LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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martedì 9 ottobre 2012

Sensibilità urtata

Spiegatemi una cosa.
Un giornalista fallito che è stato più volte segnalato per aver fatto scrivere sul suo giornale notizie oscenamente stupide e diffamatorie rischia di finire in carcere secondo una legge esistente; una comica accusa una politica di aver ottenuto il proprio posto con un pompino, notizia comprovata da ricchi testi di intercettazioni.
Perchè nel primo caso possiamo parlare di limitazioni della libertà di parola, mentre nel secondo la spompinatrice ha diritto di querelare per danni morali la comica in questione?
La Guzzanti dovrà pagare la Carfagna 40000 per la sua osservazione sulle credenziali di quest'ultima.
Per carità, la Guzzanti non mi fa impazzire e 40000 non la faranno finire in mezzo alla strada.
Ma qui si rivela quanto è ridicolo questo paese.
La Guzzanti è colpevole di un offesa gratuita, non ricollocabile all'interno della satira.
Se ti do del coglione, ma lo faccio in maniera comica sto apposto perchè è satira.
Se ti do del coglione per strada mi citi per danni morali.
Danni morali, perchè sei un sensibilone.
Giustamente la Carfagna non ha nemmeno potuto parlare di diffamazione, perchè quello era un dato di fatto ormai assodato.
A questo punto possiamo parlare anche per ore.
Cos'è satirico?
Io ti ho dato del coglione, ma se ti dico che facevo satira sono immune. A quel punto mi potete dire che la mia non era satira perchè non faceva ridere, ma anche lì caschi male, perchè c'è un sacco di gente che ride per qualsiasi cosa, il gusto per la comicità è soggettivo, c'è chi ride per le cose più stupide e volgari. Basta guardare Colorado Cafe nei suoi periodi più gloriosi.
E se io volessi insultare una persona e basta, senza cercare di infiocchettare dell'insulto con facciate e intenti satirici?
Non lo posso fare, a quel punto sono una brutta persona.
Effettivamente è proprio vero, hanno ragione quelli che difendono Sallusti, viviamo in un paese dove non esiste la libertà di parola.
Peccato che questi coglioni se ne rendono conto solo quando rischia di finire in carcere uno come Sallusti (che tanto, in un modo o nell'altro, la passerà liscia) e non se ne sono resi conto con la Guzzanti e con tutti quelli che l'hanno preceduta e hanno dovuto vedere in tribunale i sensibili oggetti delle loro ingiurie.
O pezzi satirici, vedetela un po' come vi pare!

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