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mercoledì 27 febbraio 2008
Samurai, Geishe e Toyota.
Quando uno pensa alla deplorevole situazione italiana cerca di consolarsi pensando che l’Italia, paese di santi, paesi e navigatori, sia una nazione di sfigati perché si è ritrovata a vivere eventi storici e culturali unici che ne hanno fatto il paese arretrato che è oggi.
Ma ahimè, non è così.
Prendiamo la nostra principale sfiga: il clero cattolico.
Cambia il nome, cambia il saio, cambia la lingua, ma pure altrove hanno avuto i loro chierici bastardi.
Prima dell’arrivo dei gesuiti nel 1580, le religioni principali in Giappone erano lo shintoismo e il culto del Buddha Amida tra gli alti ceti sociali, affiancato dal Buddismo Zen, il quale aveva riscosso gran successo tra il ceto guerriero giapponese in seguito alla sua presa al potere in epoca Kamakura dal 1185.
In questo caso i buddisti non erano i simpatici pelatoni flemmatici, innocui e aperti di idee che siamo abituati a conoscere.
I monaci buddisti avevano ricchissimi possedimenti terrieri per i quali non dovevano pagare tasse, la loro sede centrale – sul monte Hiei – si trovava vicino alla capitale Kioto, città dell’imperatore giapponese e in guerra potevano mobilitare eserciti di agguerriti monaci buddisti, ben armati e motivati. Erano quindi ricchissimi, non pagavano le tasse e, grazie ai loro eserciti e alla posizione strategica tenevano per le palle l’imperatore del Giappone e tutti i signori della guerra.
Uguale all’Italia.
Tutte le strutture affiliate al clero fanno soldi a palate e non pagano le tasse e lo Stato Pontificio – uno Stato a tutti gli effetti – si trova a Roma. Uno dirà: ma noi non abbiamo i monaci guerrieri!
Ora non più, almeno quelli sono spariti in Italia, ma prima c’erano: i templari, i cavalieri di Malta e i cavalieri teutonici non erano altro che monaci (con tanto di voto di castità, umiltà e povertà) con la licenza di uccidere.
Ecco un piccolo aneddoto:
Giappone – Periodo Nara – Disputa per il potere.
Nel 749 sali’ al trono l’imperatrice Koken, in breve tempo, nel 758 decise di abdicare per poi ritirarsi a vita privata.
Conobbe un monaco il cui nome era Dokyo, nel quale ella ripose grande fiducia, avendolo ritenuto responsabile della sua guarigione da una data malattia. Tale fiducia la indusse a concedere al monaco un gran numero di privilegi, tanto che, tale era il potere del monaco che nel 764 fu necessario un intervento militare contro di lui. Il monaco riusci’ a sventare l’attacco e a convincere l’ex imperatrice a tornare sul trono, che in seguito conferi’ altre alte cariche al monaco Dokyo.
Il potere buddista si era cosi’ ramificato a corte che il monaco pretese di essere nominato imperatore ma le sue ambizioni finiro con la morte di Koken nel 770.
La vicenda fece riflettere la corte e la spinse a prendere alcuni provvedimenti tra cui migliorare i rapporti di equilibrio con il buddismo e mostrare interesse per una filosofia laica ( confucianesimo).
L’imperatore Kanmu decise di allontanare la corte dai grandi templi cambiando cosi’ la capitale dell’impero, da Nara a Nagaoka e in seguito a Heankyo ( Kyoto).
Venne inoltre proibita la costruzione di templi buddisti all’interno della capitale per permettere alla corte di esercitare un potere più efficace.
Era il IX secolo.
La situazione rimase invariata fino alla guerra civile giapponese (XVI-XVII secolo).
Oda Nobunaga si era rotto i coglioni di questi buddisti e accolse i gesuiti portoghesi, accordandosi con loro. I gesuiti gli avrebbero venduto le armi da fuoco e avrebbero fatto da tramite per i commerci con la seta cinese, ottenendo in cambio il permesso di costruire chiese e missioni. In questo modo Nobunaga ottenne gli archibugi e i finanziamenti necessari per rompere finalmente il culo ai buddisti, scatenando una guerra che raggiunge il culmine nell’assalto al monte sacro Hiei, assalto nel quale Nobunaga uccide chiunque gli si opponga, armato o non (che uomo!).
