LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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domenica 4 ottobre 2009

Videocracy

Consapevole che mi avrebbe fatto venire l'acido, ho deciso di vedere questo film.
A livello di montaggio è stato fatto un lavoro eccezionale e devo ancora capire alcune scene come sono riusciti a farle, dato che coinvolgono direttamente personaggi del mondo dello spettacolo. in scene anche intime. Il film presenta il mondo mediatico italiano, tutto apparenza, tette, volgarità ed esibizionismo, fra impresari corrotti, veline e presidenti (sapete di chi parlo!) con le mani in pasta.
Lele Mora fa PAURA. Tutto nella sua persona ostenta bontà, castità e purezza, veste completamente di bianco, vive in una casa bianca, ha una voce melliflua e una faccia da cicciobello, da ritardato buono. Ma è inquitante, perchè si vede che è una persona falsa e schifosamente corrotta, ostenta fieramente il suo berlusconismo e il suo fascismo, sembra il gemello furbo di Pacciani o un prete che sevizia e violenta bambini in parrocchia dopo averli drogati.
Fabrizio Corona è una vera e propria merda d'uomo, una persona di nessuna cultura e abilità, che probabilmente non potrebbe neanche fare un lavoro inutile come il calciatore perchè non sa giocare a calcio decentemente. Ricatta persone famose, ricche e mediocri , dimenticando che con quei soldi lui stesso diventerà una persona ricca e mediocre. Scatta lo scandalo, diventa famoso e decide di crogiolarsi nella sua stessa amoralità, atteggiandosi da gangsta, quando in realtà non è altro che una checca mal mascherata che si improfuma come una puttana e va in discoteca ogni giorno. Si azzarda addirittura a paragonarsi a Scarface e se Al Pacino e Brian de Palma non l'hanno ancora querelato per danno all'immagine del personaggio, è perchè Corona al di fuori del Paese è una pulce che nessuno conosce.
Questi due personaggi fanno così schifo che Berlusconi, menzionato ampiamente nel film, sembra migliore nel confronto!

Il film riesce a trasmettere le emozioni che vuole: disprezzo nei confronti di questo mondo e un certo senso di inquitudine. Non avrebbe guastato aggiungere dell'ironia a queste scene, dato che il regista si limita quasi esclusivamente a presentarle così come sono.
Però tratta il problema in maniera superficiale.
Fondamentalmente questo balletto di volgarità va avanti perchè i personaggi al suo interno voglioni esibirsi e riceverne fama e potere e i telespettatori guardano per le abbondanti carrellate di gnocca che vengono propinate.
Ma il problema è stato trattato in maniera superficiale.
Non siamo più negli anni '90, c'è internet, se un tizio vuole vedere un po' di carne fresca basta che si coleghi e vada sui siti adatti, senza bisogno accendere la televisione.
E poi, in questa maniera sembra che la colpa sia solo degli uomini, che appena vedono una tetta non ragionano più.
Non è solo questo.
Anche le donne guardano la TV spazzatura, loro non guardano le curve per ovvie ragioni.
Ci sono delle persone che vogliono entrare in TV per avere benefici, fama, soldi , per esibirsi. Ma dev'esserci qualche idiota che li guardi!
E siccome Corona non è una donna, non regge la teoria di prima.
Corona è seguito perchè entrano in gioco numerosi processi di identificazione, c'è gente fondamentalmente mediocre e amorale a cui piace, che si riconosce in un merdoso simile.
Questo film si concentra solo da una parte, solo sul mondo televisivo e di chi vuole entrare a farvi parte. Dimenticando che per mantenere questa situazione, ci vogliono milioni di idioti che seguano questo schifo. E il film non ti spiega questo, troppo comodo.
Ultimo punto.
Non potevano pagare un doppiatore professionista per presentare le immagini, invece di farle commentare dal regista che, detto fra noi ha una vera voce di merda?

7/10 (sarebbe 6, ma è un voto politico e non posso dare ragione a un giornale di ritardati mentali letto da ritardati mentali).
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