LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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lunedì 30 novembre 2009

Purple Hearth 2

L'altro giorno, mentre stavo sull'autobus (autobus, non limousine vorrei ricordare!), ho visto una liceale dall'aspetto rifondarolo con addosso una maglietta che ritraeva la figura che ho pubblicato sopra.
Non avendo mai sentito chi diavolo sia il povero spodestato Gaetano Alimonda, mi sono voluto documentare. Si tratta di un prete, diventato arcivescovo di Torino nel 1883.
Un bel dilemma.
Chi merita la targa?
Dalla parte un prete, dall'altra un ragazzo morto da cretino.
Ho deciso, dopo averci ponderato su a lungo, per il prete.
Primo, ho scelto che la targa se la merita Gaetano perchè, giusto o sbagliato che sia, in ogni caso lui c'era da prima sulla targa.
Secondo, ho scelto Gaetano perchè certo, essere arcivescovo non è la maniera migliore per migliorare il mondo (anzi!) , ma se non altro quest'uomo almeno ha fatto qualcosa durante la sua lunga e clericalmente pusillanime vita!
Perchè Carlo Giuliani è un po' come Francesco Cecchin, nonostante siano agli antipodi: entrambi erano degli idealisti e non hanno fatto niente di importante nella vita se non morire.
E, mi dispiace per i parenti in lutto (che per definizione raramente hanno una visione lucida della situazione) ma non meritano tutti questi onori.
Sono morti giovani perchè sono stati sfortunati, sono morti per quello in cui credono, coloro che ne hanno causato la morte (in entrambi i casi) andrebbero severamente perseguiti in un paese dove il Ministero della Giustizia non sia una copertura per una bisca clandestina.
Ma non meritano niente di più, neanche una cosa stupida e vuota come il loro nome scolpito sulla targa di una stupida via!
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venerdì 27 novembre 2009

Sei un Sacconi di merda

Udite udite, baciapile anti abortisti con un paio di aborti clandestini all'effettivo, avete vinto!
La pillola abortiva RU 486 potrà essere somministrata esclusivamente nel ricovero all'ospedale. Questo perchè, secondo l'interpretazione degli imparziali giuristi che ci guidano, è coerente con la Legge 194 sull'interruzione di gravidanza.
Allegria!
Uno crea una pillola che dovrebbe permettere a una donna in difficoltà di andare all'ospedale e loro cosa fanno? Ne permettono l'uso solo in ospedale!
Ma non vi preoccupate, baciapile anti abortisti ipocriti, presto riuscirete a condannare al rogo qualunque donna che voglia abortire, a prescindere dalla sua situazione.
Per ora accontentatevi di fare un passo alla volta.

Ma la cosa che più ti fa inorridire di fronte all'ennesima porcata del benevolo nostro Governo, è il fatto che questa bella sorpresina ci sia stata permessa da un individuo come Sacconi.
Già il fatto che esista un Ministro che raccoglie sia il Lavoro, che la Salute e le Politiche Sociali, significa che al Governo non gliene frega un cazzo di nessuna delle tre, perchè altrimenti ognuna di queste avrebbe avuto un Ministero specifico.
Sacconi non ha un conflitto di interessi: Sacconi È un conflitto d'interessi.
E anche un idiota che non capisce niente nè di Lavoro, nè di Politiche Sociali e di sicuro non capisce un cazzo di Medicina!
Perchè Sacconi, tanto per cambiare, non è altro che l'ennesimo avvocato fallito che si è conquistato la poltroncina leccando culi.
Non solo il Governo ci riporta indietro di 30 anni con una legge che è stata conquistata faticosamente in una delle pochissime battaglie civili utili vinte da quelle isteriche insoddisfatte delle femministe italiane.
Non solo l'Italia sta facendo l'ennesima figura di merda sia nel campo delle politiche sociali che in quello sanitario.
No, non basta.
Il Governo vuole anche farci capire che tre temi delicati come quelli che ho menzionato possono essere gestiti da un ritardato come Sacconi!
Meritocrazia un corno!
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martedì 24 novembre 2009

2012: eppure fummo avvisati. Mavaffanculo!