Come se noi italiani dichiarassimo guerra allo Stato Pontificio. Per carità, Roma è stata attaccata una decina di volte almeno da quasi tutti gli Stati europei, esasperati da quanto i vari papi rompevano i coglioni. Pure noi italiani l’abbiamo attaccata e l’abbiamo pure conquistata nel 1870.
Poi però abbiamo avuto la bella idea di ricostituire lo Stato Pontificio e di darle pure una percentuale degli introiti statali come risarcimento. E questa puttanata, solo noi italiani siamo riusciti a farla.
Il suo successore Toyotomi Hideyoshi, invece, odiava i cristiani che iniziavano ad acquisire potere e decise di cacciarli dall’isola e perseguitarli.
Riassumendo: Nubunaga si era alleato con i gesuiti per inculare i buddisti, Hideyoshi, una volta sconfitti i buddisti si era inculato i gesuiti.
Grandi!
L’Italia ha perso una guerra mondiale.
Il Giappone pure, senza contare il fatto che si sono pure beccati pure due bombe atomiche.
Il Giappone del dopo-guerra è ripartito alla grande e ora è una nazione industrializzata e ricchissima. L’Italia, se escludiamo il boom economico degli anni ‘60, no. Perché?Ci sono tanti motivi, uno l’ho spiegato sopra. I giapponesi sono riusciti a liberarsi di tutti questi baciapile quattrocento anni fa. Noi ancora ce li abbiamo fra le palle.
domenica 24 febbraio 2008
Cretine e pedofili.
Del resto, avevo paura di perdere due ore di vita appresso a una cosa così idiota, nonché finanziarla!
Di fronte a quelle immagini scontate, accompagnate da una sceneggiatura insulsa e banale, il tempo sarebbe passato troppo lentamente per essere sopportato dal mio povero organismo. Sarei stato così disperato da spingermi a pomiciare con la ragazza che mi ci aveva portato, forse sarebbe andato bene anche un vicino maschio e sconosciuto, pur di perdere qualche nocivo fotogramma di quella merda.
Per fortuna, avevo di meglio da fare.
Un trailer e la trama scritta su wikipedia dicono già abbastanza di quanto può essere schifoso un film, non c’è bisogno di sprecare soldi e di torturare i propri neuroni per capirlo. Passiamo a quello che, per comodità esplicativa, chiameremo “film”.
Questo film è un film che ha senso per un solo genere di pubblico.
Si parla di ragazzine dai 12 ai 14 anni che ancora non capiscono una mazza della vita, possibilmente bruttine e complessate. Avendo a che fare con dei coetanei non spesso interessanti si devono rifugiare in qualche “film” o libro idiota. Come questo per l’appunto.
Si spera che queste stesse ragazzine riescano a diventare un po’ più sveglie in seguito, magari qualcuna è pure più precoce. Qualcuna supererà quest’inevitabile fase della vita, qualcuna ci resterà più a lungo, iniziando a capire più tardi come funziona la vita.
Quando hai 13 anni è normale che tu voglia vedere un film con una storia d’amore, perché a quell’età le ragazze ancora non ce li hanno fidanzati che si possano considerare tali o se ce li hanno, sono dei coetanei con il latte alla bocca (a parità d’età meno maturi). Certo, le ragazze un po’ più sveglie (leggasi troie) a quell’età riescono ad avere delle storie d’amore (o meglio sesso) più consistenti.
Quello che mi chiedo è: perché la gente continua a vedere questo film di merda anche dopo che ha superato i 12-14 anni??
Perché questo film, non solo ha degli attori che sanno a malapena l’italiano e recitano come dei bonsai, non solo ha la solita stupida sceneggiatura che sembra scritta da un ragazzino di 10 anni. No, ha anche un intreccio banale, insipido insulso.
Perché diciamolo, che c’è di strano in una ragazzina di 17 anni che si mette con un trentenne? Ne conosco decine di ragazze che nella vita reale fanno così! Le ragazze si mettono quasi sempre con quelli più grandi di loro, c’è bisogno di un film per capirlo? Perché una diciassettenne deve perdersi due ore di vita e milioni di neuroni per vedersi questo film di merda quando potrebbe comodamente andarsene in discoteca tutta acchittata e rimorchiare, per l’appunto, un trentenne?
