Premetto che a me gli zombie veloci non piacciono.
Sono gusti, i zombi li immagino lenti, puzzolenti, stupidi e famelici. Non transigo su questo punto, poi se scoppierà l'apocalisse zombie (cosa che spesso mi auguro anche se ora lavoro in un ospedale e mi trovo quindi in uno dei luoghi a maggior rischio di contagio) e li vedremo scattanti, intelligenti, vegani e puliti, vi darò ragione.
Di certo, un film sugli zombie che li rappresenta veloci per me ha sempre un handicap. Se poi li fa superveloci e coordinati come in questo film allora si sono dati una bella zappata sui piedi.
Brad Pitt è un ex investigatore dell'ONU che si è ritirato dalla professione per poter stare vicino alla moglie e a due figlie viziate. Ed è Brad PItt, quindi è ovvio che è anche il solito figone dei miei coglioni.
Se volevano creare un personaggio che suscitasse la mia simpatia, facendolo così insopportabilmente perfetto, hanno sbagliato la mira di grosso. Non ha senso creare un personaggio maschile così, dato che ti attiri l'odio di tutto il pubblico maschile eterosessuale. E non serve crearlo così perfetto per un pubblico omosessuale e femminile, perchè parliamo di Brad Pitt, quindi sarebbe piaciuto a una ricca fetta di quel target anche se avesse fatto il netturbino nazista che gode solo se si fa cacare sul petto.
Dicevamo, Brad Pitt e la sua famiglia del cazzo si trovano nel mezo di un'apocalisse zombie.
Si salva, non si capisce un cazzo, ma si salva. Un vecchio collega lo preleva, lo separa dalla famiglia.
Dubbi dell'eroe perchè è combattuto fra lo scegliere se stare accanto a moglie frigida e figlie rompicoglioni o salvare il mondo.
Decide a malincuore di salvare il mondo, si terrà in contatto con la moglie frigida.
Niente sveltina d'addio.
SPOILER, che secondo me potete anche leggere, perchè la trama è una cagata e assolutamente prevedibile, ma io mica vi voglio condizionare eh.
Vanno in India, il genio della biochimica che lo doveva aiutare a salvare il mondo muore come un pirla, passano a salutare dei soldati che moriranno subito, vanno in Israele, che scoprono aver costruito un muro antizombie perchè dopo la Shoa sono paranoici, ma si sono dimenticati di sorvegliarlo e avevano pensato a tutto proprio tutto, ma non a dei cazzo di zombi che non solo sono veloci, ma sono anche in grado di costruire una piramide umana di 50 metri per scavalcare il muro (ok, nessuno si aspettava che lo sapessero fare, ma porca troia, mettetecele due guardie a sorvegliare il muro perchè OVVIAMENTE l'unico stronzo che riesce ad accorgersi che stavano scavalcando il muro è stato sempre Brad Pitt).
Sono passati 30 minuti di film e 4-5 giorni di tempo all'interno della catena temporale e sono già morte 3 miliardi di persone suppergiù.
Brad Pitt si salva insieme a una soldatessa, che ovviamente non tromba perchè è troppo perfetto per tradire la moglie frigida che lo crede morto.
Incontra Favino, che però non è fico quanto lui e alla fine, da solo, con una breve illuminazione alla Dr. House, scopre il modo per fottere gli zombie.
Fine, al massimo due filmatini di repertorio per mostrare la rivincita degli umani.
Potevano fare dei bei 30 minuti di controoffensiva degli umani che facevano il culo in tutto il mondo agli zombie, una spacconata alla Indipendence Day, che se non altro dava un po' di sana azione al film e dava pure l'idea che non debba fare tutto, ma proprio tutto Brad Pitt.
Invece no.
FINE DELLO SPOILER
Questo film è una vera merda.
Non trasmette niente, se non un paio di messaggini politici semiimpegnati fuori contesto e forzati.
Una volta tanto noi italiani non avevamo stravolto il titolo originale, lasciando World War Z. Abbiamo fatto male. Non è la guerra mondiale contro gli zombie, è la guerra di Brad-sonotroppofico-Pitt contro gli zombie. Gli umani sono degli spettatori nello stesso modo in cui io ho visto questa cagate di film, fa tutto lui. E non muore nemmeno.
La stronzata degli zombie iperveloci non solo è qualcosa che va contro l'immaginario comune e il mio modo di vederli, ma è anche una scelta visivamente stupida, perchè in quel modo non si capisce un cazzo e le scene d'azione sono troppo frenetiche per essere godute appieno. Il tutto ben si coniuga con una moda ormai tragicamente assodata che consiste nel rendere il plot di un film così frenetico che, in pochi minuti di visione succede di tutto.
Voto 4/10
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NEL NOME DELL'ODIO
Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
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