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sabato 3 novembre 2007
Cultura di serie B e C1
Le riviste di gossip sono una di quelle cose che ti fanno rimpiangere i tempi in cui il volgo era analfabeta. Sono il culto delle teen-ager complessate, dei maschi dall’incerta identità sessuale, dei vecchi rincoglioniti e dei clienti frustrati da due ore di attesa dal barbiere. Pur non essendo ambientalista, mi dispiace per quei poveri alberi tagliati inutilmente per farne le pagine e non dirò altro, questo schifo di merda stampata, non ha bisogno di altri commenti. Però, una ragazzina appassionata di rivistine simili, alla fin fine, non è tanto pericolosa, è solo terribilmente noiosa. Quelli pericolosi, sono quelli che si buttano su qui generi divulgativi di bassa lega, non merda gossip, ma roba che tratta argomenti più o meno seri. Neanche riviste divulgative serie e specializzate però, tipo “Newton”, “National Geographic”, “Le scienze” o altro. Parlo di riviste come “Focus” o di inserti vari che si trovano su quotidiani, mensili o settimanali. Benché “Focus”,ad esempio, abbia spesso degli articoli carini e intellettualmente passabili, spesso spara parecchie cagate e, mi dispiace dirlo, ma resta sempre una rivista principalmente da svago. Ho sentito gente dire “Hai sentito? Atlantide è realmente esistita!”. Io avrei chiesto dove l’avessero letto, sul “National Geographic”, su qualche rivista archeologica, magari su Platone! Invece no, l’avevano letto su Focus. Insomma, teorie del genere le prenderei con le pinze anche se fossero scritte su riviste specializzate, figuriamoci su Focus! Oltretutto, Focus, in quanto rivista divulgativa, ha questa tendenza a fare quegli articoli su quegli argomenti che appaiono più fighi e trendy al momento, tutti quei fatti che hanno un non-so-che di occulto, misterioso,di mai scoperto. Fatti sui quali ci stanno mille ipotesi come l’eredità dei templari, la massoneria, Atlantide, la tecnologia degli aztechi, i quadri di Leonardo. Quel paraculo di Dan Brow non ha fatto altro che prendere alcune di queste cose, fare un bel minestrone e condensarle tutte nei suoi libri. Libri chiaramente di svago, ma presi sul serio dai suoi lettori e pure dalla Chiesa che, con una coda di paglia veramente ridicola, ha fatto una campagna della madonna contro il film (facendogli un’ottima pubblicità per giunta). Insomma, uno legge Focus, crede di aver scoperto chi era Jack lo Squartatore, mentre esistono decine e decine di ipotesi sulla sua identità, tutte equivalenti. Questa stessa persona poi va in giro a sfigheggiare dicendo di aver trovato la verità su questo caso e ripetendo quelle due pagine di rivista più le immagini come se fossero verità assoluta. Perchè chi legge Focus, in questo Mondo di furbetti, crede di scoprire la verità sulla fisica quantistica leggendo due paginette senza bisogno di fare 5 e passa anni di fisica. Il bello è che però questa persona, pur affidandosi a quelle striminzite conoscenze di seconda mano acquisite, si comporterà come se fosse appena uscito dal M.I.T., per questo è peggio dell’appassionata delle rivistine di gossip perché quella almeno non si sarà montata la testa. Ai deficenti ignoranti gli dai un po' di panem et circensem e non rompono, ai deficenti ignoranti che credono di avere la fonte della conoscenza dopo aver letto due cazzate no, per questo sono più pericolosi.
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NEL NOME DELL'ODIO
Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
3 commenti:
Oggi pensavo proprio questo, quando ho deciso di non rinnovare il mio abbonamento a Focus e ho comprato Newton. La differenza c'e'!
Bè, meglio così che l'ignoranza più totale...
Forse.
Ma la conoscenza porta alla supponenza e quando uno si crede furbo è più probabile che se lo faccia mettere in quel posto, specie se questa conoscenza è solo superficiale.
Se uno leggesse focus, si interessasse di un argomento perchè è presentato in modo intrigante e da lì lo approfondisse su una rivista specializzata (forse più noiosa e tecnica, ma più seria) sarebbe meglio; in quel caso focus sarebbe la nostra salvezza.
Ma purtroppo, molti si accontentano di una conoscenza di base e in virtù di questa conoscenza se la tirano. E poi si fanno fregare nello stesso modo in cui si fa fregare un servo della gleba analfabeta.
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