LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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mercoledì 18 febbraio 2009

Come staremo senza Sanremo? Meglio!

Ovviamente non l'ho guardato, non lo guardo mai e non intendo cambiare abitudine. Ho però visto il famoso pezzo di Benigni di cui si parla parecchio. La prima parte non mi ha entusiasmato, diventa veramente divertente nella seconda. Benigni si è messo nei guai con questa uscita: ha attaccato Berlusconi, ha attaccato la Chiesa per la storia degli omosessuali e, per cercare di cambiare discorso e parlare di fatti inerenti a Sanremo, ha fatto battute un po' pesanti anche su Iva Zanicchi. Praticamente ha fatto incazzare tutti quelli che lo circondavano, dovreste vedervi la faccia imbarazzata di Bonolis nei momenti in cui lo inquadravano! Benigni mi è salito devo dire, dopo i suoi ultimi film e l'essersi fatto prendere in braccio da Mastella iniziavo a non sopportarlo - escludendo le sue letture di Dante. Non cercate il suo video a Sanremo su youtube, è stato censurato per motivi di copyright dalla RAI e, se volete scaricarvelo sul sito della RAI, dovete scaricarvi prima un programma del cavolo. Non è censura in senso classico, ma oscurare un video su youtube e costringerti a scaricartelo su un'altro sito - e in maniera molto meno comoda - è un modo ben più subdolo di impedirti di vedere qualcosa di scomodo.

L'altro fatto che vale la pena di prendere in considerazione all'interno di questo insulso festival musicale è Povia.

CHE COGLIONI!
Le cose sono 2.
1) Povia è un idiota: ha fatto una canzone scadente, non prevedeva di offendere qualcuno e, una volta accortosi di aver fatto una cazzata, dice che l'hanno frainteso, da vero palle mosce.
2) Povia è un idiota, ma anche furbo (o almeno, ha un'agente furbo!). Ha fatto una canzone scadente con lo scopo voluto di offendere la comunità di gay. Tanto, coi tempi che corrono, nessuno si preoccupa di uscite così bigotte come la sua e, in compenso, ha fatto parlare molto di sè, tutti speravamo che dopo le sue due ultime canzoni sparisse dalla circolazione come il fuoco di paglia che effettivamente è. E invece no, ce lo ritroviamo ancora in mezzo alle scatole!
Purtroppo le comunità omosessuali hanno fatto una vera minchiata nel dargli corda, mi dispiace dirlo. Gli hanno fatto un mare di pubblicità e si sono messi in cattiva luce perchè, effettivamente, Povia ha tutto il diritto di cantare quello che gli pare, impedirglielo è una mossa che mette gli omosessuali dalla parte del torto. Risultato? Abbiamo un cantante che si è messo a fare la vittima, come se fosse un libero pensatore cui vogliono tarpare le ali, mentre invece è solo un idiota che ha scritto una canzone stupida.
Invece di vietare l'ingresso di Povia a Sanremo con toni così stupidamente politically correct come hanno fatto, gli omosessuali avrebbero dovuto controbattere!
Non dico di dire che, se la devianza è una malattia, Povia è messo male. Per quello non abbiamo prove a sostanziare tale affermazione. Per ora.
Basta dire semplicemente che non sa cantare e scrivere canzoni! E, nel caso di Povia, non c'è neanche bisogno di mentire.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

non perderei nemmeno 5 chili.
non guarderei nemmeno sanremo.

ma benigni me lo sono perso, ero troppo impegnato a guardare relic hunter su la7.

NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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