Inizialmente questa notizia mi ha creato qualche ambivalenza.
Da una parte Obama è uno ok, dall'altra si tratta di una chiara ingerenza americana nei nostri confronti e, nonostante il mio inesistente patriottismo, è comunque una cosa abbastanza pesante.
D'altra parte, se qualunque paese più potente di altri si sente in dovere di dare lezioni di democrazia all'Italia come un'insegnante di sostegno che allaccia il tovagliolo a un ragazzino mongoloide, è sempre colpa nostra che ci impegnamo tanto a fare la figura più barbina possibile a livello internazionale.
Confesso che avevo pensato che il nostro governo avrebbe avuto una - ridicola - reazione che avrebbe negato qualsiasi ingerenza da parte di paesi stranieri.
Questa reazione era improntata a un'autarchico e orgoglioso nazionalismo, un po' ridicolo se consideriamo che Obama ha perfettamente ragione sul tema delle intercettazioni; se non altro, almeno, indicava che il Governo può tirare fuori un po' di spina dorsale nei confronti degli altri paesi.
Invece no.
Il Governo si è trovato di fronte a un bel dilemma.
Difendere l'italico prestigio o schierarsi con gli USA, in virtù di una decennale tradizione di lecchinaggio?
Hanno scelto la seconda, anche se stavolta il culo da leccare non è repubblicano, bensì democratico.
E per dimostrare di tenere all'amicizia - non ricambiata - con gli USA, il Governo ha ridimensionato i provvedimenti del ddl sulle intercettazioni.
Niente carcere per i giornalisti indagati di codesto terribile crimine, come del resto aveva chiesto il PD. E inutile dire che Al Fanone ha subito iniziato un lungo bla bla a riguardo, cercando di giustificarsi e sostenendo che c'è stato il solito malinteso con gli USA (probabilmente causato dalla stampa comunista).
Berlusconi ha incassato il colpo e ha fatto sapere che accetta la versione soft del provvedimento, purchè vengano preservati i suoi obiettivi.
Tranquillo, Silvio, niente carcere per i pesci grossi!
Come te.
Comunque non c'è niente da fare, la vittoria di Obama è l'unica vera vittoria della Sinistra degli ultimi anni. Se continua così finisce che, nella migliore delle ipotesi, gli americani ci liberano (di nuovo!) dai fascisti come nel '43.
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