Vorrei vedere questo film per mettergli il probabile 3-4 di incoraggiamento, ma non mi va di buttare 7 euro per una cacata. Neanche perdere un paio d'ore per guardarmelo scaricato.
Tanto so che mi farebbe schifo, se non altro per i pregiudizi che ho per questo film.
Per prima cosa questo film è diretto da un regista che sa fare solo film i quali, se non fossero pieni di effetti speciali, non varrebbero un centesimo.
Ok, Indipendence Day mi è piaciuto molto quando l'ho visto al cinema. Ma allora avevo 11 anni!
Fra l'altro uno dei modi che ho per stabilire da subito se un regista è uno che ci sa fare, è quanto i suoi film sono simili l'uno all'altro.
Se sei un regista - teoricamente - sei un artista e il vero artista è colui che sperimenta cose nuove.
Non è possibile che la maggiorparte dei film più famosi di questo tizio (Indipendence Day, Godzilla, The Day After Tomorrow e 2012) prevedano la distruzione di quasi tutta la Terra o almeno la devastazione di una grande metropoli.
Non mi interessa quanto sia stata triste l'infanzia di Roland Emmerich, fatto sta che è un regista che ritengo monotono e un regista monotono è un artista monotono, quindi non è neanche un vero artista!
(E se mi venite a dire che ha provato a cambiare genere con Il Patriota, ovvero la brutta copia all'americana di Braveheart, direi che è stato un passo falso).
Tornando a questa gran porcata di 2012.
Innanzitutto io non credo alle profezie di un popolo che si fatto sterminare da una ventina di puzzoni che hanno vinto grazie a un cavallo, due archibugi, tre spade di ferro e al vaiolo che gli hanno attaccato.
E se quei coglioni dei Maya avessero ragione, io voglio godermi la vita prima del 21 dicembre 2012, è già tanto che il mondo finirà forse proprio quando avrò trovato un lavoro decente, ci manca solo un cazzone che me lo ricorda prima di allora!
Lo sapete perchè tutti andranno a vederlo?
Non perchè ci sono tanti effetti speciali; non perchè il Presidente italiano muore come uno stronzo (oops, questo era uno spoiler!); non perchè chi lo andrà a vedere ha una depressione mascherata ma è troppo cattolico o pusillanime per spararsi un cazzo di colpo in bocca e spera che il mondo finisca per davvero per porre fine alla sua triste esistenza.
No.
La cosa che attira di più di questo film è una semplice frase, che furbescamente hanno deciso di inserire nel sottotitolo del film: eppure fummo avvisati.
Sembra semplicemente frase di un menagramo che nessuno vorrebbe invitare a una festa, ma è qualcosa di più.
Con questa frase la gente crede di non trovarsi di fronte alla finzione, ma a una cosa vera che è successa o che potrebbe succedere. E quando è così non conta se poi il film che hai davanti è una porcata, il film è bello a prescindere, perchè ti trovi di fronte a emozioni che credi reali.
Quando una storia parla di un fatto mai accaduto la gente lo segue solo se è ben scritto, ma quando è un evento realmente accaduto o è presentato come tale, la gente lo trova infinitamente più interessante.
Non ci credete?
Fatevi un ripasso di storia della letteratura e del cinema.

Robinson Crusoe.
Non ho avuto il piacere di leggerlo a parte qualche passo al liceo, ma credo sia un bel libro. Il successo dell'opera non è garantito solo dal fatto che è ben scritta, ma anche dal fatto che il personaggio d Robinson Crusoe è ispirato ad Alexander Selkirk, un personaggio realmente esistito che visse la sua esperienza, che fu poi ovviamente romanzata, ma presentata come un racconto vero.

D'Artagnan.
Il personaggio dei Tre moschettieri, le cui imprese sono anch'esse ovviamente romanzate, è ispirato a un moschettiere realmente esistito, Charles de Batz de Castelmore d'Artagnan, morto durante l'assedio di Maastricht.

Dracula.
Questo grande romanzo è scritto - come Robinson Crusoe - in parte come diario di viaggio, oltre che in forma epistolare ed ha uno stile di scrittura che fa sembrare come se fosse una vicenda realmente accaduta. Il Conte Dracula ritrova la sua controparte realmente esistita nel principe Vlad III di Valacchia, conosciuto specialmente come Vlad Tepes, non era un vampiro magari, ma le sue imprese e rappresaglie ne diffusero la leggenda da cui ha preso spunto Bran Stocker.
Questo eccellente romanzo ha lanciato una moda, partita nell'800 e che ogni tanto riemerge nei giorni nostri, seguendo ovviamente le fluttuazioni del mercato cinematografico.
Ovviamente da un grande romanzo sono partite tutte le mediocri imitazioni che sopravvivono solo grazie all'entusiasmo per il vampirismo.
La serie di Twilight ne è ovviamente l'esempio più chiaro, che unisce l'entusiasmo vampiresco al fervore da adolescenti insicure per il figo di passaggio.
E anche questa è una trasposizione cinematografica che sono fiero di aver boicottato.

