In questi giorni si bercia tanto sul Jobs Act, argomento di cui non conoscono bene i dettagli nemmeno coloro che lo vogliono fare. Cose che capitano.
Quello che i più hanno capito è che questo equivale all'abolizione dell'articolo 18.
No all'articolo 18.
Uno slogan che non sentivo dai tempi del liceo, tristi tempi in cui cercavo di battere i pezzi a una rifondarola.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, e il mondo è peggiorato.
Idem per me, anche se la rifondarola non è più fra noi causa fanculo reciproco, il che è un lieve miglioramento apprezzabile.
Come dicono molti, Renzi sta facendo quello che ha tentato di fare Berlusconi allora.
Ma ripeto che ne è passata di acqua sotto i ponti.
Quanti erano allora i dipendenti che erano realmente tutelati dall'articolo 18?
Quanti erano quelli che ne approfittavano?
A occhio direi che i dipendenti sono di meno e che fra questi dipendenti ci sta un numero sempre maggiore di lavoratori incapaci e che contano i secondi alla pensione.
E poi trovo la chicca di oggi.
Licenziata un'intera orchestra del comune di Roma.
Ma i membri dell'orchestra non sono dipendenti?
Dipendenti neanche da poco, visto che diffondono cultura e che la cultura e sempre più in debito di ossigeno!
Non sono dipendenti i cassintegrati della FIAT, la TIM, la Vodafone, la Wind o dell'Alitalia?
Questa è l'Italia.
Un luogo dove le leggi si aggirano, e dove vengono quasi sempre aggirate provocando danni.
A che serve un articolo 18 che non tutela un'intera orchestra e che invece difende a spada tratta un passacarte ammanicato col sindacato?
Per me, se è così inutile, tanto vale abolirlo!
L'articolo 18 non tutela tutti i lavoratori, non tutela i disoccupati, non tutela i lavoratori in nero, non tutela i professioniste, non tutela le false partite iva, non tutela chi viene cacciato dopo 20 anni di lavoro e non potrà mai più rientrare nel mercato a 40 anni.
L'articolo 18 è diventato un privilegio.Renzi sarà pure lontano dall'essere un uomo di Sinistra, ma anche l'articolo 18 ha smesso di esserlo!
Dicono che il Jobs act serve a trovare nuovi posti di lavoro.
Cazzate.
Il Jobs Act taglierà una marea di posti di lavoro, che non verranno riempiti da altre persone.
Il che, chiaramente, non risolverà quasi niente, ma almeno si spera che faccia licenziare solo dipendenti che mangiano soldi senza fare niente.
Ma probabilmente colpirà indiscriminatamente, toccando anche lavoratori onesti.
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venerdì 3 ottobre 2014
Articolo (vietato ai minori di) 18
Etichette:
italian bananas,
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NEL NOME DELL'ODIO
Sano, liberatorio, onesto, politicamente scorretto.
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.
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