Una tredicenne non lo può fare questa cosa, forse qualcuna lo vorrebbe, ma nessun trentenne sano di mente ci starebbe, perché se lo beccassero si dovrebbe fare giustamente qualche bell’annetto. Ma una diciassettenne potrebbe farlo, potrebbe vivere quello che vede al cinema e in più ottenere tutta la parte riservata ai minori.
Io capisco che la gente vada a vedere Harry Potter, qualche film di fantascienza o qualche film strapieno di americanate e vaccate: lo fanno perché vogliono evadere dalla realtà nella quale vivono; capisco che una tredicenne veda questo film, perché ancora non capisce una mazza della vita e perché sono cose che prima di qualche anno non potrà vivere.
Ma perché le ragazze sopra i 14 anni vogliono vedere questa merda? Perché butti preziosi euro per vedere una cosa che puoi avere dal vivo?
Se vogliono la loro storia d’amore cercassero di trovarsela nella vita reale, invece di perdere tempo guardando le storie d’amore degli altri! Le storie nei film finiscono bene e le loro no? E allora cercassero di migliorare la loro vita, cercassero qualcuno che le faccia star bene veramente, la smettano di farsi pippe mentali per storie così banali, ma piene di zucchero da far vomitare anche un orsetto del cuore!
Se proprio ci tengono tanto a guardare altre due che trombano si affittassero un film porno, che ci sono titoli che probabilmente hanno una sceneggiatura e una trama migliore!
Del resto, date le sue abilità artistiche, uno non può fare a meno di pensare che la Quattrociocche stava molto meglio in un film porno!
venerdì 22 febbraio 2008
Il nuovo inno del P.D.L.
Meno male che Silvio c'è fa così cacare come canzone, che è stata dichiarata anti-costituzionale. L'inno verrà pertanto cambiato con I'm an ass-hole, canzone più orecchiabile e che non tradisce l'ideologia politica del nuovo partito popolare.
Se non capite l'inglese attaccatevi.
mercoledì 20 febbraio 2008
La terra degli arcobaleni
Tre mesi nell'arco di una vita non sono molti,sono un lampo,una scintilla, che non ti lascia nemmeno il tempo di renderti conto di quello che hai fatto,di cosa è successo,di come il mondo sta cambiando attorno a te...Tre mesi vissuti da solo con amici in una terra straniera,d'altro canto,ti aprono la mente,ti rendono più duttile,schiariscono i tuoi orizzonti di vita e danno un tocco di fascino in più al percorso di vita che stai seguendo...Soprattutto in un paese bello (e umido) come l'Irlanda...Il ritorno non mi ha solo lasciato la nostalgia tipica di chi per 3 mesi ha avuto una bellissima esperienza in un paese straniero,ma anche diversi quesiti insoluti...
Perchè in Irlanda se ordini una “Pepperoni Pizza” ti portano la pizza con il salame?
Perchè le sigarette cambiano di prezzo a seconda del negozio in cui le vai a comprare??
Perchè in Irlanda per trovare lavoro basta essere in grado di parlare due parole d'inglese,mentre qui con due lauree si può al massimo aspirare a fare il commesso alla Upim?
Perchè a Cork la gente va in giro in maglietta a metà settembre,con una temperatura di 16°C,mentre a metà dicembre con 12°C (cazzo che cambiamento!) girano in felpa e giacca invernale?Che cazzo di sbalzo climatico c'è tra 16 e 12 gradi, me lo spiegate?
Perchè all'estero tutti conoscono le canzoni di Tiziano Ferro,Eros Ramazzotti e Umberto Tozzi (cioè,un altro po' manco lo conosco io) però Dante Alighieri non hanno idea di chi sia?
Perchè il 70% delle pubblicità irlandesi in tv verte sul consumo di alcolici vari e poi se ti beccano con una birra in mano per strada ti fanno 675 euro di multa?
Esiste il Sole in Irlanda? Se qualcuno ne avesse tracce mi mandi una mail, o mi chiami per telefono, la ricompensa sarà generosa.
Perchè il pane in cassetta scade dopo 3 giorni e il latte fresco dopo 10?
