Ho l'influenza.
Praticamente prendersi l'influenza suina è l'unico modo per permettersi un po' di riposo ora che ci sta Brunetta.
Mi sono ritrovato a bramare il vicodin di dr. House, con conseguente disintossicazione e trombata premio con la Cuddy come nell'ultima puntata che ho visto.
Per fortuna, ora che sto di nuovo a casa, sto un po' meglio dopo aver fatto la geniale scelta di passare il fine settimana in campagna, con temperature improponibili. E coi miei.
Questo significa che mio padre - solo dopo dopo ore e ore passate dilaniato da tosse, febbre e torcicollo - ha realizzato
per caso stai male?
Non mi interessa sapere se era caustico o aveva dimenticato di avere un primogenito, fatto sta che il mio vaffanculo è stato potente e liberatorio, anche se detto con un filo di voce.
Molto empatico il commento di mio fratello se muori mi passi la tua giacca di pelle lunga?
La mia allegra influenza ha seguito con un piacevole combinazione fra brividi di freddo e allucinazioni.
Ho visto la Madonna e solo quando mi ha detto che Vasco Rossi è un bravo cantante e Casini un politico con le palle mi sono reso conto che iniziavo a delirare.
Per il resto mi dispiace solo di non aver sentito neanche una battuta o un discorso infervorato di Berlusconi. Per come sto forse mi sarei messo addirittura a ridere
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Padre, ho peccato: seguo questo blog!
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NEL NOME DELL'ODIO
Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
1 commento:
Molto molto geniale l'idea del vaffanculo,tuttavia,avevi ragione,dopo giorni di influenza,sono in quel momento tuo padre,si era reso conto che stavi male...
Comunque auguro anche a tuo fratello di avere quella giacca lunga....Tanto gli piace da desiderare che morissi...
by rita...
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