Passiamo alle storie presentate solo al cinema.
The Blair Witch Project. Non sono un estimatore dell'horror, ma l'ho visto quando uscì. Carino.
Questo film ha fatto il guinness dei primati perchè sbancò il botteghino pur essendo partito con un budget insignificante e tre attori mai visti e mai sentiti.
Il segreto di questo film?
Un'idea semplice e geniale: dire che è una storia realmente acaduta (e la scomparsa degli studenti del film è un fatto realmente accaduto) e la scelta di girare il film con una telecamera amatoriale.
In questo modo hanno risparmiato una marea di soldi e hanno creato una situazione in cui lo spettatore si immedesima alla grande. Perchè crede che quello che è successo agli studentelli del film è una cosa che potrebbe accadere anche a loro.
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lunedì 23 novembre 2009

Centro estremo

Quanto non mi piace l'ultimo slogan dell'UDC!
L'ESTREMO CENTRO.
Un ossimoro (voluto o meno) grande quanto una casa, tanto per citare Luttazzi.
Da una parte l'intransigenza dell'estremismo cattolico, dall'altra la mancanza di spina dorsale insita nel pensiero di chi vota Democristiano.
Ma specialmente, io non posso fare a meno di trovare un assonanza fra estremo centro e sesso estremo.
Già me lo vedo Casini, con quell'aria da chierichetto mentre stringe mani, firma autografi, sorride alla sua massa di elettori ritardati, vittime di matrimoni bianchi, battaglie per la famiglia condotte fra un divorzio e l'altro, ipocrisia, calendari di papa Wojtyla e vaginismo. Ma dopo il bagno di folla nevrotica, ecco un Casini che fa l'occhiolino a una ragazza dei papa boys, si ritira dietro le quinte, si cambia e si veste con un completo in pelle.
E poi, mano nella mano con la papa girl, eccoli mentre leccano un crocifisso, fanno giochi di ruolo erotici col missionario e la pecorella smarrita, si frustano a vicenda, si ripetono a memoria le battute del film su Padre Pio, fanno sesso indossando il cilicio.
Cavolo ragazzi, perchè al prossimo manifesto dell'UDC non scrivono la religione non è mai stata così sexy? Magari così prendono qualche voto dal PdL!
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martedì 17 novembre 2009

Antiberlusconismo?

Bersani non mi piace.
Specie se consideriamo che ora ha preso il righello e sta facendo gara con Di Pietro a chi ce l'ha più lungo dei due. E l'argomento in questione è l'essere anti-berlusconiano.
Da vero laureato in filosofia del cazzo, Bersani ci delizia con sofismi sul fatto che fare Opposizione non significa essere anti-berlusconiani.
Chissà, magari ha ragione, fatto sta che essere anti-berlusconiano è la maniera più semplice ed efficace per fare Opposizione. E il PD, tanto per fare qualcosa di rivoluzionario, potrebbe iniziare a fare Opposizione o almeno provarci.
Di certo la questione è più complessa di quanto sembri.
Personalmente ritengo che non ci sia niente di male nell'essere anti-berlusconiano, Berlusconi è uno stronzo e dovremmo dargli pubblicamente dello stronzo almeno una volta al giorno.
E le checche isteriche dei suoi adepti la smettano di rompere le scatole sull'attacco alla sua persona. Berlusconi è uno stronzo, governa male, ci sta rovinando e, in quanto cittadino libero e pensante, ho il diritto e il dovere di dirlo.
Ma la questione è un altra.
Per anti-berlusconismo non si intende l'attacco alla singola persona di Mr Crescina.
Per anti-berlusconismo si intende l'attacco alla cultura mafiosetta, furbetta, culturalmente mediocre e umanamente deprecabile di cui Berlusconi e i polli che lo seguono sono rappresentanti.
Basta conoscere la Storia - e conoscerla neanche egregiamente - per capire una semplice cosa: nell'era contemporanea, il destino degli Stati non è sancito da singoli dittatori o presidenti, ma dal clima culturale che li hanno portati al potere.
La Seconda Guerra Mondiale non è scoppiata perchè Hitler era un pazzo furioso che era salito al potere, ma perchè è stato portato al potere da gruppi di persone con interessi precisi e di cui il Baffino era un semplice, emblematico e carismatico rappresentante.
Idem per Berlusconi.
Non bisogna essere così superficiali da pensare che sia l'unico male italiano, bisogna capire che se sta lì dov'è è perchè una massa d'idioti e farabutti l'ha voluto al potere.
E il modo più corretto per attaccarlo non è insultare lui, ma le massi di idioti e figli di puttana che ce l'hanno voluto.
Questa è democrazia.
Non dobbiamo essere liberi di prendercela solo con un politico, dobbiamo prendercela anche con chi lo vota, perchè ne è complice.
E purtroppo, questo non è un discorso che può fare un politico, perchè non può pretendere di insultare gli elettori e di avere poi i loro voti. Sarebbe da masochisti farsi in sultare e poi votare quello che ti ha insultato.
E purtroppo la maggiorparte dei masochisti sta a Destra...
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domenica 8 novembre 2009

Influenza suina o influenza maiala?