Perchè nei negozi invece di “Hai bisogno di qualcosa?” ti chiedono “Are you ok?” come se fossi appena uscito da una rissa?
Perchè la polizia gira senza pistola? E' il paese dei balocchi?La delinquenza va in vacanza?
Perchè quando scoprono che sei italiano dicono tutti porcate del tipo "Amore Italia" , "parmigiani di melanzani", "vita bella" "mafia" ? Come se io a un irlandese a Via del Corso gli dicessi "Bella Irlanda" ,"risse" ,"Guinness", "umidità" come prodotti tipici irlandesi?
domenica 17 febbraio 2008
Le puttane innamorate puttane restano.
Spesso, quando si parla di piccoli o grandi personaggi che fanno una cazzata, sento dire che, in fondo, loro avevano buone intenzioni. E io mi dico sempre: STI’ CAZZI!
Bush vuole un mondo democratico e libero (o almeno lo dice). Hitler voleva una razza perfetta che creasse un mondo giusto e avanzato. Bin Laden vuole un mondo senza gli idioti come Bush.Vanno santificati?
Visto il bordello che hanno combinato direi di no. Hanno fatto un sacco di porcate con le migliori intenzioni del mondo (un mondo libero, un mondo perfetto, un mondo senza Bush), ma resta il fatto che hanno fatto un sacco di porcate. E io, quelli che fanno cose simili, non posso che condannarli.
Le intenzioni buone da sole non contano un cazzo! Bisogna trovare un modo intelligente per ottenerle, possibilmente facendo il minor numero di casini possibile!
Anche perché le buone intenzioni sono l’alibi perfetto dei pezzi merda, guarda caso i tre stronzi che ho menzionato questo sono: dei pezzi di merda! Uno fa un casino pazzesco, cerca di ottenere una cosa nella maniera più spregiudicata possibile perché è la cosa più giusta che ci sia e finisce che rovina la vita agli altri, che magari fa qualche cazzata e ingigantisce il casino in nome del suo bell’ideale o stupido sogno.
Gli ideali vanno seguiti, vanno cercati, ma non tutti se li meritano, è una ricerca che andrebbe preclusa agli idioti e ai figli di puttana. La ragazzina che vede quella porcata di Troy, vede quella checca di Paride e quella vacca di Elena che scatenano una guerra per farsi una trombata. E ora diranno che Agamennone la guerra l’avrebbe dichiarata lo stesso, ma questa è una stronzata perché i due piccioncini gli hanno fornito il casus belli e se si stavano fermi, Agamennone non avrebbe avuto il pretesto per dichiarare guerra.
Oppure pensate a Ginevra.
La Tavola Rotonda andava alla grande, le guerre erano finite, Camelot era prospera e lei che fa? Si mette a fare la scema con Lancillotto, divide i cavalieri, distrae Merlino dalle trame di Morgana e manda a puttane tutto quanto!
E ora arriverà l’obiezione da tredicenne della serie “Cioè, ma l’ha fatto per amore!” e io che mi ritrovo costretto a piantare un immaginario bisturi nell’immaginaria carotide dell’immaginaria tredicenne che mi ha fatto incazzare.
STI’ CAZZI DELL’AMORE!
Perché una donna deve mandare a puttane le sorti di un regno intero perché è una moglie insoddisfatta? Si attacchi! O almeno si trovi un amante e se lo scopi in segreto assoluto. Perché Elena doveva farsi la fuga romantica con Paride? In nome dell’amore!
In nome dell’amore un cazzo, bastava vedersi con lui una volta al mese, farsi dare due colpi e aspettarne il ritorno!
E non mi venite a dire che Hitler va condannato e loro no, perché è la stessa cosa, entrambi, in nome di un ideale campato per aria, se ne sono fottuti allegramente del destino di un popolo e in nome di questo hanno fatto quello che cazzo gli pareva.
Dobbiamo giustificare una troia che scappa con l’insegnante di salsa, lasciando marito e figli in nome dell’amore? Dobbiamo essere indulgente verso un pezzo di merda che ha una doppia vita con due mogli e due famiglie perché le ama entrambe? Dobbiamo perdonare un bastardo che stupra una ragazzina cretina perché dice che si amano? Io non credo proprio.
giovedì 14 febbraio 2008
Buon san Valentino a tutti!
mercoledì 13 febbraio 2008
Pensi che tutti gli uomini abbiano il diritto alla vita? NO!
