Al Ministero della Difesa sono molto preoccupati perché dei reparti in Afghanistan usano come stemma una palma che ricorda l’emblema dell’Africa Korps. Gli alti quadri non vogliono dare certo l'impressione di un richiamo al nazismo. Parisi, allarmatissimo, dice che compieranno delle indagini per scoprire la provenienza delle jeep con questi terribili simboli. Neanche si trattasse di un reparto che ha stuprato un intero villaggio.
Ora bisogna dire che l’idea di mettere una palma in un’unità che opera in un territorio prevalentemente roccioso è un po’ una vaccata, dato che le palme sono rare in quella zona, è il solito stereotipo che uno applica un paese straniero, come dire “Sono sicuro che questi afgani mangiano un sacco di cous cous e kebab”.
Ok, è molto riduttivo e impreciso, ma oltre a questo fatto, che c’è di male?!
Che ne sanno i burocrati del Ministero della difesa, coi grassi culoni che poggiano sulle poltrone di come se la passano i soldati laggiù? Certo, quando si sta sotto il climatizzatore e con un bel bicchierone di acqua ghiacciata si è tanto bravi a fare i moralisti!
Primo: non tutti i soldati dell’Afrika Korps erano nazisti o fascisti, erano soldati che facevano il loro lavoro, non stiamo parlando di un corpo di invasati come le SS o le Camicie nere.Per esempio, Rommel, comandante dell’Afrika Korps fu coinvolto nella congiura dell’attentato contro Hitler e per questo costretto al suicidio.
Secondo.
Quando uno sta in un paese straniero, al caldo di giorno, al freddo di notte, rischia di morire e non vede una donna da mesi, ha diritto di fare quello che cazzo gli pare, nei limiti dell’umanità. E accettare di far parte di un reparto contrassegnato da un certo simbolo (oltretutto fa parte della prassi sul campo, per distinguere un’unità dall’altra e avere un minimo di senso di appartenenza) non fa male a nessuno! E’ lo stesso discorso che venne fatto qualche mese fa su dei soldati tedeschi che si erano fatti fotografare davanti a una pila di teschi. Ok, è macabro e di cattivo gusto, ma non hanno fatto male a nessuno. Usare simboli particolari, scherzare con la morte e richiamarsi a qualche immagine del passato è un modo per esorcizzare la paura ed è un loro diritto.
Terzo.
E’ ipocrisia pura rompere le palle ai soldati perché usano un certo simbolo. Se ce ne sono, dovrebbero condannare soldati che compiono atti di violenza o uccidono a sangue freddo e queste sono cose che possono essere compiute sia quando sei rappresentato da un simbolo che richiama il nazismo, sia quando rappresenti uno stato democratico e civile.
Perchè la guerra è guerra, se sganci tre tonnellate di napalm su un villaggio di pastori non cambia molto se sull'ala del tuo aereo c'è una svastica o la bandiera della pace.
Neanche se c'è l'omino della pubblicità dei marshmallow, con quei soffici e dolci gnocchi di lichene. Il napalm resta napalm.
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