Inizialmente Monti si atteggiava a signore, a tecnico nella sua accezione classica, a colui che era di passaggio e che si sarebbe levato dalle scatole una volta risolti i problemi per cui era stato chiamato. Problemi che fra l'altro non sono stati risolti. Cosa succede quando i problemi per cui eri stato chiamato non sono ancora risolti entro i tempi previsti?
C'è chi, per onestà intellettuale o perchè spinto dal cliente insoddisfatto, si tira indietro, chiede scusa e si fa da parte. Non è questo il caso italiano, dove l'onestà è rara e vista come crimine e debolezza e dove il cliente in questiono, ovvero l'italiano medio, non è minimamente in grado di farsi valere.
Una strategia trasversale a tutti i rappresentanti italiani è quella del dare la colpa all'altro, allo straniero o al Governo precedente.
In genere il popolo abbocca, ma non basta.
Cosa manca per completare l'opera nella maniera più abile e machiavellica?
Dire che c'è bisogno di tempo per ottenere risultati e che il tecnico in questione deve restare dove sta per completare l'opera. Un po' come uno psicoanalista incapace che campa di rendita grazie a un paziente che non riesce a guarire mai.
Questa logica, che in un paese dove vige una reale economia di mercato si estinguerebbe in meno di un battito di ciglia (buongiorno, la volevamo avvisare che non siamo riusciti a riparare la sua macchina entro martedì perchè eravamo troppo impegnati a masturbarci, ma se ce la lascia fino a fine mese invece di portarla da un concessionario che gliela ripara in metà del tempo e con la metà delle spese le facciamo uno sconto del 10%) sembra essere una logica perfettamente italiana, una logica alla quale evidentemente neanche Monti è immune.
Ed ecco la paraculata. Non riesci a finire quello per cui eri stato convocato? Chiedi di restare per un altro mandato! In questo modo non solo riesci ad avere una giustificazione per la tua inefficienza, ma riesci pure a tenere la poltrona!
Questo sta facendo Monti.
Prima si atteggiava a vero tecnico e, col suo flemma, ha rigettato qualsiasi proposta di candidatura.
Poi ha iniziato con calma a far intravedere qualche spiraglio di possibilità per il suo sequel.
Qualche preoccupazione esplicitate per il futuro, la futura mancanza di continuità per le sue leggendarie riforme strutturali...e ora parla proprio di un suo bis!
Un lento, discreto ma inequivocabile cambio di opinione.
Non è stato solo lui a volerlo ovviamente, diciamo che ci sono parecchi partigiani del suo Partito che l'hanno incoraggiato, anch'essi sono stati cauti nell'esplicitare la loro preferenza, l'hanno espresse un poco alla volta. Sono partiti da un pudico flirt, qualche risatina, un'ammiccamento, un ambiguo sfregamento e ora possono essere anche più espliciti. Montezemolo e Casini sono pronti par la marchetta, con o senza protezioni, tanto Monti è uno affidabile!
I vari rigurgiti DC non aspettavano altro che un piede nella porta per entrare in campo col loro prestanome, Luca Cordero di Montezemolo è lì ad aspettare da tempo e devono sbrigarsi a buttarlo in campo prima che invecchi ulteriormente e smetta di essere così carino!
Resti tutto come sia, l'importante è avere facce nuove che cavalchino l'onda contro il brutale bipolarismo!
Viene da sè che anche quei cattivoni del bipolarsmo dovranno pure dir qualcosa, dato che il remake DC è temuto da tutti. Le reazioni del PD e del PdL seguiranno la stessa logica. Ora hanno iniziato con un tenue scetticismo nei confronti di quest'idea, ma presto espliciteranno in maniera sempre più chiara la loro contrarietà, dato che il Monti bis li potrebbe far colare a picco.
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