LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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mercoledì 4 novembre 2009

La delusione degli idealisti

Il crocifisso nelle scuole italiane non è un argomento interessante.
Non è una notizia tanto nuova per il paese e il fatto che non sia accettato dalla Corte Ue non è rilevante. Gran parte degli italiani non ritengono di dover rendere conto alla Corte dell'Ue o al cervello e anche il meno praticante dei cattolici di questo paese è corso ora a fare quadrato attorno a questo insulso pezzo di legno.
Vinceranno gli idioti come al solito e saranno tirate fuori le stesse argomentazioni di sempre.
Niente che valga la pena di approfondire.

Invece c'è qualcosa che trovo più interessante
Già da un po' ne volevo parlare, dato che prima o poi sarebbe successo.
Obama perde terreno.
Evento inevitabile in qualsiasi democrazia dove vale il bipolarismo, oltretutto localzzato nei soli stati del Virginia e New Jersey.
Ma andiamo a fondo. Può essere anche vero che sia un problema esclusivamente locale, può essere vero che abbia influito l'economnia.
Ma qua il problema del Partito Democratico americano è lo stesso che affligge la sua controparte pizza e fichi in Italia, anche se in America stanno messi molto meglio.
Il problema è che ci troviamo di fronte a una categoria particolare di idioti: i delusi.
Delusi sono coloro che ripongono aspettative irrealizzabili in una persona e, quando queste aspettative utopiche non vengono realizzate, passano dall'appoggio più appassionato all'odio più profondo.
Questo hanno fatto i delusi di Obama.
Persone disperate a causa della crisi, ma anche intellettuali di un certo livello - come Naomi Klein - che, dopo ver visto le loro aspettative infantili frustrate, hanno cominciato a criticare Obama.
Io quando Obama è stato eletto ne sono stato felice, ma non mi sono messo a inneggiare alla salvezza del mondo a opera sua come hanno fatto molti.
Obama era in campagna elettorale e, bambini miei, è ovvio che in campagna elettorale uno vada a promettere cose che magari è molto difficile che poi mantenga.
Grazie alle promesse elettorali gli ora delusi (e allora ferventi sostenitori) di Obama hanno creduto che in meno di un anno, nonostante la crisi economica che già allora bussava alla porta, sarebbe riuscito a
- dare più posti di lavoro
- rispettare gli accordi sull'ambiente
- ritirare tutte le truppe dall'Iraq
- migliorare le relazioni internazionali anche con paesi nemici giurati degli USA
- risanare l'economia
- risolvere la questione della sanità americana
E quando hanno visto che la fatina dei dentini abbronzata non faceva trovare sotto il cuscino un fondo pensione sicuro e abbondante, questi elettori appassionati sono diventati dei feroci detrattori.
Le polemiche si sono poi inasprite quando gli hanno dato il Nobel per la Pace.
E siccome la gente crede di meritare un Nobel per la pace per il solo fatto di scrivere due articoletti da sedicenne alternativo, si sono messi tutt a dire la stessa cosa: Obama non merita il Nobel per la pace.
Grazie al cazzo!
Non ci vuole un articolo intero per dire una simile tautologia.
Obama non lo merita chiaramente, ma la gente non può cadere dalle nuvole se dico una cosa molto semplice: il Nobel per la Pace (e spesso perfino i Nobel scientifici) raramente è dato a una persona che lo merita effettivamente per il suo contributo alla Pace, il più spesso delle volte è un semplice giochetto politic, nel quale si premia il più potente.
E Obama ora è il più potente.
Il Nobel l'hanno dato anche a un finanziatore di golpisti come Kissinger e perfino a Gore, che avrà scritto un paio di libri e fatto un paio di convegni sull'Ambiente (quindi neanche direttamente sulla pace) e ci ha protetti dall'orso uomo-maiale!
Quindi ragazzini idealisti che non siete altro, piccoli impazienti viziati che non sanno fare altro che criticare e lamentarsi del mondo senza avere una visione della complessità di ciò che vi circonda, per favore, andate a dormire o giuro che domani non vi porto alla fiera del commercio equo e solidale!
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