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domenica 5 febbraio 2012

Neve e tassisti

La forte nevicata a Roma ha provocato grosse regressioni infantili nei confronti dei romani, me compreso. Per prima cosa le decine di status entusiasti su fakebook sulla poesia della neve e sulla bellezza dell'innocente infanzia ritrovata, alle quali mi sono rifiutato di partecipare.
Non ho però potuto fare a meno di unirmi in una battaglia a palle di neve e nella costruzione delbanale pupazzo di neve. Altra mia regressione infantile è stata l'impossibilità di andare in giro con la macchina, dato che mancavo di catene da neve da mettere...cosa del resto normale, dato che il vecchio Alemanno ha annunciato solo ieri sera che non potevano circolare macchine senza catene da neve o gomme adatte.
Questo ha permesso che i miei ansiosi genitori, senza che io lo chiedessi, mi siano venuti a prendere insieme alla ragazza con cui stavo uscendo.
I miei che guidano la macchina per riportare lei a casa, con me e lei che stiamo sui sedili posteriori e siamo imbarazzatissimi. Del resto fino a qualche minuto prima eravamo impegnati in un vietato ai minori di 14.
Che scena adolescenziale!
E per adolescenza intendo quella degli anni 90' e dei primi del 2000, non dell'adolescenza di questi animali che a 16 l'unica esperienza che non conoscono è il sesso a tre e sono abituati ad accompagnare la ragazzetta con la macchinetta 50 o altre cagate da viziati.
Fatto sta che prima che venissimo forzosamente prelevati io e questa ragazza avevamo cercato dui aspettare l'autobus. 1 ora e mezza senza che fosse passata anima viva. Esasperata, alla fine questa ragazza aveva provato a chiamare un taxi per tornare a casa.
Il tassista in questione le ha detto che questa sera non usava il tassametro e che per un tragitto insignificante quale quello che andava da Metro Piramide a piazzale Clodio voleva ben 25 euro.
Il perchè di tale cifra era giustificato dal fatto di rischio di tamponamento.
Rispettare la distanza di sicurezza, almeno oggi che è un giorno speciale, no eh?
Follia completa.
Non so se il tizio era un abusivo, ma anche se lo fosse francamente non mi interessa.
Il fatto che anche uno solo si permetta di rapinare un povero disperato in una notte gelida, per me significa che l'intera categoria a cui appartiene ha grossi problemi di coscenza. Qui non si tratta di mele marce, questa non è che uno fra i tanti abusi che i tassisti romani compiono a ogni occasione. La smettessero di frignare con questa storia delle liberalizzazioni, sono anni che vivono di rendita senza che nessuno li prenda a sculacciate!

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