LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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mercoledì 30 novembre 2011

Primi passi

Il Governo inizia a fare qualcosa. Anche i parlamentari dovranno versare un numero decente di contributi per guadagnarsi il comunque immeritato vitalizio.
La regola varrà solo dal primo gennaio 2012. Non prima di allora perchè non è giusto intaccare i diritti acquisiti dei parlamentari coinvolti nella manovra. Mi chiedo se faranno un discorso simile a tutti gli altri lavoratori ai quali innalzeranno la pensione. Diciamocelo, sarebbe dovuta essere la prima loro prima dichiarazione, ma considerando che il Governo esiste da poco più di 2 settimane è pure tanto per gli standard della politica, perdipiù italiana.
Cicciolina è riuscita ad accaparrasi il vitalizio prima che venisse fatta valere questa manovra, Irene Pivetti no. Una troia su due, neanche male.
IdV è insoddisfatta per questa manovra, dato che avrebbe voluto che cancellasse i cosiddetti diritti acquisiti. Più che altro bisognerebbe diminuire il vitalizio e gli stipendi attuali, ma questo è un altro discorso.
Lega e PdL si stanno zitti.
Contano di iniziare una guerra contro la maggioranza - parallela o unita che sia - fra un poco, ma ora sarebbe stato sospetto bollare come poco incisivo un provvedimento che, anche se poco significativo, non hanno mai fatto.Fondamentalmente questo è un intervento poco incisivo.
Diminuire i costi della politica non si riduce alla riduzione, procrastinazione o abolizione dei vitalizi, diminuire la politica significa diminuire i soldi destinati a auto blu, stipendi, voli da Stato, indennità, sconti speciali su ristoranti e appartamenti, pacchetti speciali di previdenza e sanitari, stipendi per portaborse, senza parlare di tutti i soldi destinati a Partiti, partitini, con giornali annessi e relative rappresentanze nelle Provincie.

Ecco, quello è un taglio serio.

Ma nenache risparmiando tutti quei soldi riusciremmo a rimpolpare in maniera decisiva le casse dello Stato, perchè i veri soldi stanno nelle mani del Vaticano, della Mafia e delle grandi aziende che anno campato di rendita per decenni grazie a sovvenzioni statali e evasione fiscale. E Berlusconi è incluso in questo gruppo, dato che fa parte delle ultime due categorie, ricordiate sempre (se non ve lo siete dimenticato con i più recenti bombardamenti mediatici) che Silvione non è solo un semplice laido puttaniere attempato, ma è anche stato accusato di essere un mafioso.
Ma questi soldi gli italiani non li avranno mai, a meno che non scoppia una rivoluzione armata.
Cosa che non succederà mai.
Tornando al taglio dei vitalizi ripeto che è poco.
Ma è qualcosa.
Bando agli idealismi e le ipocrisie e vediamo di chiamare questa manovra col suo vero nome: un modo per preparare il terreno alle cosiddette riforme strutturali che seguiranno.
Hanno detto che dovranno essere equi nelle riforme. Devono iniziare a dimostrare che non hanno detto una di quelle svariate promesse poi non mantenute che gli italiani si sono ormai rassengati a sentire.
Tagliare il vitalizio ad alcuni parlamentari ci farà risparmiare poco, ma è una cosa giusta.
La prima cosa che hanno fatto i paesi europei civili che hanno scelto una politica di austerity è stata quella di tagliare gli stipendi prima ai politici. Perchè la politca non può tagliare stipendi se non riduce i costi che la tengono in piedi.
Monti non poteva tentare subito un taglio repentino di tutti i privilegi e i benefici della Casta.
Perchè probabilmente la casta avrebbe detto no, dato che è lei che decide coi voti. Se ci avesse provato e avesse perso sarebbe stato un imbarazzo non da poco. E ogni segno di instabilità è una specie di viagra per lo spread. Meglio fare un passo alla volta.
Mi auguro che il prossimo passo sarà quello di diminuire gli stipendi dei Ministri che, in quanto tecnici, sono pagati di più di quelli di un Governo non tecnico. Certo, ritengo sia giusto che un tecnico sia valutato più di un politico che ha preso un ministero solo perchè è il compagno di tennis del Presidente o perchè ha minacciato di abbandonare la Maggioranza insieme al suo Partito, resta comunque che in un periodo di crisi i tecnici potrebbero pure accontentarsi, mica devono frugare la roba nei cassonetti!
Se questo Governo imporrà agli italiani dei sacrifici senza fare lo stesso con i costi della politica, durerà davvero poco. Gli italiani sono già in paranoia, sia a Destra che a Sinistra, anche quelli che esultavano quando Berlusconi è andato via, già iniziano a piangere per i soldi che verranno portati via dall'attuale Governo plutodemocratico. Perfino i ricchi colpiti dalla patrimoniale piangeranno miseria come se fossero dei trovatelli delle favelas di Rio de Janeiro. Quella sarà una mossa veramente coraggiosa da fare, da portare avanti nonostante mille difficoltà! Ma per anche solo provare a imporre la patrimoniale, il Governo attuale deve dare il buon esempio. O almeno provarci.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

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