Una donna di 39 anni ha deciso di abortire. Non è sposata e il figlio sarebbe nato senza padre, il figlio avrebbe avuto un’alta probabilità di nascere malformato, una situazione a dir poco insostenibile. La donna aveva presentato anche un certificato psichiatrico che sosteneva che ne andava della sua salute mentale in una situazione simile. Come se ci volesse un certificato per capirlo.
Una volta finita l’operazione, la polizia ha fatto irruzione nell’ospedale, ha interrogato la donna e portato in caserma il feto, per fare accertamenti. Io non studio legge, ma credo che questa donna dovrebbe denunciare i responsabili, portare in tribunale almeno il questore ritardato o chi di dovere responsabile di questo obbrobrio. I capi d’accusa, a occhio e croce, sarebbero
- Violazione della privacy. Una donna appena uscita da un’esperienza non certo piacevole è costretta a subire un interrogatorio sull’avvenuto, come se fosse andata a fare la spesa e come se fosse colpevole di qualcosa.
- Danni morali. Leggi sopra.
- Violazione di struttura pubblica. Fare irruzione in un ospedale, come se si trattasse di una bisca clandestina, rischiando di ostacolare le attività al suo interno.
- Uso irresponsabile di servizio pubblico. La polizia è al servizio dei cittadini. Non di qualche baciapile ritardato che grida all’omicidio quando una povera donna è costretta a fare l’aborto. Hanno deviato una pattuglia della polizia per fare qualcosa di così idiota e privando la città di un suo intervento in caso fosse successo qualcosa di veramente importante
E’ finita? Non credo.
Forse mi sbaglio sulle accuse che meritano gli interessati, ripeto che non studio Giurisprudenza, ma una cosa la so di sicuro.
L’aborto in Italia è legale!
E, anche se, molto probabilmente, presto verrà messo fuori legge dagli idioti che vanno appresso al papa, in questo preciso istante non è così!
Quindi, anche se quegli idioti dei baciapile ritengono ingiusta una legge come quella sull’aborto, ancora non hanno il diritto di rompere le palle perché per ora, questa legge è ancora in vigore, prova del fatto che, da questo punto di vista, viviamo ancora in un paese libero. Per ora…
lunedì 11 febbraio 2008
Un Bot rivoluzionario.
Questa inutile imitazione mal riuscita di un motore di ricerca, il cui unico scopo socialmente utile è quello di venire insultata a freddo da chi chatta quando ha avuto una giornata no. Qualcuno la insulta, qualcuno si diverte a sovraccaricarla di messaci per farla impallare, qualcuno, quando ha seriamente voglia di perdere tempo, la usa addirittura come motore di ricerca.
Mobilitiamoci per permettere la creazione di un contatto VERAMENTE utile.
PORCHETTA82@LIVE.IT
Magari nemmeno questa serve a niente, ma, anche se in realtà non esiste, fa sempre piacere avere fra i contatti una con un indirizzo e una foto così!
giovedì 7 febbraio 2008
Poverino, l'ha fatto per amore!
Non so se è successo perché l’avvocato difensore era un paraculo o se è perché il giudice era un idiota. Un 34enne condannato per stupro di una 13enne ha ricevuto una diminuzione della condanna perché “era innamorato”.
Bella cosa lo stupro d’amore, è come dire leghista intellettuale, come dire guerra democratica o bomba intelligente o conservatore-liberale!
Uno commette un crimine, ma lo perdoniamo, lo ha fatto per amore!
Mettiamo in chiaro delle cose.
Innanzitutto non esiste uno strumento scientifico e affidabile che ti dica se uno è innamorato o meno, questa è una cosa della quale non ci siamo resi conto ed evidentemente non è solo un problema delle ragazzine che abboccano quando uno si gioca il jolly per trombarsele dicendo “ti amo”. Se uno dice che è innamorato di una persona, non significa necessariamente che lo è!
Secondo.
