Padre, ho peccato: seguo questo blog!
martedì 30 ottobre 2007
Sondaggio ricco mi ci ficco.
Non voglio essere ipocrita come gli altri che fanno finta di voler informarsi sulle tendenze dei visitatori, ma in realtà sperano di ottenere un risultato preciso. Lo dico subito che io darei una precisa risposta e mi piacerebbe che qualcun altro la pensasse così, anche se non sarà una tragedia se le cose non si svolgeranno così.
Detto questo, ecco il sondaggio “Acchiappa la vacca”, il cui scopo è cazzeggio, tanto per cambiare.
I visitatori sono pregati di scegliere quale delle seguenti opzioni è la più gran troia di tutti i tempi.
a) Lady D
b) Paris Hilton
c) La regina Ginevra
d) La Chiesa Cattolica Romano Apostolica
e) Elena Di Troia
f) Quella stronza che non me l’ha data.
sabato 27 ottobre 2007
La guerra della troia (Elena).
Francamente, mi sembra eccessivo prendere un poema che parla di una guerra durata 9 anni e farci sopra un film nel quale finisce dopo meno di un mese. Agamennone, un’ora dopo lo sbarco diceva che il giorno dopo avrebbe passeggiato per le strade di Troia.
Come cazzo avrebbe buttato giù le mura delle città, con la dinamite??
Non dico che gli autori di questa farsa si dovevano leggere Omero in greco, esiste wikipedia, esiste History Channel, perfino le edizioni dell’Iliade a figure per i piccoli andavano bene per documentarsi un minimo!
E invece no.
Achille nel cavallo di Troia, Menelao ammazzato da Ettore e tante altre piccole e grandi vaccate. Ma uno è comprensivo: il film è americano in fondo.
Ma non regge neanche il resto, detto fra noi.
Le battaglie sono spettacolari, non c’è che dire, bella quella sotto le mura di Troia e il pezzo in cui i troiani lanciano i covoni infuocati. Il pezzo dello sbarco non è altro che la copia della scena iniziale di “Salvate il soldato Ryan”. In compenso, gli scontri sono degli obbrobri tattici. Achille, all’inizio, con cinquanta uomini decide di sbarcare prima del resto dell’esercito. Non occorre essere Napoleone per pensare che non gli ci voleva assolutamente niente ad aspettare dieci secondi in più. E invece no, cinquanta uomini e un coglione si scagliano contro un esercito intero che li bersaglia di frecce appena sbarcano. E, qui viene il bello, conquistano la spiaggia.
Achille è un personaggio egocentrico e bastardo, ben riuscito, lo ammetto. Hanno omesso il fatto che era così attaccato a Patroclo perché se lo trombava, ma hanno tolto questo particolare, le sue fan non avrebbero gradito. Paride è un personaggio incoerente: all’inizio è il classico giovane ardimentoso, impulsivo e coraggioso, un vero coglione insomma poi, diventa un cacasotto senza palle.
Gli altri personaggi, almeno rimangono fedeli al poema: Agamennone è sempre un pezzo di merda, Ulisse è sempre un paraculo, Ettore è l’antagonista nobile che se la tira molto meno di Achille e che muore ammazzato, Elena (gran bel pezzo di femmina, questo va detto) è sempre una puttana.
Cazzate a parte è un film che si regge, per fortuna. Bella la scelta di descrivere la guerra da entrambe le parti, sia da quella dei troiani che da quella dei greci, offre una visione più completa.
L’unica cosa che mi disturba è che hanno voluto per forza offrire un’immagine migliore di quel palle mosce di Paride. Primo: un personaggio negativo, è un personaggio negativo e basta; secondo: se cerchi di cambiare un personaggio rispetto a quello originale, rischi che rovini il personaggio. E così è successo.
Paride è un personaggio negativo, un uomo di merda, bello, ma sempre una merda d’uomo rimane.
