LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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sabato 17 aprile 2010

Ho avuto dubbi sulla questione se dovessi o no menzionare la morte di Raimondo Vianello.
Alla fine ho deciso che ne valeva la pena, se non altro era uno che sapeva essere spiritoso in maniera pulita e ciò e buono, non per motivi moralistici, ma perchè bisogna esser bravi a far ridere senza essere volgari.
Non che abbia seguito con parecchia attenzione il funerale, ma oggi alla radio ho sentito un paio di interviste e la descrizione della cerimonia. Molti personaggi di spicco, politici e dello spettacolo; c'era anche Berlusconi che, del resto, ha bisogno di distrazioni dopo la storia di Fini ed è meglio se non le cerca noi soliti modi.
Non mi convince molto il cordoglio degli invitati, a parte quello della moglie e il figlio adottivo per ovvi motivi.
Ho sentito l'intervista di una signora che sembrava essere a un parco giochi più che a un funerale e anche l'intervento di Pippo Baudo non mi è piaciuto, dato che sembrava avere più lo scopo di comunicare lo conoscevo e sono un figo perchè ho lavorato con lui più che esprimere dolore.
Non abbastanza brutto che che a un funerale la maggior parte delle persone vada per pubblicizzarsi e dire quanto si è falsamente dispiaciuti per un semi sconosciuto invece che per esprimere il proprio sincero lutto?
Se alla fin fine non te ne frega niente di Vianello non ci andare proprio alla camera ardente!

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