Ho l'influenza.
Praticamente prendersi l'influenza suina è l'unico modo per permettersi un po' di riposo ora che ci sta Brunetta.
Mi sono ritrovato a bramare il vicodin di dr. House, con conseguente disintossicazione e trombata premio con la Cuddy come nell'ultima puntata che ho visto.
Per fortuna, ora che sto di nuovo a casa, sto un po' meglio dopo aver fatto la geniale scelta di passare il fine settimana in campagna, con temperature improponibili. E coi miei.
Questo significa che mio padre - solo dopo dopo ore e ore passate dilaniato da tosse, febbre e torcicollo - ha realizzato
per caso stai male?
Non mi interessa sapere se era caustico o aveva dimenticato di avere un primogenito, fatto sta che il mio vaffanculo è stato potente e liberatorio, anche se detto con un filo di voce.
Molto empatico il commento di mio fratello se muori mi passi la tua giacca di pelle lunga?
La mia allegra influenza ha seguito con un piacevole combinazione fra brividi di freddo e allucinazioni.
Ho visto la Madonna e solo quando mi ha detto che Vasco Rossi è un bravo cantante e Casini un politico con le palle mi sono reso conto che iniziavo a delirare.
Per il resto mi dispiace solo di non aver sentito neanche una battuta o un discorso infervorato di Berlusconi. Per come sto forse mi sarei messo addirittura a ridere

mercoledì 4 novembre 2009

La delusione degli idealisti

Il crocifisso nelle scuole italiane non è un argomento interessante.
Non è una notizia tanto nuova per il paese e il fatto che non sia accettato dalla Corte Ue non è rilevante. Gran parte degli italiani non ritengono di dover rendere conto alla Corte dell'Ue o al cervello e anche il meno praticante dei cattolici di questo paese è corso ora a fare quadrato attorno a questo insulso pezzo di legno.
Vinceranno gli idioti come al solito e saranno tirate fuori le stesse argomentazioni di sempre.
Niente che valga la pena di approfondire.

Invece c'è qualcosa che trovo più interessante
Già da un po' ne volevo parlare, dato che prima o poi sarebbe successo.
Obama perde terreno.
Evento inevitabile in qualsiasi democrazia dove vale il bipolarismo, oltretutto localzzato nei soli stati del Virginia e New Jersey.
Ma andiamo a fondo. Può essere anche vero che sia un problema esclusivamente locale, può essere vero che abbia influito l'economnia.
Ma qua il problema del Partito Democratico americano è lo stesso che affligge la sua controparte pizza e fichi in Italia, anche se in America stanno messi molto meglio.
Il problema è che ci troviamo di fronte a una categoria particolare di idioti: i delusi.
Delusi sono coloro che ripongono aspettative irrealizzabili in una persona e, quando queste aspettative utopiche non vengono realizzate, passano dall'appoggio più appassionato all'odio più profondo.
Questo hanno fatto i delusi di Obama.
Persone disperate a causa della crisi, ma anche intellettuali di un certo livello - come Naomi Klein - che, dopo ver visto le loro aspettative infantili frustrate, hanno cominciato a criticare Obama.
Io quando Obama è stato eletto ne sono stato felice, ma non mi sono messo a inneggiare alla salvezza del mondo a opera sua come hanno fatto molti.
Obama era in campagna elettorale e, bambini miei, è ovvio che in campagna elettorale uno vada a promettere cose che magari è molto difficile che poi mantenga.
Grazie alle promesse elettorali gli ora delusi (e allora ferventi sostenitori) di Obama hanno creduto che in meno di un anno, nonostante la crisi economica che già allora bussava alla porta, sarebbe riuscito a
- dare più posti di lavoro
- rispettare gli accordi sull'ambiente
- ritirare tutte le truppe dall'Iraq
- migliorare le relazioni internazionali anche con paesi nemici giurati degli USA
- risanare l'economia
- risolvere la questione della sanità americana
E quando hanno visto che la fatina dei dentini abbronzata non faceva trovare sotto il cuscino un fondo pensione sicuro e abbondante, questi elettori appassionati sono diventati dei feroci detrattori.
Le polemiche si sono poi inasprite quando gli hanno dato il Nobel per la Pace.
E siccome la gente crede di meritare un Nobel per la pace per il solo fatto di scrivere due articoletti da sedicenne alternativo, si sono messi tutt a dire la stessa cosa: Obama non merita il Nobel per la pace.
Grazie al cazzo!
Non ci vuole un articolo intero per dire una simile tautologia.
Obama non lo merita chiaramente, ma la gente non può cadere dalle nuvole se dico una cosa molto semplice: il Nobel per la Pace (e spesso perfino i Nobel scientifici) raramente è dato a una persona che lo merita effettivamente per il suo contributo alla Pace, il più spesso delle volte è un semplice giochetto politic, nel quale si premia il più potente.
E Obama ora è il più potente.
Il Nobel l'hanno dato anche a un finanziatore di golpisti come Kissinger e perfino a Gore, che avrà scritto un paio di libri e fatto un paio di convegni sull'Ambiente (quindi neanche direttamente sulla pace) e ci ha protetti dall'orso uomo-maiale!
Quindi ragazzini idealisti che non siete altro, piccoli impazienti viziati che non sanno fare altro che criticare e lamentarsi del mondo senza avere una visione della complessità di ciò che vi circonda, per favore, andate a dormire o giuro che domani non vi porto alla fiera del commercio equo e solidale!
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domenica 1 novembre 2009