Nella prima parte l’hanno descritto come il classico eroe, bello e coraggioso (anche se idiota). Poi si sono resi conto che Omero stava ululando da dentro la sua tomba e hanno capito che era meglio se lo facevano vigliacco come nel poema. Ma la cosa non regge, era meglio se andavano a botta sicura e lo dipingevano come un pezzo di merda subito. Ma il posto di pezzo di merda era già occupato da Agamennone, che oltretutto è anche brutto, quindi non c’era bisogno di rendere stronzo Paride, lui è troppo bello per essere cattivo! Risultato di tutto questo, un Paride poco fedele e poco credibile, che alla fine del film cade pure in depressione perché si rende conto che è un uomo di merda. Ma Elena gliela dà lo stesso.
Ed ecco a voi il messaggio del film. Non importa se sei un coglione, non importa se non hai le palle, non importa se per una trombata hai causato un guerra da migliaia di vittime, non importa se non sai recitare e non importa se dopo diventi un depresso che sta in continuazione a dire (giustamente) quanto fa schifo. Perché finchè c’è una troia che ti trova bello o una fan che ti venera e dimentica che fai una parte di merda in un film di merda, sarai sempre amato.
lunedì 22 ottobre 2007
Eccesso di bontà.
sabato 20 ottobre 2007
Tanto peggio di così non possiamo andare...
- Vacanze da maiale = I fratelli Vanzina, hanno deciso di smettere di fare i soliti film con gag riciclate, personaggi scontati, battute di merda e un po’ di fica. Hanno ripensato la loro strategia di marketing, rivoluzionandola alla radice: faranno un film di solo fica. La trama si deduce dal titolo…
- Ti odio ti lascio e vaffanculo = Un uomo e una donna stanno insieme da un paio d’anni, ma iniziano a non andare d’accordo. Finale a sorpresa: si lasciano e non si vedono più. Punto. Molto realistico e istruttivo.
- La solita scontata, insulsa, incasinata, pallosa e strappalacrime telenovela del cazzo = I telespettatori, su richiesta, avranno la possibilità di ricevere in casa un piccolo opuscolo che mostra l’albero genealogico dei personaggi. In caso di necessità, possono consultare un numero verde o il sito del telefilm, in modo da tenersi aggiornati in caso venga persa qualche puntata o inizino a non capire l’intreccio. Alessio è un giovane medico determinato e coraggioso. Ama Manuela, brillante studentessa di architettura e sono amici dall’infanzia. Però Manuela ama Giulio, avvocato spregiudicato, bello e ambizioso. Giulio sta con Caterina, una donna manager forte ma sensibile nella vita privata, ma ama sua cugina, Rachele, un’affascinante pittrice. Rachele è lesbica e ama Manuela. Rachele è figlia di Edoardo, politico cinico e possessivo, che ha divorziato dalla moglie Maria, insegnante fragile e sensibile. Il matrimonio fallito porta Maria a una grave depressione che la indebolisce molto, facilitando una malattia che aveva da tempo. Rachele, sul letto di morte della madre, promette che dovrà trovare un uomo col quale vivere la sua vita. Non può essere quindi lesbica. Inizia ad avere una storia con Giulio, vengono scoperti dalla moglie, che lo lascia. Rachele scopre di non provare niente per Giulio e che ama Alessandro, che però ha sentito la chiamata e ha deciso di farsi prete. Negli ultimi due episodi viene introdotto un nuovo personaggio, Roberto. Era stato condannato a tre anni di carcere e voleva vendicarsi del suo avvocato, Alessandro, perché non era stato in grado di evitare la condanna. Roberto uccide tutti e risparmia Manuela. E se la tromba.
- Massaggio a nord-ovest = Alberto Angela decide di fare un documentario sull’antica civiltà del Siam. Però a Bangkok, trova due massaggiatrici tailandesi e decide di stabilirsi lì. Cambierà nome, in modo da rinnegare le sue origini e non dover più vivere sotto l’ombra del padre: verrà conosciuto come Maitog Pot-pot Angela.
- Non ti resta che piangere = Marco è un giovane operaio che soffre di manie depressive cicliche. Sua madre sta su una sedia a rotelle da anni ed è alcolista. Marco viene licenziato ma conosce una ragazza tossicodipendente, Laura. Sboccia la passione, anche se lei gli dice in continuazione che cerca un uomo che si voglia prendere cura di lei. Dopo aver litigato con lui, Laura si mette con Pablo, che la mette incinta e poi scappa in Uruguay. Alla fine del film Laura torna da Marco, chiedendogli di crescere suo figlio insieme a lui. Lui la manda affanculo. Allegra e briosa commedia romantica piena di vita e che lascia un finale pieno di ottimismo.