La gente deve capire che la legge è una cosa, l’etica è un’altra, non sono cose che vanno sempre d’accordo, mettetevelo in testa, un criminale noi lo possiamo comprendere, lo possiamo giustificare, lo possiamo pure perdonare, ma se gli danno 20 anni 20 anni sono!
Se uno di 30 anni va a letto con una 15enne umanamente è un paraculo, ma legalmente è un pedofilo. E se la persona ha 34 anni e la ragazzina ne ha 13 e per di più non sono andati a letto, lui l’ha stuprata, allora –secondo me – andrebbe condannato anche come uomo, non solo come criminale.
Ma che ci volete fare, noi siamo in Italia, la cattolica, sentimentalista Italia.
Questa idiozia è frutto della cultura perversa e idiota di questa società dove le merde come i vari papi e i numerosi Federico Moccia del momeno hanno diritto all’ossigeno.
In quanto cattolici ritardati, gli italiani già sono per il perdono sempre e comunque, se poi il pezzo di merda in questione dice di averlo fatto per amore, sono disposti anche a dargli una medaglia.
Il bello è che questo fatto è successo proprio ora che esce nelle sale "Scusa ma ti chiamo amore". Coincidenza? Forse.
martedì 5 febbraio 2008
Across the Universe
La storia di fondo in sè per sè non è né particolarmente fantasiosa né così originale come si possa pensare...l'ambientazione è la New York degli anni della contestazione giovanile e della guerra nel Vietnam, i personaggi principali sono Jude – un giovane operaio inglese con la passione del disegno partito per l'America per conoscere il padre e cercare fortuna – e una giovane studentessa americana scuffiata di nome Lucy. Classica storia d'amore ambientata nel periodo del sesso libero, della droga e del rock and roll. Bella, emozionante, colonna sonora immortale e canzoni dei Beatles scelte a pennello (adoro la musica e i Fab 4,e siccome trattasi di un musical, la soundtrack ha condizionato il 90% del mio giudizio). Tutto sommato è una storia che, per quanto banale nel suo sviluppo ,va seguita, interiorizzata e VISSUTA. Un paio di note stonate nella produzione del film non mancano ovviamente : eccessiva “sobrietà” e introspezione nell'interpretazione di alcune canzoni utilizzate nel film ( da ricordare “Something” cantata forse in un modo troppo troppo troppo intimista...la canzone era già malinconica di suo,cazzo,così le palle ci cascano proprio in pezzi!) oltre alla scelta di alcuni personaggi a mio avviso del tutto inutili ai fini della storia (uno per tutti Mr Kite, folle zigano da circo che abbindola la combriccola di ragazzetti in un assurdo spettacolino ai limiti della psichedelia) . Altra scenetta non del tutto digerita, la scazzottata dentro al centro di ritrovo dei giovani radicali, copiatissima da un altro film che non starò qui a nominare (“ mamma diceva sempre che la vita è come una scatola di cioccolatini...”).
Ottimo l'interprete di Max e quello di Jude,personaggi fondamentali del film, un voto minore alla ragazza che interpreta Lucy, il personaggio è abbastanza scialbo e poco reattivo,poco convincente. La solita sgallettata che abbraccia la causa pacifista solo perchè le fa comodo,in un modo o nell'altro,mentre il povero Max – come il povero cornuto del suo ex ragazzo, morto in guerra precedentemente - se ne sta al fronte a rompersi il culo con i Vietcong. Sopra le righe Jude, col solito atteggiamento da fancazzista-menefreghista tipico del ragazzetto europeo medio (per non parlare del solito luogo comune dell'Inghilterra che ci viene presentata come una nazione sporca,umida,fredda e fuligginosa).
Un interrogativo che rimane per tutto il film: Prudence è o non è lesbica? Per tutta la vicenda siamo rimasti attentissimi ad ogni sua parola/atteggiamento/sguardo/movimento per capirne la psiche,ma non abbiamo ottenuto sufficenti prove per trovare una soddisfacente risposta alla nostra domanda: è senz'altro la protagonista più controversa di tutto il film e il più indecifrabile e il tocco di ambiguo che gli è stato dato rende il suo personaggio ancora più interessante... Se fosse stata analizzata più approfonditamente secondo me, ne sarebbe uscita fuori una caratterista niente male,la quale avrebbe reso alcuni dialoghi all'interno del film parecchio più sfiziosi.