Inglourious basterds

Alfine siam giunti a vedere questo maledetto film.
Devo dire che - e non è la prima volta - la lunga attesa e le grandi aspettative hanno fatto leggermente sfigurare il film, specie a causa del finale (che ovviamente non dico).
La trama raccoglie una lunga serie di luoghi comuni cinematografici in un unico intreccio nel quale un commando di spacconi dietro le linee nemiche svolge il suo sporco lavoro operando insieme ad agenti segreti infiltrati e contro la longa mano dei perfidi agenti della Gestapo.
Brad Pitt è il capo di un pugno di soldati ebrei che hanno il solo e unico scopo di ammazzare quanti più tedeschi possibili, possibilmente in maniera violenta e ricorrendo a qualsiasi mezzo, anche il più barbaro. Il finale chiarirà quanto anche i bastardi si siano imbarbariti, nonostante la loro missione di uccidere i nazisti sia venuta a compimento.
Questo insieme di eventi viene però esasperato alla maniera di Tarantino, che ne tira fuori un film che esaspera volutamente tutti questi elementi per farne una parodia parossistica.
Menzione d'onore al cattivo del film, il colonnello Landa interpretato da Christoph Waltz.
È un personaggio semplicemente divino, al confronto del quale quello di Brad Pitt appare il solito, banalissimo duro da film d'avventura; Landa è invece un antagonista con una personalità forte e complessa, non solo interpretato bene, ma adatto alla parte che è stata creata per lui.
Landa è un nazista, ma anche un gentiluomo, è un uomo di classe e di cultura, ma anche uno spietato esecutore nel comando e nell'azione, è un personaggio che fa paura, ma anche a tratti comico e frivolo. Un elemento che da solo basta a opporsi e a sconfermare la visione semplicistica dei commandos americani, che considerano tutti i nazisti come delle bestie da abbattere.
Arriva quel momento in cui un regista può fare letteralmente quel che cazzo gli pare. Tarantino ha già avuto la sua fama e il suo successo coi film precedenti, ora può sbizzarrirsi e fare cose che prima non avrebbe avuto il coraggio di fare, ora invece potrebbe fare un film assolutamente schifoso, ma essere acclamato lo stesso, dato che nessuno oserebbe criticarlo. Stanley Kubrick e Eyes wide shut docet. Questo permette a Tarantino di avere la libertà di fare accostamenti molto coraggiosi, ad esempio in campo musicale: un accostamento di musica classica con un tema palesemente western oppure una musica 80' in un ambientazione per ovvi motivi anacronistica.
Barocco, questo è il termine più adatto a definirlo, una maniera di deliberata esagerazione della violenza, della cattiveria, del ridicolo di molti personaggi di questo film col quale Tarantino critica la follia della guerra, la sua violenza, la sua stupidità a prescindere dalla causa che si segue.

Voto 8/10 (9/10 se vi vedete la versione originale)

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NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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QUINDI NON ROMPETE. GRAZIE.
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