- L’isola dei gustosi = E’ uguale a “L’isola dei famosi”, solo che i personaggi stanno su un’isola di cannibali.
martedì 16 ottobre 2007
La Terra di Mezzo e la Terra di Centro.
Quelli che restano in sella sono i soliti, quelli che ci sono sempre stati e continueranno a restare a lungo, purtroppo. Quelli di Centro.
Innanzitutto, mettiamo in chiaro una cosa: un Governo di Sinistra VERA (utopica o no) che sia durato più di 5 anni, in Italia non c’è mai stato!
Dai tempi di Cavour, l’Italia non ha mai avuto governi monocolore, ce li ha avuti a pois, tinte stinte, tinte a quadretti, al massimo tendenti al beige.
L’unico che ha tentato di fare un governo a tinta unita, è il caro vecchio Puzzone col Ventennio, ma il nero, anche se snellisce, è meglio usarlo per farci i maglioni, non i Governi.
Per il resto, l’Italia è sempre stata una nazione centrista.
L’essere centrista, non è solo far parte di uno schieramento politico, significa essere una puttana politica, come Pretty woman, “va bene tutto, ma niente baci in bocca”.
E’ una forma di atteggiamento che richiede un abile cinismo, una forte ipocrisia, una predisposizione al mentire, al servilismo, al leccamento di culo al cambiare schieramento nel modo più sfacciato e frequente possibile e specialmente, non può essere adottata da chi ha le palle e una dignità.
E’ il malcostume politico italico, la nostra specialità, al pari della pizza, la Mafia, il mandolino!
Il centrista non si espone mai se non ha il culo parato al 150%, non vuole fare riforme, perché ha paura che qualcuno s’incazzi e se vogliamo evitare che qualcuno s’incazzi in uno stato di 68 milioni di persone, finisce che nessuno fa più niente.
Il centrista non si schiera quando la situazione è incerta, non vota, si astiene, così sembra che fa un piacere a tutti e due gli schieramenti, ma poi va a unirsi al gruppo vincente.
Questa tradizione non si è limitata a colpire solo i politici di Centro, ha contagiato quelli di Destra e Sinistra, che guarda caso, si definiscono Centro-Destra e Centro-Sinistra (anche se spesso sarebbe meglio definirli di Centro direttamente).
Le regole sono le solite: mai esporsi troppo, fare poco, parlare tanto, fare l'indeciso fino all'ultimo, fare finta di darla a tutti e due e poi, gettare la maschera e metterlo al culo di quello che pare sia in svantaggio.
Non è un caso che in ben 2 guerre mondiali, l’Italia sia entrata con un anno di ritardo, dopo aver valutato chi stava per vincere (prendendo un sacco di mazzate nella prima e anche di più nella seconda) e abbia in entrambi i casi infranto gli accordi di alleanza precedentemente stipulati (Triplice Alleanza nella prima e Patto D’Acciaio nella seconda)!
sabato 13 ottobre 2007
Ed i bambini fanno oh!
mercoledì 10 ottobre 2007
Un nuovo membro entra nel team.
Dopo insistenti richieste, insulti, minacce, lettere minatorie, teste di cavallo nel letto e mazzi di rose spediti in casa, sono riuscito a convincere questo individuo a partecipare al blog. Non si sa se si dimostrerà all’altezza o, se dopo essersi presentato, non farà più una mazza. Speriamo bene…
Nome: Liam Howlett
Religione: non c'è più
Abilità: stappare le bottiglie coi denti; la mossa di Kansas City.
Personaggi preferiti:
- Jena Plissken
-Slevin Klevra
-Nerone (adoro chi si sente una divinità)
-Chiunque abbia mai vinto a chi mangia più pizza nella sua vita
Petto o coscia?: Petto
5 cose che odi:
-gli autovalori e relativi autovettori
-mr lui
-Maurizio Costanzo
-Sua moglie
-tutta la famiglia della moglie e tutti gli amici della sua famiglia e della moglie
martedì 9 ottobre 2007
Omaggio a Sharon Stone.
