- Non ho idea di cosa stia facendo Luxuria all’Isola dei famosi. Ne sono fiero.
- Vi confesso un segreto: a me la battuta dell’abbronzato non è piaciuta. Mi chiedo perché continuino a parlarne.
- Il 26 novembre è stata la giornata della violenza contro le donne. Le mamme apprensive di tutta Italia hanno mandato dai ginecologi le proprie figlie per vedere se ci sono sui loro corpi indici di violenza sessuale. Se scoprono che non sono più vergini le ammazzano di botte.
- La Carfagna non dà da un po’ notizia di sé. Ha imparato a tenere la bocca chiusa.
- Nuovo piano del Governo per l’Alitalia. Affidiamola alla Mafia.
- Maria Stella Gelmini non è odiata come sembra. Anzi, al Ministero della Pubblica Istruzione ci stanno più forze dell’ordine che in tutta Trastevere per evitare che i suoi fan le si avvicinino troppo.
- La Cia rende pubblici i suoi documenti sulla tragedia del salatino che stava per soffocare Bush. La verità è che Bush non sa mangiare come una persona normale. A niente sono servite le pubbliche scuse della Casa Bianca alla famiglia del salatino, morto internato a Guantanamo.
- Il popolo italiano si ritrova ad ammettere che questo Governo ha avuto il merito di portare un po’ di gnocca al potere.
- Wall-E è stato mandato a Napoli per ripulirla dall’immondizia. È stato ritrovato al mercato di Porta Portese mentre cercavano di venderlo come lettore Dvd.
- L’erba cattiva non muore mai. Vallo a dire a Vasco Rossi.
- Lo sport più amato da chi prende i mezzi pubblici è indovinare quale fra i passeggeri è il colpevole della puzza che aleggia durante il tragitto. Basta indicare una persona e se scende a una fermata prima di quella dei concorrenti si può scoprire se era lui il puzzone. Solitamente in pole position ci sono barboni e zingari, ma ogni tanto c’è qualche sorpresa.
- I leghisti continuano a proporre le classi differenziali per gli extracomunitari. La proposta dovrà affrontare una grande sfida in Parlamento, quella dei congiuntivi.
- Da una parte mi dispiace che abbia perso McCain. Ora se gli americani ci prendono per il culo per il nostro presidente non possiamo ribattere.
- Durante le crisi internazionali i giornalisti italiani si comportano sempre nello stesso modo: prima dicono se ci sono italiani coinvolti, poi dicono i morti in totale. I morti possono essere anche 500, ma la cosa più importante è che non siano coinvolti italiani.
- Non dite a Berlusconi che le sue sono uscite di colore, sennò finisce che si ricicla questa battuta per altri 4 anni filati.
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