E molestatore vuol dire tutto e il contrario di tutto. Può indicare quello che una sera fa uno squilletto alla ex, o quello che una serata la chiama ubriaco e le rompe i coglioni per un'oretta, o ancora l'ex ossessionato che ti chiama ogni settimana, ti riempie la posta di mail, ti spacca i finestrini della macchina, ti fa le chiamate anonime minatorie; magari non è nemmeno un ex, magari è un completo sconosciuto con problemi seri.
Sono tutte cose che fanno in genere i molestatori e che non fa piacere subire, nemmeno le più semplici e innocue che ho menzionato. Ma noi non sapremo mai cosa è stato fatto alla ragazza, perchè il morto era il classico bravo ragazzo simpatico e un po' estroverso, come amano descrivere i parenti e i suoi amici, cosa che dopo una persona farebbe chiunque, anche la madre del mostro di Rostov!
Forse era la molestata quella nel torto, forse era lei che gli aveva fatto del male e gli ha dato del molestatore per levarselo dai piedi. Ma questo non lo potremo sapere mai, saremo troppo impegnati a leggere insulsi articoli strappalacrime su un tizio morto da stupido e su uno con un'idea piuttosto datata della reputazione.
Non mi interessa come sono andate le cose veramente, alla fin fine non me ne frega niente.
Questo fatto però ci insegna una cosa molto semplice.
L'assassino è un pregiudicato, entrato e uscito di prigione senza aver evidentemente imparato la lezione, al quale è stata data un'arma da fuoco. La prigione ha il duplice scopo di contenere e rieducare. A patto che abbia contenuto questo tizio facendogli scontare tutta la pena (e non è neanche detto!) sicuramente non lo ha rieducato, a meno che non gli abbiano fatto un corso sul delitto d'onore. E una volta gli vanno pure a vendere la pistola!
E perchè un tizio, una volta uscito di prigione, va di nuovo a mettersi nei guai?
Per provare la nuova fiammante pistola che ha comprato perchè non sapeva resistere ai saldi estivi? No.
Evidentemente perchè la giustizia in Italia non funziona.
Perchè - in teoria - esiste una legge contro i molestatori. Ma evidentemente la sua creatrice ha una maniera così eccentrica di difendere i diritti delle donne da sotto la scrivania del premier da non infondere abbastanza fiducia.
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