Sharon Stone è sicuramente la mia attrice di Holliwood preferita.
Insomma è bella, intelligente (le hanno dato un quoziente di 150 e passa a 14 anni mi pare), brava, ha fatto bei film, simpatica, impegnata socialmente, per i democratici e ha girato film nuda.
Trovate, ad esempio in Italia, un’attrice che ha tutte queste doti messe insieme (INSIEME, non una sola di queste doti o, al massimo due!) e vi offro la mia stima.
Oltretutto, in una recente intervista, Sharon ha confessato di essere bisessuale. Bisessuale! La donna perfetta!
venerdì 5 ottobre 2007
Odio Tomb Raider.
Tuttavia, ho sempre provato una fortissima antipatia per lei, sull’orlo della repulsione (non fisica, sarei comunque disposto a uccidere per darle due colpi), un odio che non ho mai saputo spiegare. Ho cercato di spiegarlo col suo stile di vita, con quel suo filantropismo stomachevole, la sua abitudine culinaria di mangiare insetti, il suo matrimonio con Brad Pitt. Ma tutte queste cose non bastavano a giustificare quel mio odio viscerale. Tempo fa ho visto un pezzo di “Tomb Raider” alla TV e mi sono ricordato perché. Credo di avere cominciato a odiare quella donna quando ho saputo che avrebbe fatto quel film. Già il gioco stesso di Tomb Raider non mi ha mai fatto impazzire, troppo incasinato e, benché gradissi vedere il culo di Lara Croft sul monitor, la cosa mi infastidiva quando la telecamera del gioco mi costringeva a vederlo anche quando dovevo ammazzare il mostro di turno. Ma il film, anche se non ha questo difetto, è peggio.
A parte una trasposizione secondo me inefficace è Angelina Jolie il problema.
Innanzitutto col fisico che ha, probabilmente al 99% di silicone (e, detto fra noi, non è un problema per me), una donna simile non la vedo come avventuriera, la vedrei meglio in un film porno anni ’90. Prendetene una un po’ più acqua e sapone, una tosta, non dico Sigurney Weaver, che ormai sta all’ospizio, ma con tutta la carne fresca che hanno a Holliwood, possibile che non riescano a trovarne una mediamente gnocca e minimamente brava a recitare con queste caratteristiche?
Il problema più grande però, non è questo, è lo stile.
Lara Croft ha quello stile da duro, da eroe solitario, da gentiluomo avventuriero. Dov’è il problema?
DurO, erOE, gentilUOMO!
Tutti stili che su un eroe maschile stanno da dio e contribuiscono a dargli il suo fascino.
Su una donna non stanno bene, non sono naturali, perché Tomb Raider, non è altro che una versione sexy di Indiana Jones. Tomb Raider come gioco ha fatto successo perché era un gioco innovativo e perché la protagonista ha un gran bel culo (forse è per questo che quella cazzo di telecamera era perennemente incollata alle sue chiappe!). Ma non è altro che un Indiana Jones con le tette.
Il film di Tomb Raider non è altro che la trasposizione di una trasposizione, quindi uno schifo.
Basta con queste donne che scimmiottano gli uomini! Se una donna deve fare la protagonista, cerchi di mantenere la sua femminilità, perdio, una donna può essere tosta anche essendo donna, non deve per forza diventare la cattiva imitazione di un uomo!
martedì 2 ottobre 2007
Fra folletti, arcobaleni e birre scure.
So che stiamo parlando di una piaga sociale particolarmente diffusa (parlo del cattolicesimo), ma sono sicuro che tornerà a casa senza essersi fatto strane idee. A dirla tutta era già partito da un bel po', ma lo dico solo ora perchè non sono uno molto efficiente. So per certo che prima o poi tornerà, mi pare fra un mese, non chiedetemi il giorno che mica sono la sua ragazza!
NEL NOME DELL'ODIO
Qualcuno può rompere per gli argomenti che tratto e per come li tratto, ma ci stiamo dimenticando una cosa importante: chi crea un blog può scriverci quello che cazzo gli pare.