Mi adatterò al sistema decimale di voti proposto da Tancredi per dare un giudizio sul film.... decisamente un 7 e mezzo .
Buon pomeriggio e buona visione a tutti.
sabato 2 febbraio 2008
Olimpiadi
Mi pongo due interrgativi.
Per prima cosa, vorrei capire quale criterio altamente scientifico utilizzano per giudicare quei complicati tuffi speciali, tipo doppio-avvitamento-carpiato-con-triplo-scappellamento-a-destra-e-patatine-fritte. Se non ci fossero i cronisti che motivano con punteggi e parametri a me incomprensibili i vari tuffi per confrontarli, a me sembrerebbero tutti uguali.
Ma - mettiamolo subito in chiaro - io sono molto ignorante in questo campo e forse è in realtà molto semplice.
Secondo punto.
Mi chiedo perchè in quasi tutti i giochi agonistici, quando arriva il turno dell'Italia, senti nominare dei cognomi incomprensibili, tipo Batki o Dallape. Uno pensa subito che magari si sono sbagliati, magari non era il turno delle hanno chiamato due atleti marocchini o ungheresi. E invece no, i due atleti in questione sono italiani, anche se dal cognome sembrerebbe che sono italiani quanto il Thanksgiving Day.
E, la cosa tragica è che quasi sempre, sono gli unici che prendono una medaglia.
venerdì 1 febbraio 2008
Moralismi.
Al Ministero della Difesa sono molto preoccupati perché dei reparti in Afghanistan usano come stemma una palma che ricorda l’emblema dell’Africa Korps. Gli alti quadri non vogliono dare certo l'impressione di un richiamo al nazismo. Parisi, allarmatissimo, dice che compieranno delle indagini per scoprire la provenienza delle jeep con questi terribili simboli. Neanche si trattasse di un reparto che ha stuprato un intero villaggio.
Ora bisogna dire che l’idea di mettere una palma in un’unità che opera in un territorio prevalentemente roccioso è un po’ una vaccata, dato che le palme sono rare in quella zona, è il solito stereotipo che uno applica un paese straniero, come dire “Sono sicuro che questi afgani mangiano un sacco di cous cous e kebab”.
Ok, è molto riduttivo e impreciso, ma oltre a questo fatto, che c’è di male?!
Che ne sanno i burocrati del Ministero della difesa, coi grassi culoni che poggiano sulle poltrone di come se la passano i soldati laggiù? Certo, quando si sta sotto il climatizzatore e con un bel bicchierone di acqua ghiacciata si è tanto bravi a fare i moralisti!
Primo: non tutti i soldati dell’Afrika Korps erano nazisti o fascisti, erano soldati che facevano il loro lavoro, non stiamo parlando di un corpo di invasati come le SS o le Camicie nere.Per esempio, Rommel, comandante dell’Afrika Korps fu coinvolto nella congiura dell’attentato contro Hitler e per questo costretto al suicidio.
Secondo.
Quando uno sta in un paese straniero, al caldo di giorno, al freddo di notte, rischia di morire e non vede una donna da mesi, ha diritto di fare quello che cazzo gli pare, nei limiti dell’umanità. E accettare di far parte di un reparto contrassegnato da un certo simbolo (oltretutto fa parte della prassi sul campo, per distinguere un’unità dall’altra e avere un minimo di senso di appartenenza) non fa male a nessuno! E’ lo stesso discorso che venne fatto qualche mese fa su dei soldati tedeschi che si erano fatti fotografare davanti a una pila di teschi. Ok, è macabro e di cattivo gusto, ma non hanno fatto male a nessuno. Usare simboli particolari, scherzare con la morte e richiamarsi a qualche immagine del passato è un modo per esorcizzare la paura ed è un loro diritto.
Terzo.
E’ ipocrisia pura rompere le palle ai soldati perché usano un certo simbolo. Se ce ne sono, dovrebbero condannare soldati che compiono atti di violenza o uccidono a sangue freddo e queste sono cose che possono essere compiute sia quando sei rappresentato da un simbolo che richiama il nazismo, sia quando rappresenti uno stato democratico e civile.
NEL NOME DELL'ODIO
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.