LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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lunedì 26 gennaio 2009

Breve sfogo

Lo so, è un video vecchio e l’argomento trattato pure, ma è sempre attuale. Forse neanche il migliore, se così si può dire. In ogni caso su Youtube, ci sono sketch di Crozza Italia molto più divertenti di questo.
Non credo che cambierebbe molto se scegliessi un altro sketch sulla maestra unica di Crozza Italia. Sono un po’ tutti uguali: non fanno ridere, sono fondamentalmente tragici, ogni tanto strappano una risata. Ma molto amara. Del resto, sono i più adatti alla nostra situazione. In un’Italia sempre più insignificante, povera e meschina, anche la scuola elementare, l’unica che fino a poco tempo fa era decente, colerà a picco. E provo una profonda incazzatura quando sento gli idioti dire che le generazioni passate sono state tirate su col maestro unico e con successo. Mi sembra di sentire mio padre quando mi fa due palle così su come andava a scuola lui. Devo sentirmi in colpa perché le generazioni erano piene di sfigati, devo dispiacermi di essere più fortunato?. Ma specialmente, perché la gente è così ritardata da mettere sullo stesso piano l’Italia di oggi con quella di 40 anni fa? C’è una bella differenza fra l’Italia del boom economico e l’Italia di ora; c’è una bella differenza fra i genitori di allora e di oggi: prima erano lavoratori che uscivano da una vita di miseria e volevano garantire un futuro migliore ai loro figli, ora sono perlopiù sessantottini (sia che appoggiassero o criticassero le lotte studentesche) frustrati sull’orlo della pensione che hanno tirato su dei figli alla cazzo di cane; c’è una bella differenza fra gli studenti di allora e di oggi: prima erano giovani ottimisti che sfruttavano il diritto, da poco acquisito, dell’istruzione, ora sono una massa di pecoroni frustrati perché sono nati in un mondo di merda e si rifugiano in droghe come le canne, il Grande Fratello, i libri di Moccia o la religione (ebbene sì, queste ultime sono droghe molto più pesanti della coca o dell’MD); e c’è una bella differenza fra gli insegnanti di allora e di oggi: prima erano una ristretta cerchia di persone colte che contribuivano a migliorare il Paese insegnando, ora sono una massa di neolaureati con una specializzazione insignificante e catapultati in un mercato del lavoro precario, frammentato e iniquo.
Come si possono equiparare due mondi così tristemente diversi? C’è gente che pensa che ritornando ai metodi di prima si stia meglio.
Peccato che questi discorsi del cazzo li facciano più spesso i politici implicati in questa minchiata e vecchie rincoglionite di 70 che provengono da una generazione che ha visto a malapena la seconda elementare!

Nota: questo video sono riuscito a postarlo dopo una lunga serie di tentativi. Gli altri video non me li pubblicava, fortunatamente questo sono riuscito a pubblicarlo. Ma qualcosa mi dice che presto non sarà più visibile...

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