LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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lunedì 4 gennaio 2010

Un po' di politica al femminile

Chi mi conosce e chi vede questa immagine sa bene che non sono un profondo estimatore del femminismo.
Ma sono in grado di dire che una donna ci sappia fare se mi dà l'impressione.
La donna in questione è Loretta Napoleoni, che tenterà le primarie per le Regionali del Lazio.
E cercherà di salvare la Sinistra nel Lazio dopo lo scandalo di quel ritardato di Marrazzo.
Dall'altra parte ci sta Renata Polverini, la pedina esibita dal PdL per attirare i voti delle solite quattro femministe dispaurenia che hanno il poster della Santanchè e sono pronte a riporre la loro fede politica solo in chi abbia una vagina.
Il PdL risulterebbe interdetto: sperava di avere il vantaggio perchè si mostra aperto alle candidature femminili, ma si è trovato bloccato dalla contromossa della Sinistra, dato che anch'essa sceglie una donna.
La Polverini è la solita finta donna in carriera: apparentemente un personaggio di successo, ma poi capisci che sta lì solo per oscuri ammanicamenti e che non neanche fare poi tanto bene il suo lavoro. Belli questi personaggi femminili che il PdL ha iniziato a mettere in circolazione!
Nessuno li ha mai visti e poi spuntano fuori a ricoprire posti prestigiosi non si sa come. Com'è potuto succedere?
Prima stavano sotto la scrivania e le hanno tirate fuori dopo aver superato i 40 anni perchè non erano più attraenti?

La Napoleoni invece mi piace, è una donna che ha lavorato e al di fuori della politica e si è allontanata da questo paese di merda per sfruttare le sue abilità. Non ha raccomandazioni, nè inciuci pendenti, è solo una donna col cervello che potrebbe cercare di mettere apposto le cose e, nello stesso tempo, magari sistemare il casino che ha fatto Marrazzo.
Speriamo che non la mettano in disparte come hanno fatto con Marino.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

imparato molto

NEL NOME DELL'ODIO

Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.

QUESTO BLOG NON È UNA TESTATA GIORNALISTICA

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