LO SCEMO DEL VILLAGGIO
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domenica 20 gennaio 2008

eMo...EmO..emO.....e mo basta però!


Da qualche anno a questa parte in Italia si sta sviluppando un fenomeno sociale di cultura giovanile che sta avendo parecchia risonanza nel modo di vestire e nella musica di questi anni: sto parlando della cultura Emo. Il termine Emo di per sé si riferisce ad un tipo di musica molto in voga in America alla fine degli anni 90', che prende i suoi spunti dalla musica punk-pop californiana,differendo di poco da essa per le sonorità più cupe,i testi delle canzoni più tristi e l'uso indiscriminato di urla angoscianti che caratterizza la maggior parte delle canzoni. Se li vedete per strada vi capiterà sicuramente di riconoscerli : ragazzi dai tratti efebici, truccati di nero sotto agli occhi con la matita, frangette oliate all'inverosimile, piercing e tatuaggi con stellette, magliettine a righe, scarpe Converse, smalto nero sulle unghie e altre cagate simili che danno il voltastomaco.

Tipici luoghi dove potreste incontrarne uno sono gli angoli bui delle discoteche, o in un cesso mentre si pettinano i capelli con una mano mentre con l'altra si fotografano con il cellulare, oppure potreste beccarli radunati tra loro a Piazza del Popolo, intenti ad urlare bestemmie contro la vita/Dio/i passanti/il Sole, come se fossero uno stormo di corvi impazziti. Generalmente gli emo vengono presi per il culo da tutti a scuola o nelle università : coatti, gabber, metallari, alternativi, rasta, hippy, nonne, calvi, obesi, ritardati. Sono un movimento che sta sfociando nel ridicolo.

Di per sé non è per niente diverso da un qualsiasi movimento giovanile di quelli che ci sono stati a partire dagli anni 80', solo che con la storia delle insicurezze e frustrazioni giovanili si tende nuovamente a creare un marketing di un movimento che dall'alternativo diventa “appiattitamente” ridicolo. Ragazzi incompresi dai volti angelici che soffrono le mille pene d'amore, la cupezza della vita, suicidio e morte , voglia di volare ed esagerazione delle emozioni collettive di gruppi di ragazzine di 15 anni, sono tutti denominatori comuni dell'allegra schiera di giovani in questione. Ne ho le palle piene delle rose nere, dell'avvizzirsi della vita, della voglia di suicidio, delle lamette, della voglia di autolesionismo e dell'eterno dolore che si prova nel vedere un piccione morto spiaccicato sull'asfalto. Un minimo di buon gusto!

Si tende come al solito ad esagerare qualcosa che alla base potrebbe essere alternativo e fuori dagli schemi, ma che già da adesso e nel tempo avvenire, diventerà tedioso, scontato e "fuori moda".
Alla fine però non ci si può aspettare nulla,se pensi che come al solito,ad ingrassare le fila di questo movimento sono sempre i soliti ragazzini e ragazzine di 15 anni che credono di essere superfans dei Mai Chemical RomanZ solo perchè hanno scaricato un paio dei loro cd, o che credono di essere alternativi perchè hanno letto il Giovane Holden di Salinger...

P.S. Solo per la cronaca, li apprezzo pure io i Mai Chemical Romanz, lo ammetto...però voi signorini, dateci un taglio (e non parlo delle vene).

3 commenti:

scarlett carson ha detto...

Dall'alto della mia ignoranza sui movimenti giovanili (lol) a Lucca Comics ho visto un sacco di "Emo" e ho pensato che facessero il cosplay di Nightmare before Christmas '-.-

Vabbè... sono troppo fuori dal mondo per sapere ste cose... e se il massimo del male che possono fare è quello di lanciare urletti ai passanti... che facciano pure... la trasgressione, quella vera, non è mai volontaria.

Rufus86 ha detto...

Esatto,la trasgressione...perchè alla fine sta diventando una routine oggi la trasgressione...Che poi odiare la vita e adorare l'autolesionismo solo perchè tutti lo fanno,mi sembra più idiozia che trasgressione..Male non fanno male a nessuno,è chiaro,ma certi comportamenti mi sembrano esecrabili...

Anonimo ha detto...

Mi piace lo stile emo purchè non sia estremo, preso con moderazione ci sta! :)

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