LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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sabato 26 aprile 2014

Marino il pellegrino

Caro Ignazio.
Come ben sai in questi giorni Roma è invasa da una massa informe pellegrini.
Diciamocelo, i pellegrini a noi romani non servono a niente, fossero delle belle turiste americani o svedesi pure pure, ma a me importa poco di vedere per strada una suora cipriota.
Devo dire che oggi mi sono trovato a girare per Roma e, pur avendo trovato tale pittoresca folla di strani individui con magliette di cattivo gusto (ne ho visto una chiamata feto day), devo dire di aver trovato il traffico decentemente scorrevole.
E di questo faccio i complimenti, dato che per ora pare che questa invasione sia gestita bene. Perché è chiaro che Roma, città solitamente dormiente, si è risvegliata per accoglierli, triplicando i gli sforzi per la gestione dei servizi.
Certo, d'altra parte è molto triste se penso che Roma diventi una città con dei trasporti decenti SOLO quando c'è di mezzo il papa e i suoi fans, non convieni?
Certo, Roma oggi è diventata una città che accoglie lo stesso numero di turisti di altre importanti città europee, ma vorrei sottolineare che Roma, per offrire quello che è normale in altre città più civili, ha fatto qualcosa di eccezionale. E le cose eccezionali costano.
I pellegrini non sono come gli altri turisti.
Gli altri turisti alloggiano, mangiano nei ristoranti, comprano souvenirs, visitano i monumenti e li valorizzano, visitano i musei, stanno in città anche per una settimana. I turisti portano soldi alla città, soldi del resto che Roma merita, dato che è solitamente bella quanto inefficiente.
I pellegrini no.
Alloggiano e mangiano (poco), al massimo comprano 2 santini e poi dopo un paio di giorni tornano a casa.
Forse i pellegrini italiani restano un po' di più, ma il credente dell'Ecuador, che è venuto per vedere il papa per 4 secondi va e torna.
La maggior parte dei pellegrini porta pochi soldi alle casse romane, casse che oltretutto ne hanno parecchio bisogno.
Perché Roma, che sta in rosso, deve incrementare i propri servizi solo un paio di giorni a settimana e perdipiù con il target di visitatori meno redditizio?
Perché non vogliamo fare come fanno in molte altre città italiane?
Una tassa di soggiorno per turisti ti dispiace?
1 euro (ma anche 5!) non glieli vogliamo fare pagare, sia ai turisti normali che ai pellegrini?
E sarebbe giusto se fossero solo i pellegrini a pagarli, perché i pellegrini, come scritto sopra, si beano di una Roma con i servizi maggiorati! In questo modo verrebbero almeno in parte ripagate le spese per accoglierli, perché i pellegrini costano alla città, anche se vengono a piedi scalzi!
Non mi dite che questo si chiama sfruttamento, si chiama turismo!
E non mi dite che far pagare 5 euro a un pellegrino è un ingiustizia contro i poveri, perché se sei un poveraccio che si fa 10mila km per vedere il papa puoi benissimo spendere anche 5 euro per la città che ti ospita.
Città che, vorrei ricordare, non deve essere conosciuta solo perché è la città che ospita il papa, ma anche perché il luogo che accoglie mille bellissime cose che col papa e col cristianesimo non c'entrano niente!

1 commento:

Prometeo ha detto...

Marino è l'ennesimo incompetente, a mio avviso...
Ti leggo da tanto.
anche io sono di Roma, e frequento la facoltà di medicina a La sapienza.
vieni a dare un occhiata al mio ultimo articolo(sei tra i miei blog preferiti)

Vi è mai capitato che state mostrando un video interessante ad un amico e dopo 10 minuti di argomentazioni e dati, nel momento in cui il cronista o il relatore esprime la propria tesi conclusiva, il vostro amico sta fissando il vuoto o peggio ancora sta guardando lo schermo con l'espressione di una persona che ha appena fatto a botte contro un pullman??
E come si collega questo al fatto che gli italiani siano per la maggior parte creduloni?
Vieni a leggere il mio nuovo articolo:
http://giovaneopinionista.blogspot.it/2014/04/gli-stupidi-gli-italiani-e-la-sublime.html

Prometeo

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