Votando sì (evett) si sarebbe scelto di cambiare la Costituzione di Ataturk, risalente al primo dopoguerra del secolo scorso, seguendo la proposta del Governo di Maggioranza; votando no (hair) si sarebbe mantenuta la Costituzione, secondo quanto proposto dai Partiti d'Opposizione, fra i quali presenziano anche i comunisti.
Non conoscendo nel dettaglio la situazione non mi sono voluto pronunciare, anche se a occhio avrei fatto quello che voleva l'Opposizione, mentre queste proposte di cambiamento delle Costituzioni negli ultimi tempi mi sembrano alquanto sospette.
Alla fine ha vinto il sì, e qualcosa mi dice che non solo loro cambieranno la Costituzione nei prossimi tempi.
A differenza che da noi, il cambio o meno della Costituzione turca pone di fronte a dei dilemmi niente male: se la Costituzione fosse rimasta tale com'è sempre stata, la Turchia sarebbe rimasta una Repubblica dove il potere è fortemente influenzato dai militari, se fosse successo il contrario vi sarebbe stato un forte viraggio verso uno Stato confessionale islamico.
La mia opinione, anche se non è facile prenderla, è che è meglio la prima opzione, ovviamente quella che è stata scartata.
I militari fino ad ora hanno mantenuto lo status quo nello Stato turco e, se da una parte li ha messi nei guai negli ultimi decenni con conflitti più o meno in sordina con gli stati vicini, dall'altra ha impedito che i vari invasati religiosi prendessero il sopravvento e portassero a uno stato di stampo iraniano.
Di sicuro i rapporti con Israele, già non molto cordiali dopo lo scherzetto del massacro dei manifestanti su una nave turca, peggioreranno di parecchio e renderanno la zona ancora più calda. Coloro che tengono tanto alla difesa degli armeni non avrebbero granchè di cui esultare: se li armeni erano mazzolati dai militari lo saranno anche dagli islamici, in quanto sono in gran parte cristiani.
Il problema più grande è quello che riguarda l'Europa e la Turchia.
Sia noi che loro possiamo trarre vantaggi dall'entrata loro in Europa (purchè sia gestita con cautela) ma ora, il rischio che la Turchia subisca un'involuzione teocratica potrebbe mandare tutto all'aria. E se i soliti ritardati assortiti xenofobici sia europei che Turchi hanno avuto fin'ora da ridire sull'entrata, figuriamoci come aumenteranno il pressing. E questa è l'ipotesi migliore, perchè se prendesse il potere in Turchia un omologo di Khomeini l'entrata in Europa sarebbe davvero un sogno lontano.
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