Per chi non ha sentito questa perla, ecco un riepilogo delle puntate precedenti: una bambina di 9 anni, messa incinta dal patrigno, ha abortito in Brasile e i medici che hanno condotto l'operazione sono stati scomunicati dal vescovo locale. I medici hanno operato nel rispetto della - già di per sè limitante - legge brasiliana, che concede l'aborto solo in caso di stupro e per preservare la vita della madre. Entrambe le condizioni erano soddisfatte dalla bambina.
Non è un fenomeno isolato condotto da una singola testa calda in un paese arretrato, la scelta del caro vescovo è appoggiata dall'Ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che cerca già di sotterrare l'evento e si schiera a favore del vescovo.
Non basta la semplice reazione a parole del Presidente brasiliano Lula e del Ministro della Salute Temporao. Se fossi in Lula farei una cosa molto semplice: mandarei in galera il vescovo.
E me ne fotterei delle reazioni del Vaticano, dato che si trova a 5000 Km di distanza. La legge di Dio è superiore a qualsiasi legge umana dice il vescovo. Bene! Allora, siccome sei superiore, non ti dà fastidio se prima della vita ultraterrena ti sbatto al fresco perchè hai violato la legge degli uomini, no? Tanto ti rifarai in Paradiso!
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