Sarebbe bello, molto bello.
Veltroni annuncia che non si candiderà alle elezioni.
Le reazioni fra i compagni di Partito sono diverse, si va dall'apprezzamento di Bersani (che cela la goduria con difficoltà) al rammarico dei simpatizzanti, genuino o falso che sia.
Al di fuori del PD non gliene frega probabilmente a nessuno.
Sono notizie da prendere con le pinze, in fondo aveva pure detto che se ne sarebbe andato in Africa e non l'ha fatto.
Se fosse vero sarebbe un grandissima notizia e comunque darà benefici al PD e ai suoi alleati per un paio di mesi.
Troppi galli nel pollaio, fra Renzi, Bersani, Vendola e altri eventuali geni che emergono per attirare l'attenzione o che ritengono di avere più carisma dei dirigenti più noti, e in questo caso ci vuole veramente poco.
Sono un po' come quelle ragazze che litigano perché vengono a una festa con lo stesso vestito, le mette in crisi sapere che per delle differenze così superficiali potrebbero essere perfettamente interscambiabili per mancanza di personalità.
Veltroni racchiudeva le caratteristiche degli altri 3: l'ambiguità di Renzi, la poca decisione di Bersani, la confusione ideologica di Vendola.
Meglio metterli in competizione e vedere quale di queste caratteristiche verrà privilegiata nelle primarie, così c'è più gusto. Veltroni è anche quel genere di persona la cui sparizione non comporta la perdita di voti, che confluiscono senza problemi verso un altro candidato.
Sostanzialmente è un grande progresso, o almeno così sembra, sempre che non sia l'ennesima castronata tipo quella di Berlusconi che se ne va via.
Certo, rimangono ancora tanti problemi, D'Alema il primo fra tutti, che non schioderà mai.
Meglio di niente.
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lunedì 15 ottobre 2012
Veltroni fuori dai coglioni (?)
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NEL NOME DELL'ODIO
Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
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