Privatizzazione o non privatizzazione dell'acqua?
I sì o i no categoriali senza se e senza ma non mi sono mai piaciuti, come non mi piacciono nemmeno le affermazioni fatte in virtù dal ragionamento dico no perchè la Destra ha detto sì e viceversa.
I diritti si guadagnano e sarei felice di togliere il diritto all'ossigeno a molta gente.
Fatto sta che le privatizzazioni vanno distinte perchè ci stanno privatizziazioni privatizzazioni e privatizzazioni all'italiana.
Vogliamo privatizzare l'acqua?
Privatizziamo e poi, dato che ci troviamo in Italia, non lamentiamoci se becchiamo quello che cerca di fare il paraculo.
Non c'è neanche bisogni di fare sforzi di fantasia per trovare i metodi più levantini e tristi per svicolare la legge e scroccare una riserva d'acqua senza pagare.
Prendiamo la mia città: Roma.
Se privatizzeremo ci ritroveremo di fronte a scene dove vedremo lunghe file di persone di fronte alle fontanelle romane. L'acqua è a pagamento, ma quella delle fontanelle è gratis, quindi vedremo la gente con le damigiane da dieci litri riempirsi d'acqua per risparmiare.
Questa è la prima possibilità, la possibilità in cui la nuova legge dimostrerà la sua bababifera inefficacia.
La seconda possibilità è quella in cui il Comune taglierà l'acqua alle fontanelle.
E così, uno dei pochi pregi della mia città (le mitiche fontanelle) andrà perso.
Per lamentele, piagnistei, insulti e querele scrivete a tanci86@fastwebnet.it. Mandate anche una mail allo studio legale Culetti&Lopuppa & sons (mail: lopuppa.culetti@libero.it) da oggi anche su Facebook!
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giovedì 18 marzo 2010
Acqua acqua e fuoco fuochino...
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NEL NOME DELL'ODIO
Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
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