LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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giovedì 27 dicembre 2007

Abuso di parole.

Lo sapete qual è la cosa che viene più, maltrattata, abusata e malmenata dalla maggior parte delle persone? La lingua italiana. E non parlo di accenti, virgole, congiuntivi o altre cazzate di ortografia e sintassi, parlo di parole! Le parole e i concetti che contengono, subiscono ogni giorno un vero e proprio stupro. Gli idioti le usano e ne abusano in continuazione, le usano nei contesti sbagliati, le usano dappertutto anche se non hanno idea del concetto che rappresentano. E usandone una certa parola in continuazione senza conoscerne il vero significato abbiamo dei terribili risultati. Per prima cosa, il concetto che rappresentano subisce una vera e propria inflazione perché, a forza di ripetere sempre la stessa cosa, va a finire che quella cosa perde il suo significato. Ma il concetto non è solo inflazionato, ma anche distorto. Vorrei qui sotto elencare alcune parole che sono state usate così spesso che mi hanno fatto sinceramente venire la nausea.
Dialogo = In politica, in amore, nella scienza e nella convivenza. Dovunque! Sembra che il dialogo possa risolvere qualsiasi questione. Dimenticando però che non è sempre possibile come sembra. Se viviamo in un paese teocratico, in mano al Vaticano e al capitalismo da panettiere, il dialogo non serve a un cazzo, l’unica soluzione è cercare di farli stare zitti, con le buone o con le cattive! Con Bossi non ci puoi dialogare, come non si può dialogare né con Ruini, né con Ahmadinejad (potevo nominare uno solo dei due che tanto sono uguali) e nemmeno col rumeno ti punta un coltello alla gola!
Amore = L’amore lo mettiamo un po’ ovunque, a chi non piace un mondo tutto zuccheroso? A me per esempio, non sono diabetico, ma preferisco il salato grazie! L’amore è quella parolina che usa il padre di famiglia che scappa a Santo Domingo con l’insegnante di merengue, lasciando tre figlie e una moglie disperata. L’ha fatto per amore, poverino! Ah certo, allora tutto a posto! Non solo è uno schifo perché così si giustifica quello che per me è un crimine. Ma anche perché chi te lo dice che quello è innamorato e non si tratta soltanto di un eccessivo afflusso di sangue al pene? Questo amore che vediamo dappertutto mi ha rotto i coglioni perché chi te lo va a dire che sia amore e non qualche sentimento meno intenso, ma che mascheriamo perché così ci diamo quel tono da eroe romantico del cazzo?
Laico = Altra parola della politica abusata. Ho sentito di politici di democrazia cristiana, vescovi, preti, leggi clericali che sono stati definiti laici. Ogni volta che questa parola viene nominata da un vescovo, un politico cattolico o un blogger di destra io mi sento male, dato che è ormai pratica comune distorcerla per loro.
Comunista = Durante i classici comizi da invasato è spesso sononimo o associato a termini come assassino, senza dio, mangiatore di bambini, ebreo, massone, dittatore, contro la libertà, cattivo, frocio puzzolente, brutto e altri allegri aggettivi. Curiosamente, sui libri di storia molti di questi termini non appaiono, in genere si cerca di spiegare più o meno in dettaglio come è nato il comunismo, chi ne ha gettato le basi, come è fallito e su quali principi si basa. Perché non si dicono queste cose sui libri di storia? Perché la stampa marxista-sionista-stalinista-castrista-satanista-aliena italiana ha riscritto la storia del XIX-XX secolo, coprendo la realtà e facendoci leggere libri di storia abilmente censurati dai commissari del NKVD? O forse perché l’invasato di passaggio non ha neanche idea di che cosa sia un libro di storia?
Ateo = L’ateo è collegato a un mostro senza morale, umanità o decenza. Spesso collegato a comunista (vedi sopra) e come la principale causa dei problemi che affliggono la Terra, dal consumismo allo sterminio degli ebrei, dallo scioglimento dei ghiacci alla bomba atomica. Anche se, a conti fatti i veri atei (non quelli che dicono di non credere in Dio e poi votano a favore della legge sul Crocifisso nelle scuole) sono veramente pochi.
Cuore = Insieme all’amore è un’altra di quelle puttanate sentimentaloidi che quando la usi all’interno di una relazione di coppia è giustissima. Peccato che debba essere estesa per qualche oscuro motivo anche a tutti gli altri aspetti della vita quotidiana. Politica fatta col cuore, iniziative, versi senza manco una rima decente che chiamiamo poesie moderne e che sono arte perché sono fatte col cuore. Io sono dell’idea che il cuore vada usato quando si è in famiglia o quando si sta col partner (ed è bene usare anche qualcos’altro oltre al cuore). Per tutto il resto, quando sento parlare di usare il cuore nella politica, io concludo che in realtà la politica la vogliono fare col culo, solo che cambiano sostantivo per questioni di propaganda.
Politicamente scorretto = Internet è strapieno di siti palesemente di Estrema Destra che si autodefiniscono politicamente scorretti. Due parole. Essere contrari all’aborto, andare in chiesa e sostenere il papa di passaggio NON SIGNIFICA ESSERE POLITICAMENTE SCORRETTI! Anzi, se vogliamo essere precisi significa proprio il contrario, perché si accetta di seguire una tendenza socialmente accettata, tutt’altro che controcorrente, che sarebbe la vera essenza del politically scorrect. Vantarsi di essere cristiani, di questi tempi, è politicamente CORRETTO! E da idioti.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io la storia l'ho studiata bene perchè l'ho fatta su libri fantastici al liceo. Non capisco perchè tutto questo odio verso i libri di storia. La polemica sui libri censurati è ridicola a dir poco. Per farti capire quanto è ridicola, Berlusconi nel 94 la cavalcava insieme a Fini, che è un fascista e le parole io le uso correttamente.

