Tanto per essere controcorrente parlerò di scuola quando a nessuno gliene fotte più niente, dato che i nostri validissimi italici studenti stanno già liberando i neuroni impiegati durante l'anno scolastico a suon di canne.
Molti dovranno riattivarli con ricco sforzo a settembre perché hanno ancora la maturità da affrontare; altri si iscriveranno all'Università e una bella fetta di loro lo fa perché ancora non sa cosa cazzo fare nella vita; altri fanno parte di quell'insignificante percentuale di bocciati alla maturità; ci sarà anche qualcuno che, dopo le superiori, non ne vorrà più sapere di studiare e farà altro.
La mia stima più grande va a loro (e a quelli che studieranno VERAMENTE all'Università, ovviamente!).
Lunga vita a chi è abbastanza onesto con se stesso da dire di non essere fatto per studiare.
Chi fa così ha qualche possibilità di trovarsi qualche lavoro che se non altro darà la soddisfazione di un compenso guadagnato con le proprie mani.
Chi fa così se la godrà per un paio d'anni dopo la scuola...dopodichè arriveranno le rogne, dato che oltre una certa età sei scartato se non hai un titolo che valga più delle superiori.
Rispetto e ammiro comunque la loro scelta.
Torniamo all'argomento scuola.
Il problema della scuola è che ne parlano tutti.
Ne parlano gli studenti, la maggior parte dei quali non capiscono un cazzo. Una volta citavano gli intellettuali del '68, ora sono passati a Dragonball.
Ne parlano i genitori, quei consorzi di madri apprensive che si meravigliano quando il figlio - la nuova speranza per la Psiconeurologia Applicata a sentir loro - è beccato in classe quando si sta fumando la cartina Geografica dell'Europa.
Ne parlano i politici che la gestiscono dall'alto, i quali con la scuola non c'entrano un cazzo, dato che la maggior parte di loro ha una preparazione da quinta elementare.
Ed ecco qui che incappo in un sito che cerca di convincerci su quanto è brutto bocciare a scuola.
Ovviamente il sito ha una provenienza per niente di parte (Studenti.it).
E sostiene questa vecchia affermazione dell'OCSE, secondo la quale è inutile e costoso bocciare.
Costoso, mi piacerebbe sottolineare, perché anche l'OCSE è un ente leggermente di parte. È ovvio che una scelta che comporta dei costi troppo elevati è sbagliata da un ottica puramente economica. Peccato che con la cultura la logica economica - validissima in quasi tutti gli altri campi eh! - non ci azzecca un cazzo.
Non parliamo poi di quanto sia ipocrita fare a noi italiani un discorso simile. Bocciare ha un costo inutile?
E secondo voi quanto è inutile il costo della promozione comprata nelle migliaia di scuole private italiane, laiche o religiose che siano?
Se dovessimo valutare i costi della cultura in termini puramente economici dovremmo abbattere le Università e quasi tutti gli Enti di Ricerca!
Altro punto da ridere.
Bocciare è inutile perché solo il 2-3% di coloro che ripetono l'anno ne trae beneficio.
GRAZIE AL CAZZO!
Mica hanno detto che anche le percentuali di bocciatura sono molto basse o comunque sono ben più basse rispetto alle bocciature che andrebbero fatte e alle percentuali di bocciatura di una volta.
Solo una minuscola parte degli studenti delle scuole viene bocciata.
È un discorso ingiusto per 2 motivi.
Il primo è semplice: si permette a molte persone che non meriterebbero di andare avanti di continuare
Ovviamente i livelli di bocciatura non sono uguali in tutte le scuole. Ci sta sempre la scuola con una politica più ferrea, che magari un anno decide di bocciare l'astronomica cifra di 5 studenti. Quei 5 studenti non solo dovranno ripetere l'anno, ma sanno che fanno parte di una categoria di sfigati. Un discorso è essere bocciato quando la bocciatura è una cosa comune, un altro par di maniche è quando sei l'unico stronzo che si fa bocciare e tutti i tuoi amici vanno avanti perché nelle rispettive scuole e classi promuovono cani e porci.
Nelle nostre scuole si boccia poco. Le rare volte in cui uno studente viene bocciato è perché hanno fatto di tutto per promuoverlo, ma non ce l'hanno fatta. In genere chi è bocciato è lo scarto dello scarto, a meno che non ci siano un paio di professori (uno in genere non basta) che abbiano avuto un crisi psicotica e abbiano deciso di perseguitarlo. Cosa che del resto è possibile, ma piuttosto rara.
È naturale che solo il 2-3% dei bocciati tragga giovamento dalla bocciatura.
Non perché la bocciatura è un metodo sbagliato che svilisce lo studente, tanto per seguire la dicitura del pedagogo dei miei coglioni o della madre isterica apprensiva.
La maggior parte degli studenti bocciati non trae giovamento perché il 97-98% degli studenti bocciati è talmente stupido o non interessato allo studio da essere irrecuperabile.
Quel 2-3% di studenti che dopo la bocciatura migliora il rendimento ce la fa perché la bocciatura ha compiuto un miracolo o perché i professori avevano avuto quel raro caso di psicosi sopra accennato.
Il fatto che il 97-98% degli studenti che viene bocciato poi non migliori ( parliamo del 97-98% di una percentuale infima su tutti gli studenti comunque) significa una semplice cinica verità: queste persone non perderanno tempo con gli studi perché non sono fatti per loro.
Che dovrebbero veramente preoccupare non sono questi, consistono in quell'indefinito sommerso di studenti che superano l'esame a suon di bigliettini, di quelli che passano con il 60 regalato, ma continuano con l'Università, che abbandoneranno puntualmente dopo 3 esamini dati in 1-2.
Quelli sono costi inutili, quelli sono i danni.
E cosa propongono i politici?
Abolire l'esame alle medie.
Si sa, con le medie non vai da nessuna, parte, tanto vale abolire l'esame.
E allora sei idiota!
Innanzitutto le medie sono il punto più dolente del nostro sistema scolastico, se stiamo così è proprio perché non scremano abbastanza, perché fallisce nell'essere una scuola intermedia dove i ragazzini valuteranno quale percorso seguire, se scientifico, classico o professionale.
E non mi dite che questa è un'impostazione vecchia e che la scuola superiore non è predittiva del nostro percorso universitario perché non è così: chi si diploma all'Alberghiero e va Ingegneria, non sarà mai allo stesso livello del collega che viene dallo Scientifico.
E cosa vogliono fare questi?
Abolire gli esami e rendere il filtro fra le medie e il liceo ancora più scadente!
Così avremo un boom di iscrizioni al Classico e lo Scientifico.
Migliaia di ragazzini analfabeti che non sanno un cazzo nè di Greco nè di Matematica, ma che ci vanno lo stesso perché mamma gli ha detto che se non hai il pezzo di carta non sei nessuno (viene da sè che si iscriveranno all'Università senza aver risolto le proprie crisi irrisolte col congiuntivo ovviamente!).
E nel frattempo gli scarti andranno tutti agli Istituti tecnici, dove i professori inizieranno a girare con la pistola. Un solo colpo in canna.
Per loro.
Follia completa.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Nessun commento:
Posta un commento