LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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martedì 17 agosto 2010

Tutti i TG d'Italia stanno esaltando questo inutile e depresso personaggio italiano, esaltato da vecchi alleati e nemici.

Del resto si sa, dei morti non si sparla mai. Specie in Italia. Mi è venuto in mente questo suo vecchio pensiero, parto di un cattivo uso di litio o di un'inevitabile demenza senile, risalente alle manifestazioni universitarie.

La sua allegra strategia consisteva nel lasciare stare gli studenti dei licei, quelli erano troppo piccoli, nonchè le maestre che protestavano per la creazione del maestro unico, quest'ultime non era bene picchiarle, nessun galantuomo può picchiare una donna. Ovviamente risparmiare anche i professori universitari, quelli anziani almeno, giù botte invece ai giovani professori e ricercatori a contratto.

E, naturalmente, giù botte agli studenti universitari, prima lasciarli fare, poi massacrarli per i disordini arrecati.

Questo è quello che rappresenta Cossiga. Una classe dirigente che se la prende con le fasce più deboli, risparmia i vecchi perchè quelli stanno abbastanza bene e sono coloro che sostengono questo tipo di potere, anch'esso composto da vecchie mummie; risparmia i ragazzini, che tanto non capiscono un cazzo; risparmia le maestrine, facendosi portatore di un ipocrita spirito cavalleresco vecchio di cent'anni e più.

Questo è Cossiga: un vecchio stronzo che rappresenta la vecchia classe politica, che ora si arricchisce, ma che prima o poi, per fortuna si esaurirà per vecchiaia. Una classe politica che ci ha derubati e che ora non è nemmeno in grado di godersi la ricchezza e le opportunità che ha tolto ai giovani.

Almeno Cossiga era un depresso, pieno di rimorsi com'era per tutte le porcate che ci ha fatto. Ma questo non lo rende tanto migliore.

1 commento:

Emix ha detto...

Morto un cossiga se ne fa un altro, dice il proverbio :P

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