LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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martedì 24 marzo 2009

Watchmen

Un paio di motivi mi spingevano a vedere questo film: persone sveglie me l'avevano consigliato, il suo regista è quello di 300 e, specialmente, uno dei suoi personaggi si chiama Rorschach, in onore al famoso test.
Quest'ultimo punto è stato molto importante perchè questo personaggio è il migliore, con quel quelle macchie in movimento sul volto che creano un effetto visivo intrigante e lugubre e una personalità paranoide e violenta. Il fatto che un pazzo furioso abbia il nome di uno psichiatra l'ho trovato molto divertente.
Ma ovviamente non è l'unico merito del film, che ha una trama avvincente e che scorre senza intoppi.
La storia è ambientata in uno scenario fantapolitico dove gli USA, governati da una decennale presidenza di Nixon se la stanno vedendo brutta con l'Unione Sovietica. I supereroi che se la dovranno vedere con questo fattaccio non sono dei veri e propri eroi, sono personaggi cinici, violenti e disillusi, dichiarati fuorilegge dall'autorità per i comportamenti poco nobili di alcuni di loro.
Non è un semplice film da intrattenimento, vi sono numerosi riferimenti a personaggi ed eventi storici che faranno apprezzare appieno il film a chi li conosce, se uno non conosce questi riferimenti vedrà un film spaccone e piacevole, ma niente di memorabile. Tratta da vicino tutte le tematiche calde della storia americana come la guerra del Vietnam, la presidenza Nixon, la guerra fredda, le contestazioni pacifiste e l'omicidio Kennedy.
Viene ricreata alla perfezione l'atmosfera di vari periodi all'interno dei quali si svolgono le vicende e il tutto è accompagnato da una colonna sonora ottimamente scelta e interpretata e una sceneggiatura dal gusto noir che fa il suo sporco lavoro.
Un po' amaro il finale, pare che nel fumetto morissero quasi tutti e invece nel film hanno risparmiato il personaggio più antipatico.
Non condivido il ragionamento finale, secondo il quale è preferibile far crepare milioni di persone pur di preservare la pace (non dico troppi dettagli, dico solo che questo ragionamento lo fa un personaggio vegetariano). La pace è una cosa impossibile, anche un conflitto da un miliardo di vittime non basterebbe a rendere l'uomo pacifico per sempre, al limite lo farebbe star buono qualche decade grazie ai sensi di colpa, ma, dopo qualche generazione massimo, ci si ricomincerebbe ad ammazzarsi.

Voto 8/10
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