Tu critichi l'uso dozzinale delle parole ma a me sembra che qui le parole vengano utilizzate davvero in maniera dozzinale.

Edric Ant ha detto...

Non ci siamo capiti. Ero ironico quando parlavo dei libri di storia. Criticavo il fatto che gli invasati accusino i libri di essere faziosi, mica mi unisco al loro coro!
Leggi meglio.

scarlett carson ha detto...

Invece io credo che tu le parole le sappia usare anche troppo bene :P

D'accordo sull'abuso dei termini... davvero, è una cosa sulla quale dovremmo riflettere più spesso.
Un'altra parola che viene un po' sciupata, a mio avviso, è il termine "pace". Viene sciupata soprattutto da chi va predicando la guerra agli omosessuali.

Sorvolando...

Ho un unico appunto da farti: "...nemmeno col rumeno ti punta un coltello alla gola!"
...
Anche "rumeno" è una parola di cui si abusa, e scusa, ma non lo sopporto.
Come sinonimo di extra-comunitario o come sinonimo di attività più o meno legali... "Sarà un rumeno"- "Sarà una rumena"... la cosa peggiore è che nel mio paesello se qualcuno viene preso di mira si ci riferisce a lui in questi termini: "Sei un pezzo di rumeno".

Questa si che è una cosa che decisamente odio.

cris ha detto...

ciao. bello il blog.bravo.ti va di fare uno scambio link.il mio blog è http://wwwblogdicristian.blogspot.com/ ciao.fammi sapere.

Edric Ant ha detto...

Per irezumi.
Condivido l'aggiunta della paola pace. Effettivamente di parole che non ho menzionato ce ne sarebbero tante a esser pignoli, ma per questioni di brevità e pigrizia ho messo solo quelle.
Per la storia del rumeno ho usato quella parola perchè ultimamente si sente nominare spesso e un po' mi devo uniformare a livello di linguaggio.

Per chris.
Ho dato un'occhiata al tuo blog e in alcuni punti siamo affini (non in tutti questo va detto).
Comunque mi fa piacere che me l'abbia proposto e accetto lo scambio.

cris ha detto...

ciao tancredi.grazie per la visita e per lo scambio link.vado subito a linkarti.ciao.buon anno.a presto.

NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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