Partiamo dall'ipotetico scenario in cui questi criteri sono precisi e comprendono - nella migliore delle ipotesi - la copiatura integrale e non mediata di interi contenuti. Questa è una cosa che mi potrebbe anche andare benino. Su internet trovo vagonate di post e articoli che non sono altro che un triste copia incolla, anche su siti secondo me altamente sopravvalutati. Certo, qualunque ragazzino in un paese democratico e civile dovrebbe avere il diritto di scrivere copiando frasi su frasi da Beppe Grillo. Del resto in questa maniera perderemmo una marea di siti gestiti da mezze seghe senza fantasia e spirito critico che si considerano blogger solo perchè hanno un pc e una connessione decente. E sarebbe molto bello.
Molto probabilmente questi blogger senza talento dovrebbero mettersi il cuore in pace e sfogarsi su quello che molti di loro odiano e si rifiutano di usare perchè è un sito troppo commerciale, ovvero facebook. Non penso che questo discorso sul copyright si potrebbe applicare lì.
Primo perchè tutto quello che scrivi su fb è automaticamente sua proprietà intellettuale, secondo perchè una paesino insignificante come il nostro ci pensa due volte prima di intralciare gli affari di una multinazionale come quella.
Secondo scenario. Un contenuto viene definito come violazione alla privacy secondo criteri poco definiti e a maglie larghe.
Questo sarebbe un problema. Cosa è violazione di copyright?
La semplice citazione?
Arriverebbero fino al punto di oscurare un intero sito che ha menzionato uno stralcio, per esempio dell'articolo 33 della Costituzione.
Altro elemento: basta che l'articolo sia sostanzialmente uguale a quello di un altro. A quel punto vedo un bel problemino: è alquanto difficile scrivere qualcosa di completamente originale anche perchè anche quando è tutta farina del tuo sacco, magari per coincidenza è stata pensata anche da un'altro tizio. Sai quante volte mi è capitato di leggere nero su bianco cose alle quali avevo già pensato anche io?
Queste due casi dei criteri a maglie larghe sono effettivamente un po' troppo pessimistici, non credo che l'Italia sia arrivata a livelli di dittorialità simili. Ma mai dire mai.
Riassumendo direi che questa è una di quelle notizie che vanno ancora soppesate: se sarà come il primo caso non sarà un grave danno, se sarà come il secondo la vedo molto dura. In ogni caso mi sembra naturale che leggi simili arrivino proprio in mezzo all'estate, quando la maggior parte della gente non ha la minima intenzione di documentarsi o darsi da fare. Vorrei far notare che già hanno provato in passato a rifilarci una simile fregatura, ma che evidentemente hanno fallito e hanno aspettato di ripassare a giugno-luglio per l'appunto.
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