altro paese.
Se fossimo in un paese che conta veramente e avessimo un premier che ha le palle che dice di avere, le chiacchiere starebbero a zero.
La FIAT è un industria italiana e perdipiù scadente, che non riesce a produrre auto di qualità e cerca quindi di produrre auto a basso costo con manodopera poco qualificata e pagata e siccome per anni è stata salvata dal tracollo grazie a miliardi pagati dagli italiani se li deve scordare tutti quei discorsi sul libero mercato del cazzo. Marchionne come capitalista non vale un cazzo e non si può atteggiare alla Bill Gates, perchè in realtà ha la dignità un impiegato del catasto e dovrebbe comportarsi come tale, scordandosi tutti quei discorsi pseudodarwiniani alla Wall Street e facendo quello che i suoi veri superiori - gli italiani che lo pagano a suon di tasse - gli dicono, ovvero che le industrie FIAT non schiodano dall'italia.
Ma purtroppo anche questa è una favoletta.
Nella vita reale noi siamo governati da Berlusconi, tanto sicuro di sè quando si tratta di palpeggiare una ragazzina tutto culo e niente neuroni, ma pronto a prostrarsi di fronte a chiunque, anche di fronte a dei capitalisti falliti.
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