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lunedì 15 luglio 2013

Ciao Tonino

Estate pesante questa.
È morto Tonino Accolla.
Famoso per aver doppiato Homer, Eddie Murphy, Kenneth Branagh e tanti altri famosi attori, ancora più famosi in Italia grazie alla sua voce.
Famosa la celebre risata che dava a Eddie Murphy, senza contare il personaggio che gli ha permesso di essere alla ribalta più recentemente: Homer Simpson.
Come giustamente lui stesso amava precisare, credo sia giusto anche anche aggiungere che Tonino non fu solo la voce di Homer Simpson fra i suoi vari lavori, ma anche l'adattatore di tutti i dialoghi della serie dei Simpson. Non stiamo quindi parlando di un semplice esecutore, benchè eccezionale, lui ha preso in carico anche tutta la parte di sceneggiatura della versione italiana, qualcosa che per il profano o l'ignorante conta meno del  doppiaggio, ma che per lui e per gli intenditori è invece una parte più che fondamentale.  Si tratta di un lavoro dove non basta il semplice talento, ma dove entra in gioco una padronanza linguistica e di creatività da non dare mai per scontata. Probabilmente, senza il suo adattamento, i Simpson avrebbero avuto meno successo in italia.
Ultimamento il suo doppiaggio aveva subito un grave declino per il suo declino fisico, peraltro dovuto al fatto che ultimamente indulgeva parecchio spesso nell'uso e abuso della cocaina.
Una parte di me (molto piccola) è quasi contenta del fatto che la lunga sofferenza che lo accompagnava negli ultimi anni sia finita.
Non per una filosofia dell'eutanasia a tutti i costi.
E neanche per il fatto che questi ultimi anni siano stati all'insegna della cocaina, cosa che fra l'altro i media convenzionali e perfino internet hanno taciuto con una reverenziale pruderie.
Sbagliando. Tonino era un grande, un grande doppiatore, un grande rappresentante della tradizione del doppiaggio italiano. Non solo i grandi, ma chiunque ha il sacrosanto diritto di fare della propria vita quello che vuole e se ha intenzione di drogarsi, lo faccia senza essere tutelato da una paternalistica pietà o criticato dai moralisti.
Tonino non solo si è perso altri anni di straziante dipendenza, ma anche anni in cui avrebbe visto la sua performance e quella dei suoi colleghi peggiorare di anno in anno, perchè tutti sappiamo che anche il doppiaggio italiano, da sempre uno dei nostri pochi fiori all'occhiello, sta calando come tutto il resto.
Tonino si perde questo, se ne va dopo averci regalato anni di grandi interpretazioni e soddisfazioni per il pubblico e, mi auguro, anche per lui. Aveva iniziato - dopo il culmine della carriera - il suo declino  e l'ha interrotto prima di toccare il fondo.
Muori giovane e lascia un bel corpo.
Più o meno.



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